Rimigliano il piano è corretto (dixit Comune San Vincenzo)

Rimigliano il piano è corretto (dixit Comune San Vincenzo)

«Su Rimigliano siamo in regola» Il Comune minaccia azioni legali.

L’amministrazione ritiene di essere in regola su Rimigliano e a proposito della nota della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, con la quale si sostiene la «…non corretta attivazione della procedura di Vas da parte del Comune sulla variante al regolamento urbanistico di Rimigliano», si afferma: «La stessa Direzione nella citata nota ritiene di essere competente ai sensi dell’articolo 17 comma 3 lettera n del ppr 233/2007.

Tale articolo testualmente recita “il direttore generale esprime il parere di competenza del Ministero, anche in sede di conferenza di servizi, per gli interventi in ambito regionale, che riguardano le competenze di più soprintendenze di settore”. Tale casistica – dice il Comune di San Vincenzo – non è assolutamente applicabile alla procedura di Vas in oggetto in quanto sull’area in questione vige il solo vincolo paesaggistico ”fascia costiera sita nel comune di San Vincenzo” e non vi sono altri vincoli che richiedano la competenza di altre Soprintendenze quali, ad esempio, quella per i beni archeologici».

«Tale aspetto— afferma il Comune — chiaramente rilevabile anche dalla nota del 20 dicembre 2011 della Soprintendenza per i beni archeologici di Firenze che, tra l’altro, dice «.. le aree in questione non sembrerebbero interessate da vincoli né da presenze archeologiche note». Pertanto la procedura di Vas attivata dall’amministrazione comunale ha individuato tra i soggetti competenti all’espressione dei pareri la sola Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici competente per territorio, e cioè quella di Pisa, che tra l’altro aveva espresso in sede di procedura di Vas, relativa alla variante al Piano Strutturale per lo stesso ambito, parere favorevole espresso con nota 2361 dell’1 febbraio 2008».

Il comune continua affermando come «….è bene ricordare che anche su tale procedura di Vas non fu individuata tra i soggetti competenti la Soprintendenza ai beni archeologici di Firenze e conseguentemente la Direzione generale; di conseguenza, risultano pertanto non conformi alle citate leggi le osservazioni contenute nella nota della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici giunte ai nostri uffici nei giorni scorsi». Il comunicato dell’amministrazione comunale chiude annunciando che «…si riserva di attivare eventuali azioni legali a tutela del suo operato».
P. B. La Nazione 01.03.2012

Magnolfi: «Stop speculazione» L’esultanza del Pdl
«Salutiamo con favore il pronunciamento della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana sulla Tenuta di Rimigliano che conferma la fondatezza delle nostre preoccupazioni e premia i tanti cittadini ed intellettuali che, come noi, si sono schierati contro la maxi-speculazione edilizia voluta dal PD in uno dei gioielli paesaggistico-ambientali della costa toscana».

Questo il commento del presidente del gruppo regionale PdL Alberto Magnolfi sulla lettera inviata dal Ministero dei Beni culturali al Comune di San Vincenzo che, di fatto, blocca ogni intervento nella Tenuta di Rimigliano.
«Come sempre la verità viene a galla. Ed i “pierino” vengono clamorosamente smascherati. Di fronte alla nostra reiterata richiesta di approfondimento in ordine all’impatto ambientale dell’intervento, ilpPresidente Rossi ha sempre tentato di minimizzare fornendo rassicurazioni sia sulla correttezza del percorso amministrativo, sia sulla completezza degli atti. Oggi, grazie a questo pronunciamento appare chiaro che le cose non stavano e non stanno come diceva Rossi e la sua maggioranza regionale. Un grave precedente che getta più di un’ombra sulla coerenza politica della prima figura istituzionale della Toscana».
A questo punto – conclude Magnolfi – alla Giunta e alla maggioranza regionale non resta che prendere atto allineandosi al pronunciamento ministeriale ed abbandonando l’ambiguità che finora ha di fatto protetto il dissennato orientamento urbanistico di di San Vincenzo.”
La Nazione 01.03.2012

Il Pdl regionale, attraverso il presidente del gruppo in consiglio regionale, Alberto  Magnolfi, rilancia le critiche al piano per Rimigliano. «Finalmente è stata rilevata quell’incongruenza che il Pdl – dice Magnolfi – ha da sempre denunciato e verso cui Rossi e la sua maggioranza hanno fatto orecchie da mercante.

Salutiamo con favore il pronunciamento della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici che conferma la fondatezza delle nostre preoccupazioni e premia i tanti cittadini ed intellettuali che, come noi, si sono schierati contro la maxi-speculazione edilizia voluta dal Pd».

«Come sempre la verità viene a galla – prosegue Magnolfi – Di fronte alla nostra reiterata richiesta di approfondimento in ordine all’impatto ambientale dell’intervento, il presidente Rossi ha sempre tentato di minimizzare fornendo rassicurazioni sia sulla correttezza del percorso amministrativo, sia sulla completezza degli atti. Oggi appare chiaro che le cose non stavano e non stanno come diceva Rossi e la sua maggioranza».
Di Paolo Federighi – Il Tirreno 01.03.2012

Al contrario di quanto sostiene la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, l’amministrazione comunale di San Vincenzo considera corretta l’attivazione della procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica) relativa alla variante al regolamento urbanistico per la Tenuta di Rimigliano, il cui piano è stato approvato il 3 ottobre 2011 dal consiglio comunale.

Da una parte, la Direzione regionale sostiene di non aver ricevuto dal Comune i documenti finalizzati all’attivazione della procedura di Vas di cui si dice competente, documenti che il Comune ha inviato alla sola Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici di Pisa e Livorno. Dall’altra parte, invece, l’amministrazione ritiene di aver operato correttamente e che la Direzione regionale e le altre Soprintendenze non avrebbero competenze sulla Vas in questione. Insomma, secondo l’amministrazione comunale sanvincenzina, la Direzione regionale dei beni culturali si sarebbe sbagliata e il procedimento per la variante urbanistica di Rimigliano sarebbe quindi perfettamente in regola.

Per l’amministrazione comunale sanvincenzina l’articolo di legge citato dalla Direzione regionale non sarebbe applicabile a tale procedura di Vas. «La Direzione regionale – si legge in una nota diffusa ieri dall’amministrazione comunale di San Vincenzo – ritiene di essere competente ai sensi dell’articolo 17 comma 3 lettera n del Dpr 233/2007. Tale articolo recita che “il direttore generale esprime il parere di competenza del Ministero, anche in sede di conferenza di servizi, per gli interventi in ambito regionale, che riguardano le competenze di più Soprintendenze di settore”.

Tale casistica – prosegue la nota del Comune – non è assolutamente applicabile alla procedura di Vas in oggetto, in quanto sull’area in questione vige il solo vincolo paesaggistico “fascia costiera sita nel Comune di San Vincenzo” e non vi sono altri vincoli che richiedano la competenza di altre Soprintendenze». Secondo l’amministrazione comunale, tra i soggetti competenti vi sarebbe solo la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, e non la Soprintendenza ai beni archeologici, né la Direzione regionale. «Tale aspetto – sostiene l’amministrazione – è chiaramente rilevabile anche dalla nota del 20 dicembre 2011 della Soprintendenza per i beni archeologici di Firenze che, tra l’altro, dice che “le aree in questione non sembrerebbero interessate da vincoli né da presenze archeologiche note”.

Pertanto – prosegue la nota – la procedura di Vas attivata dall’amministrazione ha individuato tra i soggetti competenti all’espressione dei pareri la sola Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici competente per territorio, e cioè quella di Pisa, che tra l’altro aveva espresso in sede di procedura di Vas, relativa alla variante al piano strutturale per lo stesso ambito, parere favorevole con nota 2361 dell’1 febbraio 2008».

Nella nota, l’amministrazione fa sapere di riservarsi «eventuali azioni legali a tutela del suo operato». Questa diatriba arriva a pochi giorni dalla decisione che la giunta regionale dovrà prendere sull’avviare o meno la Conferenza paritetica interistituzionale, tavolo tecnico-politico che avrebbe il compito di decidere eventuali migliorie al piano. L’assessore regionale Anna Marson aveva ipotizzato il ricorso alla conferenza paritetica, poi non ci sono più stati pronunciamenti uffiaciali.

Il prossimo 11 marzo scade il termine della pubblicazione della variante approvata dal consiglio comunale sanvincenzino e l’eventuale ricorso alla conferenza paritetica andrà presentato entro quella data. Altrimenti – come spiega il sindaco Michele Biagi – il piano sarà operativo. La variante per Rimigliano prevede la costruzione di circa 120 appartamenti e un albergo di 6.000 metri quadrati nella tenuta di 560 ettari ex Della Gherardesca ed ex Parmalat, e dal 2003 di proprietà della “Poggettino srl”.  Il Tirreno 01.03.2012

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2 pensieri su “Rimigliano il piano è corretto (dixit Comune San Vincenzo)

  1. Trotta del SEL ha detto : «L’albergo è una garanzia che impedisce qualsiasi speculazione ad uso residenziale e commerciale dell’immobile». Signori, dobbiamo ridere fino alle lacrime !!!

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