Fonte di Sotto: Il Comitato incontra la Soprintendenza di Pisa

Il giorno 22.01.2008 il portavoce del Comitato ha avuto un incontro con l’ Arch. Fiorella Ramacogi della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province di Pisa e Livorno durante il quale è stato diffusamente descritta la situazione della Lottizzazione di Borgo Novo.

Chi ci ha seguito ricorderà che le proteste del Comitato, grazie anche al risalto dato dalla stampa locale e nazionale, determinarono un incontro tra il Ministro per i Beni Culturali, Francesco Rutelli e il Sindaco di Campiglia. All’incontro, avvenuto ai primi di Settembre del 2007,  parteciparono  anche i responsabili della Soprintendenza di Pisa e Livorno e della Direzione Generale dei Beni Architettonici e paesaggistici della Toscana.

In quella sede furono riconosciute le tesi del Comitato sia rispetto all’importanza paesaggistica dell’area che alla fondatezza scientifica. Fu deciso quindi che, – nonostante l’assenza formale di un vero e proprio vincolo paesaggistico, –  il progetto della R.T.A.  avrebbe dovuto essere esaminato   dalla Soprintendenza come in un’area sottoposta a vincolo e pertanto ottenerne il parere favorevole. Fu inoltre deciso di avviare le procedure di legge per apporre un vincolo su un’area ben più estesa di quella interessata dalla lottizzazione.

Dall’incontro di gennaio 2008 è  risultato che la Soprintendenza di Pisa sta lavorando per attivare le procedure di apposizione del vincolo e che ha dato alla proprietà indicazioni precise di cui tenere conto nella rielaborazione del progetto per ridurre al massimo l’impatto ambientale.

Ad oggi non risulta ancora pervenuto alla Soprintendenza alcun nuovo progetto, che per altro non sembra essere stato presentato neanche in Comune.

Di fatto possiamo dire che il Comitato ha ottenuto un ottimo risultato, anche se parziale. Questo dato di fatto aprirà la strada al Comitato per richiedere una presenza attiva nella definizione del vincolo, così come prevede il Codice Urbani.

il 12 Febbraio seguirà un altro incontro con la Direzione Generale per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Toscana.

La vittoria è tuttavia parziale perché  si prevede un miglioramento del progetto della R.T.A, ma non la sua cancellazione come,  per ragioni  paesaggistiche, culturali e sociali, sostiene il Comitato.

Dovremo quindi  intraprendere più azioni e richieste all’Amministrazione che vanno dal ricorso al T.A.R. per  fare annullare atti palesemente illegittimi, al sollecitare il Sindaco a prendere atto delle importanti conclusioni del Convegno Nazionale di Grosseto “L’albergo non è una casa – Nuove forme di speculazione edilizia”. In questo senso dovremo invitare il Sindaco a  pretendere  dai lottizzanti  un reale Piano Aziendale, per la gestione della residenza turistica, come consigliato dalla Guardia di Finanza. Questo aiuterebbe a scongiurare possibili operazioni fasulle che potrebbero tradursi in una vera e propria cascata di reati penali e fiscali, conseguenti alla configurazione  di una lottizzazione abusiva, che ricadrebbero su tutti i soggetti interessati: Sindaco, Proprietari, Costruttori,Tecnici, Funzionari comunali, Mediatori, Notai ed Acquirenti.

Il configurarsi di lottizzazione abusiva comporterebbe il sequestro della struttura e la sua acquisizione nel patrimonio del demanio comunale. L’Amministrazione quindi dovrebbe farla demolire per ripristinare l’area allo “status quo ante” con costi elevatissimi per le casse del Comune. In alternativa la struttura sequestrata potrebbe essere utilizzata per fini sociali, con conseguenti costi di gestione e manutenzione che graverebbero sui bilanci del  Comune.

Invece di arroccarsi quindi su posizioni rigide, sarebbe auspicabile e opportuno  che  si facessero preventivamente tutte le verifiche del caso – per evitare il rischio di lottizzazione abusiva – a cominciare dalle garanzie finanziarie, così come sono state illustrate nel Convegno di Grosseto.

Le parole più volte ribadite dal sindaco Velo, anche nel corso  del Convegno di Campiglia dell’ottobre ‘07, << controlleremo, vigileremo>>  risulterebbero inutili a cose fatte.

La tutela della <<certezza del diritto>>  evocata per i lottizzatori, dovrebbe confrontarsi con la certezza del diritto per la tutela del paesaggio.

Il Comitato per Campiglia

28.01.2008

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