Rimigliano, pronto il piano per i primi otto alloggi

Rimigliano, pronto il piano per i primi otto alloggi

Il progetto sarà presentato entro Natale al Comune, a giugno via ai lavori. Meno case ma più grandi: per 220 metri quadrati costo intorno al milione.

Non se ne parlava da quando la Commissione paritetica della Regione – dopo uno scontro durato molti anni tra i comitati ambientalisti e le diverse frange politiche e imprenditoriali – decise di dare il via libera al progetto Rimigliano. Un progetto che prevede la costruzione di decine di alloggi e di un albergo da 6mila metri quadrati all’interno della Tenuta di Rimigliano, ex Gherardesca ed ex Parmalat, porzione di territorio sanvincenzino di oltre 550 ettari di superficie e di enorme valore storico, paesaggistico e ambientale.

I 120 alloggi che inizialmente erano stati previsti sono diventati, poco dopo il verdetto espresso dalla Commissione Paritetica, 60-70, con dimensioni più che raddoppiate: dai 90 metri quadrati circa per ogni casa, si è passati a circa 200 metri quadrati.

Adesso, all’incirca sette mesi dopo, l’imprenditore venturinese Maurizio Berrighi, amministratore delegato della Rimigliano srl – società formata da Gaddo della Gherardesca, Enrico Pecci, Salvatore Ferragamo, Piero Antinori e Gioia Marchi Falck – annuncia a che il primo progetto, relativo al Podere Le Chiusacce, sarà presentato al Comune di San Vincenzo entro Natale.

Si tratta di 1.880 metri quadrati di costruzioni, ed esattamente di otto case – e non 22 come previsto inizialmente – di circa 220 mq l’una: valore circa un milione di euro ciascuna. «Sì – conferma Maurizio Berrighi – prima di Natale consegneremo il primo progetto relativo al Podere Le Chiusacce. Non vi saranno 22 appartamenti, ma 8 di circa 220 mq ciascuno. Secondo noi è un progetto molto equilibrato, e mi piacerebbe fosse guardato anche in modo critico ma senza pregiudizi. Ci abbiamo messo quasi sette mesi per realizzarlo, non solo perché punteremo a grandi dimensioni, ma soprattutto perché abbiamo cercato la qualità: ogni casa sarà infatti di classe energetica A, con tutti i certificati del caso, e tutto sarà curato nei minimi particolari per il comfort di chi vi alloggerà e per la sostenibilità».

La prassi da seguire per l’approvazione del progetto prevede che, dopo la presentazione, si debba sottoporre il piano ad autorizzazione paesaggistica, alla Soprintendenza e, infine, all’Ufficio di piano. «Ovviamente – spiega Berrighi – speriamo di iniziare a costruire il prima possibile, e contiamo di farlo entro il prossimo giugno. Il mercato a cui ci rivolgiamo è soprattutto straniero, ma comunque mi ha colpito l’interessamento di molti possibili acquirenti di questa zona, che addirittura hanno previsto la possibilità di acquistare una casa per trasformarla nella propria residenza».

A quanto riferisce il costruttore venturinese, a lavorare per la realizzazione del progetto ci sarà un buon numero di aziende artigiane della zona. «Saranno molte – dice Berrighi – le aziende artigiane locali, con precedenza per quelle sanvincenzine. Daremo lavoro a tanti imbianchini, elettricisti, idraulici e molti altri specialisti del settore». «La mia azienda – conclude – che quest’anno compie 50 anni, ha sempre lavorato in questo modo, anche per questione pratiche. Infatti, è assai vantaggioso, se vi fosse necessità di interventi, avere ditte del luogo piuttosto che provenienti da altre regioni e zone d’Italia. E questo rappresenta per tutti una risorsa».

Paolo Federighi – Il Tirreno 5.12.2012

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