Piano Particolareggiato di Baratti e Populonia: ma dov’è questo piano?

Piano Particolareggiato di Baratti e Populonia: ma dov’è questo piano?

Comunicato:

Dopo un lungo percorso partecipativo, il così detto “Piano Particolareggiato per il parco archeologico di Baratti e Populonia” fu adottato il 29 Febbraio 2012 e la presentazione delle Osservazioni si completò nel Maggio dello stesso anno.

Durante il corso del processo partecipativo molti sottolinearono l’inopportunità di affrontare il problema delle aree comprese nei limiti del Piano Particolareggiato separatamente dalla definizione del Nuovo Regolamento Urbanistico che era già in elaborazione.

A tale richiesta l’Amministrazione ha sempre risposto negativamente portando a giustificazione l’urgenza di affrontare subito i problemi del golfo di Baratti.

Ad oggi possiamo constatare come quelle parole fossero prive di fondamento visto che nel frattempo il Regolamento Urbanistico è stato adottato ed anche per questo sono state presentate le Osservazioni.

A questo punto, visto che dopo otto mesi l’Amministrazione non ha ancora completato le controdeduzioni alle osservazioni, possiamo sostenere che non c’è e non c’è mai stata alcuna urgenza reale .

Chiediamo allora che il Comune di Piombino non porti in approvazione il Piano di Baratti contemporaneamente alle controdeduzioni, ma attivi invece un proseguo del percorso partecipativo in modo che i cittadini possano discutere sulle osservazioni presentate e sulle controdeduzioni fatte dagli uffici tecnici e dare in merito il contributo che hanno già dimostrato di sapere dare .

Comitato per Campiglia

Sulla stampa:

PIANO PER BARATTI Il Comitato chiede partecipazione
Che fine ha fatto il Piano particolareggiato per Baratti e Populonia che fu adottato il 29 febbraio 2012 e che si completò a maggio con la presentazione delle osservazioni? È quanto chiede il Comitato per Campiglia che a suo tempo seguì la vicenda del Piano e il percorso partecipato che fu attivato dal Comune di Piombino.
«Durante il processo partecipativo – affermano dal Comitato – molti sottolinearono l’inopportunità di affrontare il problema delle aree comprese nei limiti del Piano particolareggiato separatamente dalla definizione del nuovo Regolamento urbanistico che era già in elaborazione. A tale richiesta l’amministrazione ha sempre risposto negativamente portando a giustificazione l’urgenza di affrontare subito i problemi di Baratti.
Ad oggi possiamo constatare come quelle parole fossero prive di fondamento visto che nel frattempo il Regolamento urbanistico è stato adottato. Chiediamo allora che il Comune non porti in approvazione il Piano di Baratti contemporaneamente alle controdeduzioni, ma attivi invece un proseguo del percorso partecipativo in modo che i cittadini possano discutere sulle osservazioni e sulle controdeduzioni».
Il Tirreno 14.2.2013

Baratti, «Riapriamo il percorso partecipativo»
IL COMITATO per Campiglia chiede di riaprire il percorso partecipativo per Baratti. «Dopo un lungo percorso partecipativo, il “Piano per il parco archeologico di Baratti e Populonia” fu adottato il 29 febbraio 2012 e la presentazione delle osservazioni si completò nel maggio dello stesso anno. In molti sottolinearono l’inopportunità di affrontare il problema delle aree comprese nei limiti del Piano separatamente dalla definizione del nuovo regolamento urbanistico che era in elaborazione. A tale richiesta il Comune ha sempre risposto di no portando a giustificazione l’urgenza di affrontare subito i problemi di Baratti».
«ORA SI VEDE — si aggiunge — come quelle parole fossero prive di fondamento visto che intanto il regolamento urbanistico è stato adottato ed anche per questo sono state presentate le osservazioni. A questo punto, visto che dopo otto mesi l’Amministrazione non ha ancora completato le controdeduzioni alle osservazioni, possiamo sostenere che non c’è e non c’è mai stata alcuna urgenza reale. Chiediamo allora che il Comune di Piombino non porti in approvazione il Piano di Baratti insieme alle controdeduzioni, ma attivi invece un proseguo del percorso in modo che i cittadini possano discutere sulle osservazioni e sulle controdeduzioni fatte dagli uffici tecnici e dare in merito il contributo che hanno già dimostrato di sapere dare».
La Nazione 15.2.2013

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