Alle Lavoriere una cena in difesa del paesaggio

Alle Lavoriere una cena in difesa del paesaggio

Il territorio che resiste

Ancora una volta, come ogni anno a mezzo agosto, agricoltori e turisti insieme per denunciare i danni al territorio e per salvare il paesaggio della Val di Cornia, convinti che dalla crisi si può uscire solo tutelando le risorse agro-ambientali.

In località Lavoriere, zona agricola del Comune di Campiglia situata nella piana tra la stazione ferroviaria, Campo all’Olmo e Poggio all’Agnello, si è svolta la ormai consueta festa-mobilitazione organizzata dagli abitanti della zona che iniziarono la loro mobilitazione cinque anni fa quando, appoggiati dal Comitato per Campiglia, si organizzarono contro la lottizzazione autorizzata dal comune in aperta campagna, dove è stato realizzato l’impianto cementiero ex Betonval e dove il Comune di Campiglia aveva previsto altri impianti industriali. Ormai è diventato un appuntamento fisso per chi vuole salvare il territorio.

Anche quest’anno una sessantina di persone tra abitanti della zona, attivisti dei comitati e turisti si sono riunite nell’ampio cortile, attorno ad una lunga tavola di prodotti tipici locali, con musiche e interventi sulla situazione del governo del territorio in Val di Cornia, anche alla luce delle recenti elezioni amministrative che hanno portato nei comuni diversi cambiamenti di sindaci e di amministrazioni. Purtroppo alcuni di essi, Campiglia in particolare, continuano ad avere previsioni preoccupanti nel regolamento urbanistico e a trascurare il territorio: gli abitanti hanno ad esempio lamentato le cattive condizioni delle strade comunali, mentre l’arch. Alberto Primi – presidente del Comitato per Campiglia – ha sottolineato la necessità di una azione congiunta tra i cittadini, le associazioni e le forze di opposizione per aprire un confronto con l’Amministrazione che porti a cancellare le previsioni edificatorie alle Lavoriere, che una lottizzazione inattuata da dieci anni a questa parte ha dimostrato essere completamente prive di senso.

E’ stato fatto il punto sulle numerose situazioni critiche. L’agricoltura, il paesaggio e i parchi stanno pagando le conseguenze di politiche che hanno favorito le lottizzazioni, le cave, gli impianti industriali e energetici nelle campagne. Se la crisi ha rallentato le costruzioni, non bisogna abbassare la guardia perché il consumo di suolo continua, quasi sempre sotto la spinta non di reali necessità, ma di obiettivi speculativi e di procedure non sempre trasparenti.

Gruppo delle Lavoriere
Comitato per Campiglia

Sulla stampa:

L’Etrusco

Stile Libero

Corriere Etrusco

– Nazione 17.8.2014:

nazione

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