Park Albatros, in consiglio lo stop al piano attuativo

Park Albatros, in consiglio lo stop al piano attuativo

«Adesso che l’abuso è accertato dagli enti preposti, perché la giunta non ha ancora ritirato la delibera 186 del 2016 con la quale si potrebbe “sanare” ex post un abuso edilizio di enorme entità?». Se lo chiedono i consiglieri di Assemblea sanvincenzina in merito al maxi abuso edilizio oggetto dell’ordinanza 130 del 16 settembre emessa dal Comune di San Vincenzo per il ripristino di 4 ettari a bosco trasformati almeno da tre anni in ciò che non potevano essere sotto l’insegna del villaggio turistico Park Albatros.

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Il sopralluogo dell’11 settembre della polizia municipale ha riscontrato la presenza di “circa 250 moduli abitativi amovibili delle dimensioni di 90-100 metri quadrati e circa 70 tra tende e roulotte, con una presunta capacità ricettiva di circa 1.200 persone”.

I consiglieri d’opposizione portano il caso e la richiesta all’attenzione del consiglio comunale. «Abbiamo protocollato una mozione con la richiesta di ritiro della delibera 186 del 25 agosto 2016 e ci aspettiamo che il consiglio comunale si schieri compatto contro questo tipo comportamenti illegali approvando il nostro documento».

Qual è l’oggetto della delibera in questione? Si tratta dell’avvio del procedimento di valutazione ambientale strategica sulla variante al piano attuativo del camping Park Albatros, con contestuale variante al Regolamento urbanistico. Il tutto dentro ai confini di quella pineta in cui è stato realizzato l’abuso edilizio.

«La giunta sostiene di non essersi accorta di nulla e di aver firmato una delibera basata su atti inattendibili senza sapere cosa stava realmente facendo, posizione gravissima e surreale – proseguono i consiglieri –. Ci chiediamo come i cittadini si possano fidare di chi dovrebbe governare il nostro paese e non si accorge di approvare un piano dove, almeno dal 2010, i 5,5 ettari che dovevano essere boscati sono già stati urbanizzati con tanto di strade, fogne, impianti idrici ed elettrici».

La lista d’opposizione annuncia che a breve indirà un’assemblea pubblica. «In cui faremo chiarezza su quanto avvenuto – sottolineano i consiglieri Paolo Riccucci, Francesco Battini e Fabiana Boccini – . I cittadini, le minoranze, i comitati e le organizzazioni presenti sul territorio chiedono a gran voce che l’amministrazione rispetti e faccia rispettare la legalità e che rimedi alla situazione scandalosa sul fronte Park Albatros. L’urbanistica del sindaco Bandini, ex assessore dal 2009 al 2014, è stata terreno fertile per questo tipo di atteggiamento da parte dei privati che, con estrema arroganza e sicurezza, hanno abusato in modo mai visto in tutta la Toscana».

Il Tirreno 12.10.2016

Case mobili e altre strutture nel bosco

I numeri messi in fila dalla polizia municipale di San Vincenzo: “Circa 250 moduli abitativi amovibili delle dimensioni di 90-100 metri quadrati e circa 70 tra tende e roulotte, con una presunta capacità ricettiva di circa 1.200 persone”. Il tutto sotto l’insegna del villaggio turistico Park Albatros. Quattro ettari a bosco trasformati in ciò che non potevano essere. L’ordinanza per il ripristino dello stato dei luoghi, la130 del 16 settembre, è a carico della legale rappresentante della Figline Agriturismo Spa di Prato Silvia Cardini e dell’amministratore del villaggio Marco Vannucchi.

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