Baratti, tra un mese pronto il nuovo piano – Sarà efficace nel 2012

Su Baratti il percorso partecipativo ha attivato quella che l’assessore regionale Anna Marson ha definito “intelligenza collettiva”. Il risultato è stato «un salto di qualitativo evidente dalla bozza iniziale del piano particolareggiato».

L'assessore Marson e il garante Morisi

Un’esperienza, dunque, che Anna Marson ha invitato a non lasciar cadere. Dopo l’assemblea che si è svolta giovedì al Perticale «l’impegno – ha detto – è quello di predisporre un piano capace di recepire in modo adeguato quanto emerso. Il valore archeologico dell’intero contesto va assunto come riferimento per la pianificazione». L’assessore regionale è stata chiara sul ruolo e sull’identità di Baratti: «È un’icona unica. Non c’è altro luogo della costa toscana dove si trovi un così alto concentrato di valori: archeologici, storici e paesaggistici». Un territorio importante e fragile, che «necessita di attente modalità di pianificazione». E ora dopo i risultati del percorso partecipato ci si domanda quali saranno i passi successivi dell’amministrazione. «Dovremo fare ulteriori verifiche anche sugli aspetti legati all’archeologia, che dovrà avere una parte nel nuovo piano – dice l’assessore comunale all’urbanistica Luciano Francardi – Possiamo ipotizzare di portare il piano in consiglio comunale per l’adozione tra circa un mese, dopo scatteranno i 60 giorni per le osservazioni. Realisticamente penso che il piano possa ormai entrare nella sua piena afficacia per l’estate del 2012».

Per il Casone è prevista una procedura particolare. Sarà chiesto alla proprietà di presentare un piano di recupero che tenga conto del piano particolareggiato per Baratti. Abbandonata l’idea di un albergo di lusso, si pensa ad un uso misto, camere al primo piano e servizi al turismo a piano terra (ristoranti o negozi) con la richiesta anche di uno spazio pubblico da destinare ad attività complementari al parco archeologico. Il piano di recupero del Casone tornerà dunque di nuovo al vaglio del Consiglio per valutarne la conformità agli indirizzi.

Il Tirreno 5.3.2011

PSI deluso «Ci stava bene lo stabilimento balneare»
«Baratti: aver tolto lo stabilimento balneare dopo Canessa è un’occasione persa per riqualificare un’area degradata». E’ scritto in una nota del Psi in cui si sottolinea anche che l’opera «non avrebbe tolto un solo metro di spiaggia pubblica e non avrebbe aumentato la pressione su zone già oggi fortemente congestionate. La conferma della scuola di vela – aggiunge – è un fatto positivo, ma diventa un’occasione persa il suo ridimensionamento a struttura precaria stagionale».
Per il Psi occorre affrontare seriamente il tema nel prossimo regolamento urbanistico

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