Un altro colpo mortale al borgo di Campiglia!

Un altro colpo mortale al borgo di Campiglia!

SI INAUGURA IL DEPOSITO MANNELLI
AL TEMPO STESSO SI DIMEZZA LA SCUOLA D’INFANZIA
SI PAREGGIA???

«Lasciateci almeno la scuola d’infanzia»
Molti genitori contrari allo spostamento da Campiglia al Ciaf di Venturina chiedono un incontro con giunta e consiglieri.

C’è malumore tra numerosi genitori campigliesi circa la decisione dell’amministrazione comunale di riorganizzare la scuola dell’infanzia, spostando una delle sue sezioni presenti a Campiglia nell’edificio del Ciaf a Venturina (dove verrà trasferita anche la sezione delle Coltie).
Una scelta questa, hanno spiegato la sindaca Rossana Soffritti e l’assessora Alberta Ticciati, obbligata dal calo delle nascite nel comune, dalla grave crisi economica e dalla necessità di razionalizzare e ottimizzare le risorse dell’ente pubblico.

«Nonostante sia ad oggi – scrivono in una lettera le famiglie campigliesi – inevitabile attuare una razionalizzazione dei costi viste le difficoltà in cui si trovano le amministrazioni comunali, abbiamo appreso con rammarico la notizia circa una possibile chiusura di una delle due sezioni della scuola d’infanzia di Campiglia già a partire dall’anno scolastico 2017/2018. Il programma formativo in atto, oltre a rappresentare una valida offerta per l’istruzione e la crescita delle nuove generazioni, non può non essere accostato a un insieme di servizi necessari a garantire lo sviluppo o il solo mantenimento della sopravvivenza di tutto un tessuto sociale rappresentato in questo caso dal borgo di Campiglia».

«Un borgo – scrivono – che ha dovuto subire negli anni un lento declino, sia in termini di nascite che di presenza demografica, e che ha portato a una netta diminuzione di servizi essenziali, alcuni drasticamente ridotti e altri totalmente scomparsi». Una questione di interesse sociale, ripetono le famiglie, sulla quale sarebbe stato necessario un confronto anticipato, in modo da dare ai campigliesi la possibilità di portare contributi e proposte, nel tentativo, forse poi vano, di scongiurare chiusure e spostamenti.

Nessuna polemica, né attacco politico o scontro con l’amministrazione, sottolineano, ma soltanto la preoccupazione per una scelta, non preannunciata, che tocca nel vivo la quotidianità di tanti, il bene comune e l’economia di un piccolo borgo che amano e che non vogliono vedere svuotarsi e scomparire.

«È quindi facile comprendere il motivo per cui molti degli abitanti di Campiglia siano orientati a intravedere nell’attuazione di questa modifica un ulteriore contributo a questo processo – proseguono – A nulla sono valsi tutti i progetti messi in atto dalle passate amministrazioni, segno evidente di scelte sbagliate o comunque risultate non idonee a garantire la salvaguardia del borgo di Campiglia.

Lecito seguire il proprio programma politico ma ci auspichiamo che questo non diventi uno scudo per difendersi da chi, in maniera civile e costruttiva, cerca di portare alla vostra attenzione idee e contributi fondamentali alla salvaguardia della democrazia e atti a garantire benessere sociale in tutto il nostro territorio».

«Questa – aggiungono i genitori nella lettera – la sensazione avuta visto l’iter seguito fino a questo momento dall’amministrazione comunale che escludendoci da un preventivo dialogo ha di fatto privato ogni cittadino della possibilità di essere parte integrante di un progetto ambizioso. Non sono più sufficienti comunicati rassicuranti circa il mantenimento comunque del servizio, seppur ridotto». Per questi motivi, le famiglie firmatarie chiedono la possibilità di incontrare prima possibile in un’assemblea pubblica sindaco, assessori e consiglieri comunali «al fine di poter ottenere un confronto sui temi sopra citati».

Annalisa Mastellone – Il Tirreno 22.1.2017

Comunicato dell’ufficio stampa del Comune di Campiglia:

“A novembre siamo stati convocati in Regione Toscana per la presentazione dello studio sui servizi socio-educativi da qui al 2030, condotto dall’Istituto degli Innocenti – spiega l’assessora alla scuola Alberta Ticciati – Il quadro che ci è stato presentato fotografa una popolazione vecchia, dove nascono e nasceranno pochi bambini di qui al 2020, calo che si aggraverà dal 2020 al 2030. Un trend, questo, che viene confermato anche nel nostro Comune dove rispetto ai 115-120 nati degli anni passati, dal 2014 ci si è attestati intorno a 75-80 nascite, dato in oscillazione, che ahimè sembra dover peggiorare.

Questi numeri, insieme alla grave crisi economica e alla necessità di razionalizzare e ottimizzare le risorse dell’ente pubblico, ci hanno spinto a rivedere l’organizzazione delle scuole, a partire da quelle di grado inferiore che per prime risentiranno concretamente del forte calo delle nascite in atto, la gestione del trasporto scolastico e più in generale dei servizi alla persona”.

La proposta del Comune di Campiglia è quella di riorganizzare la scuola dell’infanzia, che, come ricorda Ticciati, non è scuola dell’obbligo, spostando la sezione attualmente presente in via Cerrini (Coltie) e una sola delle due sezioni presenti a Campiglia M.ma nell’edificio del “Ciaf” in Viale del Popolo a Venturina Terme, una struttura nuova e idonea per accogliere due sezioni dell’infanzia; il tutto in coerenza con la nuova legge sulla scuola che definisce nuove linee per la continuità educativa, valorizzando e unendo la fascia d’età 0\6 per la quale sono state messe a bilancio importanti risorse. Si mantengono quindi a Campiglia la scuola dell’infanzia con una sezione e il plesso della primaria Amici e su Venturina la struttura “Ciaf” e la scuola per l’infanzia Arcobaleno, due scuole primarie ed una scuola media.

“Il largo anticipo con il quale si discute di questa riorganizzazione che entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico, permetterà all’istituzione scolastica e alle famiglie di accompagnare i bambini in questo piccolo cambiamento attraverso un percorso formativo ed educativo al quale le insegnanti potranno lavorare. Voglio rassicurare le famiglie – aggiunge Ticciati – che questa riorganizzazione viene portata avanti con l’obiettivo di salvaguardare la permanenza e la qualità di tutti i plessi oggi presenti sul Comune.

Come amministratori di fronte a questi numeri e a questa realtà abbiamo sentito non solo la necessità, ma anche il dovere e la responsabilità di agire con la finalità di preservare le ricchezze che nel tempo, non senza fatiche e sacrifici, siamo riusciti a costruire”. Sindaco e assessore Ticciati hanno incontrato insegnanti e genitori e si rendono disponibili per qualsiasi altro incontro e confronto possa essere necessario con le famiglie. Per la prossima settimana è fissata la III commissione consiliare per approfondire proprio questi temi anticipati anche nella passata commissione tenutasi nel mese di novembre 2016.

Tratto da Stile Libero

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