Tante le domande che si fa Luciano sul PD e l’amministrazione di Campiglia

Tante le domande che si fa Luciano sul PD e l’amministrazione di Campiglia

Luciano Quarati, commerciante in via Buozzi, a Campiglia, sta seguendo con molta attenzione il dibattito iniziato dopo l’annuncio della prossima chiusura di una sezione della scuola materna. Ecco il nuovo commento che ci ha mandato:

“Devo ammettere che il comunicato dell’Unione Comunale PD di Campiglia M.ma suscita effettivamente qualche perplessità. A parte il fatto che non si riesce a capire bene da chi effettivamente sia stato scritto lasciando un po’ la sensazione del “tra di loro se le dicono e tra di loro se le intendono”, si continua ad usare termini come demagogia e populismo che mal si riconducono a chi vorrebbe solo dei chiarimenti in merito a decisioni prese unilateralmente e senza preventiva motivazione.

Se ci sono stati degli attacchi sessisti nei confronti di chicchessia non si può, naturalmente, che dissociarsi in toto da essi, sarebbe l’ora di finirla di usare questi termini stupidi ed arroganti che ogni volta che vengono usati ci riportano indietro di anni, ma al contempo non si capisce bene da chi sono stati fatti e in quale contesto. Così come non si capisce bene chi siano questi “novelli Trump e Salvini” citati nel testo, sperando non ci si voglia riferire ai genitori e ai cittadini che hanno partecipato alla riunione perché sembrerebbe davvero fuori luogo.

L’unica cosa chiara che sembra trasparire dal suddetto comunicato è il ribadire che “è già tanto se ve la teniamo aperta” riferito alla scuola materna.

A mio avviso siamo di fronte ad una sorta di scontro, come dire, etico, di valori, tra chi pare costretto a prendere decisioni dal pragmatismo dei numeri e dei conti che devono tornare e chi invece vorrebbe che il proprio territorio già provato da tagli e rinunce non dovesse fare a meno dell’ennesimo servizio. Gli uni impegnati a spiegare, tabelle, statistiche e previsioni alla mano, che certe scelte sono obbligate ed improrogabili, gli altri invece che vorrebbero essere messi al corrente preventivamente di tali scelte per poterle discutere e che credono che una scuola che funziona MOLTO BENE situata in un posto UNICO e MOLTO BELLO, meriterebbe di essere trattata in modo diverso e che magari fossero fatti tutti gli sforzi possibili per farla sopravvivere al calo delle nascite.

Quello che più mi colpisce in questa faccenda è la reazione che le richieste di chiarimento da parte dei cittadini, hanno innescato nella controparte, indignazione e chiusura laddove ci dovrebbero essere spiegazioni e collaborazione.

Allora mi viene in mente una piccola considerazione da fare riguardante la deriva che ha preso la politica negli ultimi anni, se persino un partito che affonda le proprie radici nel confronto popolare, nel radicamento territoriale, smette di fare questo e si arrocca su posizioni in cui il confronto diventa solo un motivo per sentirsi attaccato e fare del vittimismo, non mi pare ci sia molto da sperare. I partiti, le forze politiche, specialmente quelle che si riconducono alla sinistra, dovrebbero ascoltare le persone, confrontarsi con esse perché fa parte del proprio percorso storico, oserei dire che è la ragione stessa per cui esistono, se questo viene meno allora si che si corre il rischio di dare campo libero a chi cavalca la tigre della demagogia e del populismo. Confrontarsi e parlare, questa è l’unica possibilità per trovare, insieme,una soluzione a questo e a molti altri problemi.

Anche il riferimento finale ai giovani amministratori locali che fanno politica senza beneficiare a loro insaputa di polizze vita, appare come minimo un po’ forzata e fuori contesto (a meno che non sia una sorta di velato attacco ad una parte politica avversa), in questa faccenda non è l’onestà degli amministratori ad essere messa in dubbio, ma piuttosto la loro propensione al confronto, senza dimenticarsi comunque che l’essere onesti dovrebbe essere un dato di fatto e non un’eccezione di cui farsi vanto.”

Luciano Quarati

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