Variante urbanistica ora c’è il via libera, possibili case più alte

Variante urbanistica ora c’è il via libera, possibili case più alte

Approvato coi soli voti della maggioranza l’avvio del procedimento relativo a varianti al regolamento urbanistico (scaduto il 21 giugno 2016). Come spiegato nell’ultimo consiglio comunale dall’assessore Vito Bartalesi «si tratta di un atto con cui l’amministrazione intende cogliere – ha sottolineato – quel fermento economico che c’è nonostante il periodo di crisi, accogliendo le richieste di interventi di attività produttive, di piccole manutenzioni o di modifiche valutative puntuali. Un’azione concreta per andare verso la crescita».

Con questa variante si consente che alcune abitazioni di Venturina (foto) possano essere rialzate o allargate per esigenze familiari. Si tratta di alcune case situate in zone dove le altre abitazioni vicine sono caratterizzate dalla presenza di un piano superiore o comunque si trovano non “in linea” con il resto dell’abitato e quindi è possibile soddisfare un’esigenza perché la modifica ben si armonizza con il resto del tessuto urbano circostante. Le modifiche puntuali riguardano via Puccini, via Verdi, via Trieste, via della Fiera e via Cerrini a Venturina Terme.

Ci sono poi la correzione di una previsione per un parcheggio privato a Campiglia e la realizzazione contestuale di una terrazza e un marciapiede pubblico, in via Guerrazzi a Campiglia Marittima e di una variante normativa che consente alla fabbrica di trasformazione del pomodoro di Venturina di proseguire fino all’approvazione del prossimo piano operativo nella possibilità di potersi adeguare a normative tecniche o igienico sanitarie, norma già prevista nel regolamento urbanistico e che in questo modo si protrae fino alla nuova pianificazione comunale.

L’avvio del procedimento ha ricevuto il voto contrario del Movimento 5 stelle e del centro destra, e l’astensione di Comune dei cittadini. «Questo atto – ha detto il capogruppo di maggioranza, Campiglia democratica, Stefano Sicurani – risponde all’interesse dei cittadini che hanno fatto richiesta e premette una rivitalizzazione economica, facendo lavorare edilizia e indotto. Per questo votiamo a favore».

«Ci asteniamo – ha commentato Niccolò Pini, capogruppo Cdc – perché, pur non avendo regioni particolari per essere contrari agli interventi previsti, è mancata secondo noi una discussione su quello che è stato il precedente regolamento urbanistico e nella stragrande maggioranza non realizzato».

Per la pentastellata Cristina Chesi «il mio gruppo vota contro – è la motivazione -, non sui punti, ma perché ci sono inadempienze precedenti che dovrebbero essere portate a compimento. Come ad esempio lo spostamento dell’impianto di inerti. Va bene partire dalle cose più semplici, ma se si vuole dare veramente un segnale di ripresa bisogna portare a termine cose annunciate in consiglio e poi non fatte».

«Il regolamento urbanistico è un atto politico fondamentale dell’azione amministrativa – ha invece detto Federico Pazzaglia, centro destra – ma, per coerenza, un’opposizione che non ha partecipato alla stesura dell’atto credo non possa votare sì. Voto contrario, anche se ben vengano attività che possono dare un minimo di incentivo alla ripartenza economica».

Annalisa Mastellone – Il Tirreno 31.5.2017

image_pdfSalva Pdfimage_printStampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *