Baratti, congelate le concessioni

Niente aumenti per gli stabilimenti, nei guai il resort di Poggio all’Agnello
Berrighi: «Struttura fallimentare senza una base nel golfo»

Non ci sarà, almeno per questa estate, nessuna ampliamento delle concessioni demaniali sulla spiaggia di Baratti. Questa la decisione presa dall’amministrazione comunale dopo aver valutato il quadro legislativo.

Questo nonostante l’apertura del resort di Poggio all’Agnello, che sarà ufficialmente inaugurato a giugno. Dopo il percorso partecipativo, era stato lo stesso sindaco Anselmi a prospettare la possibilità di un ampliamento, in profondità e non in lunghezza, delle due attuali concessioni esistenti. «Abbiamo fatto verifiche legali – sostiene l’assessore all’urbanistica Luciano Francardi – ma questo non sarebbe stato possibile senza rimette a gara le concessioni». Tutto è dunque rimandato alla definizione del piano particolareggiato, che però non potrà trovare applicazione entro questa estate.

Nella prima ipotesi, contenuta nella bozza progettuale discussa nel percorso partecipato, la soluzione prevista era quella di riaffidare una nuova concessione dietro il ristorante Canesa, ora utilizzato come parcheggio a servizio del ristorante, per realizzare punti ombra su una piattaforma in legno. Anche in questo caso, tuttavia, sarebbe stato necessario aprire un bando di gara, senza alcuna garanzia di poter affidare l’area in concessione al resort di Poggio all’Agnello.

La situazione rischia di farsi complicata, poichè i gestori della struttura turistica stanno ancora pubblicizando nel loro sito Internet la disponibilità di una spiaggia privata, attrezzata con un ombrellone, due lettini e due poltrone da regista direttamente nello splendido Golfo di Baratti. C’è dunque da chiedersi quale sarà la reazione di clienti che hanno già prenotato ma che non troveranno quanto è stato loro promesso. Il costruttore venturinese Maurizio Berrighi, che ha ristrutturato l’ex fattoria insieme ad alcuni soci tra cui Antinori, sostiene di non di non aver ricevuto alcuna informazione ufficiale dal Comune «nonostante le molte lettere inviate».

«Abbiamo fatto un ingente investimento contanto sulla disponibilità delle spiaggia, sulla base della convenzione firmata nel 2003. E’ chiaro che, se la decisione del Comune fosse ufficialmente confermata, si aprirebbero forti preoccupazioni per questa estate. Poggio all’Agnello dà lavoro a 60 persone ed una struttura che, senza spiaggia, diventa un fallimento».

G.P.

Il Tirreno 13.5.2011

 

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