Parchi, un convegno per ripartire e per ripensare il modello originario

Parchi, un convegno per ripartire e per ripensare il modello originario

Al Concordi il presidente della Regione e il ministro della Cultura Franceschini: «Proviamo a dare un futuro a uno strumento che riteniamo indispensabile».

Confronto. Approfondimento. Ripartenza. Sono le parole d’ordine del convegno “Un patrimonio condiviso, i Parchi Val di Cornia tra passato e futuro”, in agenda il 15 dicembre al teatro Concordi. A prendere l’iniziativa e organizzare la giornata è il Comune di Campiglia Marittima.«Non è rinviabile una riflessione sul modello di pianificazione, gestione e sviluppo dei beni storici, archeologici, ambientali e culturali della Val di Cornia», afferma la sindaca di Campiglia Alberta Ticciati.

Il convegno vedrà la partecipazione dei sindaci dei Comuni soci della Parchi e degli amministratori della stessa società. Ma l’intenzione è di allargare lo sguardo. «L’intento è quello di ricercare soluzioni possibili per dare una prospettiva a questa realtà virtuosa, al di là delle convinzioni di parte – sottolinea Ticciati -. C’è da riflettere sull’efficacia e l’efficienza di questo modello di gestione. Analizzare le criticità che sono emerse nell’ultimo decennio e che si sono acuite negli ultimi anni per rilanciare uno strumento che è divenuto un modello nazionale, di gestione in rete dei beni archeologici e naturalistici, e per recuperare la missione originaria di programmazione e sviluppo del territorio».

Saranno presenti gli amministratori locali di realtà limitrofe, che presentano similitudini e analogie territoriali, degli enti delle Colline Metallifere e del Comune di Castagneto Carducci. L’ambizione è quella di un convegno di respiro nazionale. Lo dimostrano la partecipazione del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che dovrebbe collegarsi da remoto o delegare un suo rappresentante.

«La volontà è quella di superare la mera divisione anche un po’ pregiudiziale per provare a dare un futuro a uno strumento che riteniamo indispensabile per lo sviluppo del nostro territorio – sottolinea la sindaca -. Si tratta di concentrarsi sulle criticità per condividere gli aspetti su cui lavorare, non per individuare capri espiatori rispetto alla situazione. È l’occasione per la costruzione di un percorso rinnovato, in grado di investire sul principale asse economico per uscire dalla crisi che da anni investe il nostro territorio». Che sottolinea: «Ci sono difficoltà che mettono a rischio la tenuta economico finanziaria della società. Ed è una condizione a cui la Parchi non può resistere molto a lungo».

I lavori sono a numero chiuso e su invito. Un modo per tenere conto dei protocolli di contrasto alla diffusione del Covid, tanto che la capienza a teatro è stata ridotta a 100 posti. Ma sarà possibile seguire il convegno in diretta sui canali social del Comune di Campiglia. L’inizio è previsto alle 9 e la conclusione alle 18.

A tracciare genesi, organizzazione, sviluppo e criticità del sistema dei Parchi sarà Massimo Zucconi, architetto, esperto di pianificazione territoriale, già presidente della società Parchi Val di Cornia. Mentre Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, inquadrerà l’esperienza nel contesto dei processi nazionali di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.

Nella seconda parte si affronterà la crisi del modello per aprire una riflessione per il futuro con Roberto Grossi dell’Università di Firenze, Elena Pianea direttrice responsabile Direzione beni, istituzioni, attività culturali e sport della Regione, e Giuliano Volpe, presidente Federazione Consulte universitarie di archeologia. A tirare le fila il presidente della Regione Giani.

Nel pomeriggio la tavola rotonda con esponenti di Anci Toscana, associazioni della cultura e del turismo, associazioni di categoria ed i sindaci dei Comuni soci. Tema: la Parchi come strumento di promozione e valorizzazione del territorio. Le conclusioni sono affidate al ministero della Cultura.

Manolo Morandini – Il Tirreno 7.12.2021

Programma del Convegno

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