Rigassificatore a Piombino, perché un tale silenzio da parte del Comitato per Campiglia?

Rigassificatore a Piombino, perché un tale silenzio da parte del Comitato per Campiglia?

Il cosiddetto. “parco eolico “ di Pontedoro  – così  come tutti gli altri – è già nella definizione un ossimoro, dal momento che il primo termine richiama un elemento naturale e viceversa l’aggettivazione eolico, al di là del richiamo mitologico al re dei venti, concretamente definisce quegli  insiemi di spaventapasseri giganti sempre più frequenti nei nostri panorami .

Effettivamente un conto è vedere le pale in un contesto periferico rispetto ad un paesaggio o ad un centro urbano, un conto invece vederle in luoghi di naturale bellezza come appunto Pontedoro.

Ma così è avvenuto nonostante anche  il Comitato per Campiglia si sia espresso negativamente sin da quando fu progettato.

Trovo singolare  il fatto che lo stesso Comitato non affronti, sia pure in un contesto scevro da qualsiasi riferimento politico /partitico , la scelta scellerata di collocare un rigassificatore nel porto di Piombino, scelta scellerata e legata allo sfortunato destino della città che deve tutto sommato al Comandante Schettino il progetto di tale collocazione: la banchina alla quale si dovrebbe appoggiare la nave Tundra infatti fu costruita al fine di consentire la demolizione della Costa Concordia all’interno del porto.
La nave poi è stata portata a Genova, ma la banchina è rimasta e adesso consentirebbe appunto in tempi brevi il collegamento al rigassificatore..

Di nuovo allontanando lo spettro politico ma tenendo conto invece di quello che ne sarà dell’ambiente marino e non solo e dell’intero territorio piombinese, ci si deve domandare se effettivamente l’esistenza di una banchina costituisca una valida giustificazione per l’inserimento della nave all’interno del porto e quale sarà in effetti la durata di questa operazione, dal momento che si legge di tre anni o però si legge anche di cinque .

Anche a chi ritiene una scelta necessaria, inevitabile quella dei rigassificatori per l’approvvigionamento energetico, sorgono forti, fortissimi dubbi sul contesto nel quale sarà inserito quello di Piombino. e il Comitato per Campiglia dovrebbe, come altri soggetti istituzionali e non, chiedere dovuti chiarimenti su questo evento prossimo venturo che sicuramente avrà un forte impatto sul territorio, senza considerare che le conseguenze appunto – a differenza delle pale eoliche – non saranno soltanto di natura estetica.

Laura Riccio

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