Il no del sindaco Velo al cementificio “Prima di tutto tuteliamo l’ambiente”

«Nessun cementificio alle Lavoriere». Parola di Silvia Velo, sindaco di Campiglia, che interviene per sgombrare il campo dall’ipotesi d’insediamento nell’area per la valorizzazione degli inerti, dove già opera la Betonval, paventata da alcuni abitanti delle Lavoriere e dal Comitato per Campiglia. In località Trafossi però, dopo i silos dell’azienda specializzata in conglomerati in cemento, i timori che possa accadere sono forti.

Sabato scorso l’ultima iniziativa di mobilitazione: una cena in campagna, con apparecchiatura proprio nel cortile di una delle case coloniche in zona Lavoriere, per dire no al progetto. «C’è stato solo un contatto informale con un’azienda che vorrebbe valutare la possibilità di insediare un impianto per la produzione di un segmento del ciclo produttivo del cemento – sostiene il sindaco Velo – l’area in questione non è più agricola dal 2003, ed è nata dall’esigenza di realizzare il parco termale, valorizzando le strutture già esistenti, con servizi e strutture ricettive e non edifici residenziali». La soluzione messa in piedi per sciogliere l’impossibile convivenza tra inerti, calcestruzzo e turismo, che affliggeva le prospettive di sviluppo del parco, si è concretizzata nell’ex campo agricolo in località Trafossi: 5,6 ettari a fronte di una proprietà di circa 17 ettari, che fa capo all’azienda agricola Flaschiera Srl, riconducibile alla famiglia Corsi patron dell’Empoli calcio. «L’area è stata individuata come aggiuntiva per l’insediamento di attività di valorizzazione di inerti rispetto a quella industriale di Campo alla Croce, dove gli spazi erano insufficienti e comunque destinati ad altra tipologia di attività – dice Velo – del resto anche la zona industriale di Campo alla Croce, prima di essere destinata alle attività produttive, era agricola». E aggiunge: «A Venturina si parla da trent’anni di dare impulso alle terme. Un obiettivo da tutti condiviso e che si sta finalmente concretizzando anche grazie allo spostamento di attività non compatibili con quella turistico termale.

Comprendo le preoccupazioni dei cittadini, per questo li ho incontrati prendendo l’iniziativa personalmente e assicurando loro che qualsiasi insediamento futuro sarà soppesato e valutato dal Comune con il massimo rigore, affinché ogni intervento avvenga nel rispetto dell’ambiente e con il minimo impatto». Il sindaco parla di rammarico per le lamentele sulla consegna della documentazione richiesta dal Comitato per Campiglia sulle Lavoriere. «L’ufficio tecnico, che come sempre è pienamente disponibile a mettere a disposizione gli atti – afferma – ha confermato che la maggior parte della documentazione è già stata consegnata e la restante è in fase di ultimazione».

M.M.

14.08.2008

Il Tirreno

Stessa intervista riportata da La Nazione : il sindaco assicura:  “Non costruiremo il cementificio”

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