Rimigliano, ecomostro, Principessa: l’altolà dell’avvocato Lera

L’avvocato Davide Lera, capogruppo di “San Vincenzo per tutti”, interviene su tre questioni che, in questi ultimi giorni, sono al centro delle critiche e delle proteste di una considerevole parte dell’opinione pubblica: il piano per la Tenuta di Rimigliano, la nuova via della Principessa e la palazzina costruita nel bosco di pertinenza dell’hotel “I Lecci”.

«Il piano di Rimigliano – sostiene Lera – è l’indice del fallimento di un modello di struttura che quest’amministrazione comunale ha voluto imprimere al territorio. È tutto, salvo che una scelta compiuta nell’ interesse pubblico, e quest’aspetto è finalmente venuto fuori in modo clamoroso».
«Il Comune deve garantire l’interesse pubblico, ma in questo momento pare rispondere ad esigenze politiche da cui non sa districarsi. Il piano di Rimigliano – prosegue l’avvocato – è tutto da rifare, e deve privilegiare la prospettiva dell’agriturismo, con solo recupero dell’esistente».

Sulla costruzione nel bosco, definita da molto un “ecomostro”, Lera si mostra sconcertato: «Innanzitutto – dice – non ho ancora capito quali saranno le destinazioni d’uso».
«A parte questo, se la costruzione è legittima, vuol dire che qualcuno ha concesso le autorizzazioni. Ecco, qui è il punto: come è possibile aver dato l’autorizzazione per una cosa simile?».
«Se poi è vero – sottolinea – che c’è stato disboscamento e abbattimento di una duna, mi chiedo: ma chi controlla? E come controlla? E’ tutto molto strano, ed è un precedente pericoloso. E se adesso – prosegue – altri volessero autorizzazioni simili?».

Sulla via della Principessa, l’avvocato si mostra ancor più sconcertato: «Il nuovo assetto della Principessa – afferma – è letteralmente da non credere. La Principessa era una strada panoramica, bellissima e gradevole da percorrere. Non capisco in base a quali disegni sia stata concepita in tal modo. Adesso – aggiunge – è caotica ed estremamente pericolosa. La pista ciclabile doveva essere realizzata dentro la Tenuta. Esisteva una convenzione che lì la prevedeva, poi essa è sparita. L’amministrazione, che la considera valida, deve ritirarla fuori».
«E’ possibile – dice ancora – che questa nuova disposizione della strada rientri in una strategia tesa a privilegiare i molti appetiti presenti sulla parte a mare».

Per finire, Davide Lera esprime un suo punto di vista sulla situazione generale di San Vincenzo: «E’ impossibile – conferma l’avvocato – andare avanti così. Adesso deve svegliarsi la cittadinanza, o il nostro paese sarà compromesso in modo irreversibile. Come è possibile che queste persone siano votate e rivotate, nonostante poi chi li ha votati si lamenti di tutto, o quasi, ogni volta? E’ qualcosa che non capisco, e che non riesco ad accettare».
Paolo Federighi
Il Tirreno 13.7.2011

Foto della costruzione dell’ecomostro

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3 pensieri su “Rimigliano, ecomostro, Principessa: l’altolà dell’avvocato Lera

  1. Lera chi? Quello che nel programma c’aveva scritto questa roba?

    Un discorso a sé stante riteniamo che debba 13. essere fatto per Rimigliano che , a nostro avviso, costituisce ormai una pessima immagine di come un’amministrazione si rapporta con il mondo imprenditoriale ed economico in genere. Vedremo a suo tempo quali saranno i margini di manovra consentiti su questo tema ma comunque, a nostro avviso, il problema che dobbiamo affrontare e risolvere è quello della gestione di un vastissimo territorio ad alta vocazione agricola, che deve avere possibilità di mantenere tale vocazione e di generare reddito. Pertanto, oggi possiamo ipotizzare, secondo quanto di nostro gradimento, delle prospettive future di questo genere:
    prevedere una maggiore incidenza della SLP destinata ad attività ricettive ipotizzandone però una integrazione con le attività agricole; in termini pratici ciò coinvolgerebbe la totalità dell’edilizia residenziale esistente, che assumerebbe una caratterizzazione agrituristica e non dovrebbe assolutamente essere affiancata da nuova edilizia, affinchè non vengano snaturate le peculiarità dei vari siti,
    essere disponibili, in funzione dell’ipotesi di cui sopra, ad accettare la rinuncia alla gestione unitaria della tenuta,
    consentire, per la SLP residua, la realizzazione di edilizia residenziale in posizione prossima alla via della Principessa; tale edilizia, in quanto a caratteristiche ed alla superficie minima delle varie unità, dovrebbe corrispondere a standard di elevatissima qualità.

    Folgorato sulla via dei Cavalleggeri?

    Voi siete contrari a tutto e va bene, ormai vi conosciamo, ma almeno siete coerenti. Quest’altro fino a poco tempo fa l’aveva capito che a una proprietà che c’ha un diritto di costruire non la puoi mandare fallita per le bizze di chi c’ha il verde nel cuore e il prosciutto di cinta sopra l’occhi.

  2. Email firmata Francesco, ricevuta da CXC:

    Oggetto: ecomostro – controlli

    In riferimento all’articolo apparso sul quotidiano “il tirreno” in data odierna relativo all’intervista rilasciata dall’Avv. Davide Lera relativa alla mancanza di controlli da parte degli organi preposti in particolarmodo dove recita:”””””Se poi è vero – sottolinea – che c’è stato disboscamento e abbattimento di una duna, mi chiedo: ma chi controlla? “””è da precisare che il corpo Forestale dello Stato, del quale mi pregio di appartenere, ha più volte effettuato soprallughi in tale sito ravvisando illeciti sia di carattere amministrativo che penale prontamente segnalati alle Autorità preposte.C’è da aggiungere che il Corpo Forestale è un Corpo di Polizia e svolge funzioni tecniche ma non rilascia pareri o autorizzazioni.
    Alla luce di quanto sopra,si è dell’avviso una più attenta valutazione unita ad una maggiore conoscenza della situazione avrebbe evitato l’esternazione di pensieri diversi dalla realta.
    Cordialità

  3. gentilissimo Francesco,
    intanto grazie della sua lettera.
    Ritornando alla questione da lei proposta non avevamo dubbi che i controlli ci fossero stati, purtroppo non se ne tiene conto, come delle osservazioni della Regione Toscana per quello che riguarda Rimigliano.
    Tralasciando le parole dell’avvocato Lera, mi sembrano invece assai più gravi quelle del sindaco riportate nell’intervista sempre su Il Tirreno di ieri 13 luglio a pag. 10:
    ” la commissione ambientale paesaggistica ha approvato il progetto e la Sovrintendenza ha dato parere positivo, la Forestale non ha avanzato nessuna prescrizione”.
    certo è che i cittadini sono assai confusi
    cordiali saluti e buona giornata
    Simona L.G.

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