Stop ai lavori nel Park Hotel. Ora il Comune fa dietrofront
Il Comune di San Vincenzo ha fermato i lavori dell’«ecomostro». Oggi potrebbe arrivare la richiesta di demolizione. E’ stato chiamato «ecomostro» dai turisti e cittadini che si sono riuniti sotto la sigla «Robin San» quell’edificio venuto su a due passi dal mare all’interno del Park Hotel I Lecci. I primi giorni di luglio i «Robin San» lanciarono su La Nazione un grido d’allarme: «Fermate l’ecomostro». Poi l’intervento del sindaco Michele Biagi che sosteneva la regolarità dei lavori e di tutti i permessi. E dopo alcuni giorni l’incredibile dietrofront del Comune, vuoi anche dopo il clamore mediatico della vicenda. L’amministrazione comunale manda i tecnici per un sopralluogo e scopre che ci sono delle irregolarità. Oggi arriva lo stop ufficiale.
Lo ha stabilito il Comune con un’ordinanza ad hoc che, di fatto, interrompe i lavori edilizi della Costruzioni Ferrero nell’area dunale di pertinenza del Park hotel I Lecci per la realizzazione del progetto di «riqualificazione area 2 – magazzini A e B». Si tratta di una palazzina alta una decina di metri con una superficie di 106 metri quadrati nel bosco dell’albergo, che sarebbe adibita a ospitare il personale dell’hotel.
L’ordinanza comunale stabilisce la sospensione immediata dei lavori, dopo che i tecnici comunali «hanno accertato la realizzazione di opere in difformità dal progetto approvato». Oggi una nuova ordinanza potrebbe sancire la demolizione di quanto costruito. Demolizione richiesta fin da subito dai «Robin San» e da tutti coloro, associazioni ambientaliste e comitati, che in questi giorni sono intervenuti sulla vicenda. Lo stop al cantiere è stato richiesto inoltre dall’associazione «Gruppo d’intervento giuridico onlus», con una specifica richiesta rivolta a tutte le autorità competenti.
E ora l’attenzione dei «Robin San» si sta spostando sul progetto del parco di Rimigliano (che prevede interventi di privati), sempre a San Vincenzo, annunciando già da ora che si presenteranno sotto il Consiglio comunale con campane che faranno suonare a morto.
Maila Papi – La Nazione (Cronache regionali) 19.7.2011
Ecomostro, bloccato il cantiere
Stop ai lavori per l’“ecomostro”. Il Comune di San Vincenzo, attraverso un’ordinanza emessa dal dirigente dell’area servizi per il territorio, il geometra Andrea Filippi, ha deciso la sospensione immediata degli interventi per la realizzazione della palazzina in costruzione nel bosco di pertinenza de “I lecci”. «Domani – afferma Filippi – emetteremo una seconda ordinanza che sancirà la demolizione delle parti irregolari della struttura e il ripristino della duna e delle condizioni originarie».
La vicenda dell’“ecomostro” de “I Lecci” è stata presa a simbolo dell’ondata di proteste contro la cementificazione a San Vincenzo. Nei giorni scorsi il comitato “Robin San”, formato da turisti e sanvincenzini, ha tappezzato il centro urbano di cartelli e striscioni contro la struttura, annunciando una protesta pacifica ma eclatante in occasione del prossimo consiglio comunale.
Dall’ordinanza emessa dal Comune si evince che il permesso di costruire risale al 15 novembre 2010 e non al 9 novembre, come invece riportato sul cartello esposto in loco, ed è stato rilasciato a “Costruzioni Ferrero s.r.l” per la riqualificazione dell’edificio denominato “la torretta”. La comunicazione di inizio lavori risale al 26 gennaio scorso e da questa risulta che gli interventi sono stati affidati alla ditta “Barbagli Fedra” di Donoratico. Il 7 aprile scorso fu richiesta dalla proprietà una variante al progetto. Ma il 19 aprile, il Corpo Forestale dello Stato ha ipotizzato la creazione, tramite un muro in cemento armato, di un volume che nel progetto risulta invece aperto su un lato. Il 13 luglio, attraverso le indicazioni contenute in un articolo del Tirreno, il sindaco Michele Biagi ha inviato i tecnici comunali ad effettuare un sopralluogo, nel corso del quale sono state accertate opere in difformità rispetto al progetto approvato, e il cui stato di avanzamento risulta invariato rispetto a quello rilevato dal Corpo Forestale.
Intanto l’“ecomostro” finisce sotto la lente della giustizia. Il Grig (Gruppo di intervento giuridico), una onlus cagliaritana che è intervenuta in molti casi di abusi edilizi e reati contro il territorio in tutta Italia, ha emesso un esposto contro la struttura de “I lecci”. Nel documento l’associazione sostiene che «l’area è tutelata con specifico vincolo paesaggistico» e richiede le copie delle informazioni a carattere ambientale relative alle autorizzazioni amministrative rilasciate (nullaosta paesaggistici, concessioni o permessi di costruire, ecc.).
L’Autorità Giudiziaria valuterà e stabilirà se possano ravvisarsi eventuali estremi penalmente rilevanti. L’esposto è stato messo a conoscenza, tra gli altri, del Ministro per i Beni e le attività culturali, del presidente della Regione Enrico Rossi, dell’assessore regionale all’urbanistica Anna Marson, del Corpo Forestale e del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Livorno.
PAOLO FEDERIGHI
Il Tirreno 19.7.2011
(la foto dell’ecomostro è tratta da La Nazione)