«SALVIAMO IL CONSORZIO» L’edificio è abbandonato e rischia la demolizione (Il Tirreno)

Il Comitato: è parte della storia di Venturina, no a speculazioni

Consorzio agrario a rischio di estinzione. E’ questo il pericolo paventato dal Comitato per Campiglia, che ha deciso di ergersi a difensore di questa storica struttura, che, a detta del Comitato, «rappresenta l’unica testimonianza architettonica del passato agricolo del paese». In particolare, «la qualità architettonica degli edifici e l’interessante sistema di collegamento dei corpi in muratura con strutture vetrate collocano il complesso tra quelle architetture dignitose, anche se non eccezionali, che lo diventano però nei casi di centri abitati modesti e di storia recente, come appunto è Venturina». In che modo utilizzare l’edificio? «Sapendo che a Venturina mancano dei punti di incontro – si afferma – si potrebbe creare un centro interdisciplinare con bar, studi per artisti, laboratori per piccoli artigiani, sale da prova per musicisti ed orchestre, sale da spettacolo e conferenze».

L’eventualità della cancellazione del Consorzio nascerebbe da una bozza presentata il 7 luglio 2008, nel corso del secondo incontro di avvìo del percorso di partecipazione e valutazione integrata. In questo documento, nella tavola relativa al sistema insediativo di Venturina, gli edifici del Consorzio Agrario sono classificati come Tac02, vale a dire come ambito con funzione produttivo/commerciale incongruo sotto il profilo urbanistico. «Non vorremmo che la presunta “incongruità sotto il profilo urbanistico” desse il fianco alla demolizione dei manufatti, come è avvenuto per gli edifici storici della S.a.l.e.s.», sostengono dal Comitato.

Che il codice Tac02 possa significare l’eliminazione della storica struttura di via Indipendenza lo conferma lo stesso sindaco Rossana Soffritti. «Mi pare che ci si accorga con ritardo di scelte già compiute da diversi anni. Il piano particolareggiato dell’Aurelia, che è piano regolatore – spiega – prevede da tempo la risistemazione dell’area, con sua destinazione residenziale e commerciale. Dopotutto lo stabile del Consorzio non versa in condizioni così buone e per questo una delle ipotesi allo studio è proprio quella della sua demolizione, per lasciare il posto ad un edificio che dovrà avere le caratteristiche necessarie per soddisfare le esigenze abitative e di attività commerciali. Il nuovo regolamento urbanistico, ancora in fase di approvazione, ribadisce questa destinazione della struttura del Consorzio».

In proposito, il Comitato per Campiglia chiede di avere notizie riguardo al Nuovo Regolamento Urbanistico, («del quale non si parla più da tempo») e di sapere se «è stato fatto uno studio conoscitivo più approfondito e completo di quello presentato in bozza». Il Comitato infine invita chiunque avesse idee per la riqualificazione del Consorzio a farsi avanti.

Francesco Rossi

27 luglio 2009

Il Tirreno

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