Riflessioni sull’Assemblea di Campiglia – Scrive Alberto Asor Rosa

Com’è nostra consuetudine, ogni nostra nuova fase parte da una riflessione sull’ultima tappa precedentemente raggiunta. In questo caso si tratta dell’Assemblea – Convegno del 27 – 28 giugno u.s. a Campiglia Marittima, al quale del resto molti di voi, e insieme con voi molti nuovi simpatizzanti e aderenti, hanno partecipato.

Si è trattato di un incontro decisamente di alto livello, cui la localizzazione geografica periferica e l’andamento seminariale hanno consentito sia di svolgere un’interessante discussione di carattere generale (giorno 27) sia di ascoltare direttamente dalla voce dei rappresentanti dei singoli Comitati o Coordinamenti di Comitati le esperienze delle singole situazioni (giorno 28).

La sintesi necessariamente sommaria di tale discussione mi sembra questa. In un quadro politico nazionale di grande sofferenza – il governo Berlusconi agisce favorendo le forme più devastanti di speculazione immobiliare e sfruttamento del territorio (Piano Casa; Grandi Opere, teorizzate come un’architrave del sistema; dequalificazione e depotenziamento dei Ministeri più interessati, BB.CC. e Ambiente) – anche le Regioni contraddistinte da un diverso orientamento politico-amministrativo (come ad esempio in primis la Toscana) subiscono il fascino (non privo di intrecci economici inquietanti) del “mattone” e delle grandi infrastrutture, inutili, costose e spesso dannose. Bisogna perciò, in nome della difesa dell’ambiente e del territorio, resistere alla tentazione delle scorciatoie rappresentate dalle facili ammucchiate (“né destra né sinistra, ma?”) e lavorare indefessamente e intransigentemente con il metro delle posizioni effettivamente assunte e dei risultati di volta in volta raggiunti.

Anche la tornata delle elezioni amministrative del 7 giugno conferma, mi pare, il quadro precedentemente delineato. A parte il limpido risultato di Volterra, le buone affermazioni di liste ispirate a tematiche ambientaliste nel Mugello, a Firenze (“Perunaltracittà”), in provincia di Firenze e in talune località della costa, colpisce il fatto che si siano prodotti quasi ovunque sommovimenti i quali fanno pensare che un sistema di potere fondato sull’autoreferenzialità e sull’autosufficienza di alcuni gruppi dirigenti sarà costretto a prendere atto, se non vuole rischiare il rovesciamento, delle istanze di buon governo, di trasparenza, di partecipazione popolare e difesa del territorio, di cui noi siamo i portatori. Le recenti prese di posizione del neo-sindaco di Firenze Matteo Renzi (il quale, naturalmente, viene atteso a una più seria prova dei fatti), in merito a tramvia, no-TAV ed edificabilità cittadina, dimostrano quanto fossero chiuse ed arroganti e assolutamente menzognere le dichiarazioni della precedente Amministrazione in merito alla sventolata immodificabilità dei progetti a suo tempo approvati nonostante la recisa opposizione dei Comitati cittadini di Firenze e della lista “Perunaltracittà” in Consiglio comunale.

Il giorno 22 agosto si è riunita a Monticchiello la Segreteria organizzativa della Rete, uscita anch’essa, come molti di voi ricorderanno, dall’Assemblea di Campiglia, e ha preso in esame un programma di lavoro, costituito essenzialmente da punti emersi e approvati nel dibattito di tale Assemblea. Esso costituirà, salvo il sopravvenire di casi eccezionali, materia del nostro impegno per i prossimi mesi e richiederà un forte sforzo politico e organizzativo da parte di tutti, in primo luogo dei Comitati medesimi. Si potrebbe anche in questo caso sintetizzare, rilevando che la realizzazione di tale programma consentirebbe il definitivo consolidamento della Rete, la sua maggiore funzionalità rispetto alle esigenze anche immediate dei singoli Comitati e al tempo stesso la sua proiezione a livello nazionale.

Il programma si articola nei seguenti punti:

1) costituzione a rapida scadenza di un Ufficio Legale della Rete, con il compito, fondamentalmente, di sopperire alle esigenze di informazione legislativa e legale, e di difesa e attacco giudiziari, propri dei singoli Comitati;

2) costituzione a rapida scadenza di un snello ed efficiente Servizio Stampa della Rete, che ci consenta di essere presenti in tempo reale sul mercato dell’informazione, cosa in molti casi decisiva per il buon risultato delle nostre battaglie;

3) iniziativa da assumere nei confronti delle altre grandi Associazioni nazionali (Italia Nostra, Legambiente, WWF) per verificare la possibilità di convergenze programmatiche e pratiche, in questa fase particolarmente necessarie alla nostra causa;

4) convocazione dell’Assemblea dei soci dell’Associazione “Rete dei Comitati per la difesa del territorio”, per la discussione degli orientamenti politici e programmatici e l’elezione degli organismi dirigenti (si veda Convocazione a parte). A tale Assemblea dei soci ne seguirà un’altra aperta a tutti, da tenersi anch’essa nel corso del mese di ottobre;

5) convocazione, su iniziativa della Rete, di un’Assemblea Nazionale dei Comitati per la difesa del territorio (metà novembre 2009, Roma, sede da destinarsi), con lo scopo di confrontare le posizioni dei vari gruppi, associazioni e Reti regionali già esistenti (Lombardia, Veneto, Liguria e altro) e di imbastire una linea, se non comune, almeno di permanente collaborazione e scambi reciproci.

Naturalmente, non c’è bisogno di dirlo, restano in piedi tutte le grandi questioni di cui ci siamo occupati negli ultimi tre anni, dall’Autostrada tirrenica alle immense problematiche cittadine fiorentine, dalla devastazione della costa ai problemi dell’Aretino, dalla riapertura del caso dell’ecomostro di Monticchiello alle prospettive della Maremma, a Castelfalfi, Campiglia Marittima, Casole D’Elsa, ecc. ecc. Sono sotto il controllo costante dei gruppi e Comitati che se ne sono finora occupati e costituiranno via via materia di specifici interventi.

Poiché fra questa lettera, e la Convocazione assembleare che l’accompagna, passa più di un mese, ognuno di voi potrà intervenire sulle decisioni prese e sulle altre da prendere, in maniera che per quella data se potrà tenere puntualmente conto.

Cordialmente

Alberto ASOR ROSA

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