Biagi scrive ai cittadini: «Non ci salveremo se stiamo alla finestra a guardare la crisi»

In questi giorni, in tutte le case dei «sanvincenzini» è arrivata, dal Comune di San Vincenzo, una lettera redatta dal sindaco Michele Biagi. Una lettera, breve ma piena di intenti e buoni propositi. Un solo accenno all’anno che sta per chiudersi, e, nello stesso tempo, emergono promesse che il primo cittadino annuncia direttamente ai suoi amministrati. San Vincenzo anche in questo, si vuole distinguere dagli altri Comuni i quali, nel tradizionale incontro pre – natalizio e di fine anno con i giornalisti e corrispondenti locali, colgono l’occasione per divulgare i programmi e nello stesso tempo inviare il «messaggio» di fine anno. Michele Biagi, per il secondo anno consecutivo, disdegna questo incontro preferendo «agire direttamente». Da parte nostra, possiamo capire questa scelta ma non giustificarla.

Certo che, con un incontro – conferenza, potevamo emergere delucidazioni che, con un comunicato, queste non esistono. A parte queste considerazioni, da parte nostra crediamo di avere, in ogni occasione, dato il giusto spazio ai comunicati pubblici, senza stravolgerli e nemmeno dare personali interpretazioni a quello che ci è stato inviato. Certo è che i «commenti», le «repliche, ma soprattutto le riflessioni rientrano nel nostro modo di agire dando all’informazione pubblica una pluralità che, nel comunicato, questa non può esistere. Comunque, riprendendo la lettera, cosa dice il primo cittadino? Dopo aver ribadito che stiamo vivendo un «tempo di crisi dove nessuno può sperare di salvarsi stando alla finestra a guardare».

Continua così:«Sono convinto che ci siano cose da fare, urgenti, importanti che nel nostro piccolo toccano a noi a cui abbiamo lavorato e continueremo a farlo con l’intenzione di onorare la fiducia che mi avete dato». Poi, la missiva continua con considerazioni del tipo «abbiamo la fortuna di vivere in una terra baciata da Dio, la campagna, il bosco, la collina, quando come accade a noi sono affacciate sul mare diventano una fortuna di cui è giusto avere cura…». Poi, Biagi, esorta a tenere insieme esigenze e sensibilità disposte a darsi fiducia, ad ascoltarsi, ecc. Alla fine, si lancia un’idea: «…vocazione turistica, attività agricola, organizzazione delle attività costiere, disegno urbano, sistema della mobilità, paesaggio, attività culturali, di formazione, di ricreazione e sportive, non vivranno in una visione in cui si contrappongono per negarsi a vicenda; al contrario — dice Biagi— vogliamo che stiano insieme scambiandosi il favore della efficienza, della efficacia, della modernità, della bellezza».

Questa, in sintesi, la lettera scritta dal sindaco, «un’idea che intendo utilizzare per fare a tutti Voi gli auguri per il nuovo anno. Serenità ed anche un po’ di allegria…». In altri termini, sotto l’albero c’è un gran bel regalo: «.è la convinzione e la fiducia, metteremo la massima attenzione a disposizione delle idee e delle scelte che faremo con la partecipazione più ampia possibile e cercando la soddisfazione di tutti». Anche noi ne prendiamo atto e staremo a vedere.
Piero Bientinesi – La Nazione 28.12.2011

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Un pensiero su “Biagi scrive ai cittadini: «Non ci salveremo se stiamo alla finestra a guardare la crisi»

  1. bravo il giornalista ha toccato il punto : non c’è diritto di replica ! Per esempio su come si conciliano questi propositi con la variante di Rimigliano , la salvaguardia della costa dal cemento, la stupida e pericolosa pista ciclabile lungo la Principessa…..
    Delle due l’una o il sindaco è stato folgorato come San Tommaso sulla via di Damasco ,o si tratta della solita sfilza di promesse bugiarde
    Alla prima ipotesi più religiosa farebbe pensare la riflessione su ‘la terra baciata da Dio’ ( dato che fino ad ora non se ne era accorto ).
    Oscura invece la promessa ‘ di una partecipazione più ampia possibile ‘ cioè , del tipo di quella che c’è stata finora o il Sindaco , ispirato dal Natale, ha in mente qualcosa di più ‘moderno’?

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