“A San Vincenzo avete cancellato passato, presente e avvenire” Lo sfogo di un cittadino

“Come potete andare avanti negando l’evidenza? Quale cittadino non si è reso conto dell’enorme cementificazione di San Vincenzo? Parlateci, ed i cittadini onesti vi diranno che avete tolto loro tutto. Sì, perché il degrado urbanistico e del territorio che avete voluto, è andato di pari passo con il degrado sociale e democratico.

Avete sradicato dalla nostra terra un amato porticciolo per creare un orribile mostro per il quale avete fatto sparire quasi un km di spiaggia libera.
Avete tolto la Pinetina per fare un sottopasso che si allaga ad ogni pioggia.
Avete iniziato l’opera di distruzione – che volete portare a termine presto – del parco de Il Paradisino, luogo storico frequentato fin dagli anni ’30 da grandi e piccoli.
Avete storpiato piazza della Kimera e il bel viale Marconi, e strangolato la meravigliosa via della Principessa.

In mezzo a tutto questo, i giovani spariscono da anni, impossibilitati a trovar lavoro qui e a vivere qui, con i prezzi improponibili delle case. La polizia municipale ha fatto oltre 22.000 multe in un anno, ed è il terrore di residenti e turisti.

Avete costruito l’ennesima cattedrale nel deserto: la Cittadella delle Associazioni, un orribile cubo di cemento senza finestre e adibito a sala da ballo. Una struttura non per giovani, ma per comunque giovani. Perché? Forse perché sapete che i vostri numerosi elettori si trovano in gran parte tra gli over 60?

In mezzo a ciò, la fine del Carnevale succede alla fine del Palio della Costa Etrusca e del Sagitta Turris: nessuna tradizione da portare avanti. Basta? No.

Adesso l’ecomostro, le edificazioni sparse a Rimigliano, il piano di Rimigliano, oltre 9000 case a bombardare le colline e a costituire un rischio idrogeologico importante.

E poi, il timore. Il timore, e a volte il terrore, di cui avete pervaso i cittadini, sempre zitti, schiavi di una condizione di clientela insopportabile.

E le spiagge? Stabilimenti mostruosi sugli arenili, spiagge privatizzate, fossi che vanno in mare. E in tutta questa enorme catastrofe e tragedia di un paese, il problema principale, per voi, è abbattere un gazebo di 38 mq (Serendipity) per dare un’immagina, tra l’altro assurda, di facciata, per poi autorizzare ecomostri sulla duna e a un passo dal mare. Voi, che avete distrutto un paese e svenduto ai privati ogni nostro bene.

Voi, che avete mentito ai cittadini per anni su progetti e tutele, e poi avete inferto colpi mortali. Voi, che avete rubato la nostra identità, che avete rubato noi stessi, che avete tolto gli specchi in cui ci riconoscevamo. E pensare che cosa era 20 anni fa questo posto: bello, intenso, pieno di vita, vivibile, poetico, colmo di giovani. Adesso è un deserto di visioni e emozioni, un luogo in cui la vitalità del ricordo fa appassire i nostri arti, ci arruga la fronte, ci spegne gli occhi. Voi, che avete distrutto il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Voi, che sarete sempre in debito con tutti, che avete cancellato passato, presente e avvenire, le storie e i passi dei nostri padri e dei nostri nonni. Solo noi sappiamo quale crimine avete commesso. E per questo, ci dispiace, non c’è perdono possibile.”

Lettere inviataci da un Sanvincenzino anonimo

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3 pensieri su ““A San Vincenzo avete cancellato passato, presente e avvenire” Lo sfogo di un cittadino

  1. QUANDO SONO ARRIVATA IN QUESTO PAESE ME SENTIVO FORTUNATA PERCHE’ MI PIACEVA TROPPO,MA HANNO FATTO PRESTO A DISTTTRUGGERE LA SUA SEMPLICITA’,HANNO INVASO DI CEMENTO OGNI ANGOLO POSSIBILE ,HANNO DISTRUTTO IL CARO PORTICCIOLO,E TUTTO,NON VOGLIO RIPETERE CIO’ CHE HA DETTO IL SANVINCENZINO ANONIMO,MA CONDIVIDO TUTTO,POSSO SOLO DIRE CHE SONO NAUSEATA,E NON TROVO NESSUNA SCUSANTE,PENSO SOLO CHE FORSE HANNO PERSO LA TESTA NON SI SONO RESI CONTO DEL DANNO CHE FACEVANO.
    ELISA PETROCELLI

  2. trent’anni di follie

    il nostro concittadino si è dimenticato altre decisioni totalmente assurde prese dalle amministrazioni di San Vincenzo:

    -la strada nel bosco di collegamento a San Carlo e la nuova ferrovia (diesel) che ha sostituito le “carriole” che portavano il calcare al silos Solvay, con conseguente demolizione della linea teleferica che era un’opera di archeologia industriale da valorizzare oltre che un’infrastruttura a impatto ambientale bassissimo (elettrica).

    -le campagne distrutte da un interessato laissez-faire, dove è stato possibile realizzare annessi che sono vere e proprie villette. Via del Castelluccio, Via della Caduta, Impianti sportivi… tutte aree agricole di alto valore trasformate, ad arte, in lottizzazioni abusive da ricompattare, secondo quanto dice il grande Giommoni

    -la Lanterna, luogo mitico ed esotico degli anni 60, sostituito da dei cubi di cemento bianco senza identità (in parte costruiti sulla spiaggia

    -i palazzoni del Santa Costanza, un pezzo di città (intorno ad un fosso ricco di vegetazione e di vita) CHIUSO e PRIVATIZZATO, recintato, funereo biglietto da visita per chi giunge da sud, con i cartelli vendesi che stanno lì da 10 anni. un regalo alla Sales

    -tutto cominciò dalla Piana, uno stupendo balcone verde naturale sul mare, trasformato in un’anonima periferia di città, deserta d’inverno e costruita male, per far fare soldi a agenti immobiliari e palazzinari.

    Potremmo continuare per ore… grazie anonimo di aver aperto una strada, speriamo che qualcun’altro parli, come fanno tutti sui bar e sulle spiagge, salvo poi dimenticarsi tutto appena entrano in cabina elettorale.

    Un cittadino

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