Affollata assemblea sulla ristrutturazione delle sezioni di scuola dell’infanzia

Un’assemblea gremita, genitori e maestre di Campiglia e Venturina, tanti cittadini di Campiglia anche anziani, dalla cattedra del sindaco e assessori tanti numeri, tanti progetti per un futuro anche lontano di ridimenzionamento della scuola dell’infanzia di Campiglia legato al prevedibile calo delle nascite.
Ma di fronte a tanta gente motivata e unita,  l’amministrazione ha concluso che se ci saranno iscrizioni…. la scuola rimarrà aperta con due sezioni.
Da domani i genitori battaglieri hanno come obbiettivo per “tutelare Campiglia” far capire ai genitori che il Borgo vuole vivere ( dixit Sara Gabrielli ).
Simona Lecchini Giovannoni – Comitato per Campiglia

«Materne, una scelta obbligata». Ma non tutti sono d’accordo

Resteranno nove le sezioni di scuola comunale dell’infanzia nel Comune di Campiglia addirittura con una offerta migliorata da due sezioni della cosiddetta Ciaf, ovvero i centri infanzia, adolescenza a e famiglia voluti e in parte sostenuti dalla Regione per garantire un migliore percorso didattico per la prima istruzione. Nella ristrutturazione delle scuole dell’infanzia il Comune, valutate tre distinte ipotesi, ha preso anche l’iniziativa di tagliare una sezione attualmente presente nel capoluogo.

La scelta, secondo quanto hanno riferito gli amministratori dell’ente locale in una affollata assemblea con i genitori e gli insegnanti, è nata come primaria conseguenza della valutazione delle nascite che negli ultimi sei anni, dal 2010 al 2016, ha visto un decremento di quasi quaranta unità dai 110-120 bambini nati stabilmente fino ai primi anni duemila.

Tagliare anche solo una sezione di una scuola non è cosa di secondaria importanza e quindi tale da non suscitare infinite reazioni tra genitori, insegnanti ed in generale nella cittadinanza.

Vero è che, per far comprende la propria scelta, l’amministrazione comunale ha convocato al centro «Mannelli» un’assemblea pubblica presenti il sindaco Rossana Soffritti e gli assessori Alberta Ticciati e Viola Ferroni. Il confronto ha fatto segnare momenti divisione anche nette perché chiaramente la scelta dell’amministrazione di non tagliare la scuola di Campiglia e di lasciare una sola sezione dell’infanzia ha comportato una ristrutturazione per la quale alcuni bambini dovranno, per esempio, essere spostati da Venturina a Campiglia o viceversa.

Soprattutto a far data dal prossimo anno quando, secondo una previsione non contestata, il calo delle nascite avrebbe nettamente pregiudicato la vita didattica della scuola campigliese al punto da dover già oggi adottare, per tempo, adeguate contromisure. Una tesi che ha incontrato diversi ostacoli negli interventi soprattutto in considerazione di un possibile, ulteriore depauperamento del centro storico di Campiglia che si va spopolando e che, nonostante tutto, sta perdendo pezzi.

La Nazione 2.2.2017