Ancora un albergo – E Borgo Novo? (Comunicato)

Distruzione del territorio e incapacità di progettare il turismo: è quanto è emerso dall’incontro pubblico dello scorso  27  marzo sul Regolamento Urbanistico riguardo la ricettività turistica  a Campiglia: il Comune prevede infatti un nuovo albergo da 60 posti letto a ridosso del centro storico, senza specificare dove e nella proprietà di chi.

Si  tratta chiaramente di una previsione che evidenzia gli errori già fatti e li riproduce. Si ricordi che nel 1995 il Comune annullò la previsione di P.R.G. di ampliamento del parco pubblico della Fonte di Sotto per realizzare una struttura alberghiera ‘indispensabile’ – si disse – in un paese privo di strutture di accoglienza. Tra il ’95 e il 2004 sono stati vari piccoli imprenditori a realizzare in agriturismi, residence, e affittacamere – alcuni vicini , altri dentro le mura – 150 posti letto che si sommano ai 100  nel Parco di San Silvestro (senza contare il Campeggio ).

Intanto nessuno realizza l’albergo alla Fonte di Sotto e nel 2004, dopo ben 14 anni dalla previsione iniziale, il Comune approva  il Piano di Lottizzazione per realizzare una RTA alla Fonte di Sotto con 53 casette  in grado di accogliere 100-120 posti letto: un macroscopico errore di pianificazione che distruggerà la cornice di inserimento della Rocca  sul cui recupero si stanno investendo molti soldi pubblici. Mentre si favorisco queste operazioni speculative, nel 2008 il Comune vende l’edificio delle scuole elementari per fare appartamenti, non per i cittadini ma per seconde case. Nell’edificio, con una capienza di 25-30 posti letto avrebbe potuto essere realizzato il primo nucleo di un Albergo Diffuso.

Siamo nel 2009 e il Comune ritiene che la ricettività turistica sia ancora insufficiente e prevede nel Regolamento Edilizio la realizzazione di un albergo ex-novo con 60 posti letto. C’è una evidente confusione tra gli amministratori, oppure si intende favorire qualcuno?

È chiaro che proponendo un nuovo albergo a Campiglia, il Comune dà per scontato che l’RTA alla Fonte di Sotto non sarà una struttura alberghiera, cosa che il Comitato ha denunciato da tempo,  e quindi corre ai ripari prevedendo un albergo vero. Si dimostra, ancora una volta, una totale incapacità di affrontare il problema della ricettività turistica in maniera diversa dalla cementificazione del territorio o dalla acquiescenza alle richieste dei privati senza un vero quadro politico e gestionale di indirizzo.

Si fanno scelte sbagliate, invece di pensare a forme di ricettività che recuperino realmente un centro storico morto per almeno 9 mesi l’anno, dove gli esercizi commerciali continuano a scomparire, dove non si attiva alcuna attività artigianale rivolta al turismo e in grado di realizzare nuovi posti di lavoro.

Comitato per Campiglia
5 marzo 2009

 

La notizia come appare su Il Tirreno del 10 aprile 2009:

Previsioni urbanistiche
Nuovo hotel a Campiglia, il Comitato boccia l’idea

«Distruzione del territorio e incapacità di progettare il turismo. Il Comune prevede infatti un nuovo albergo da 60 posti letto a ridosso del centro storico, senza specificare dove e nella proprietà di chi», è un giudizio tranciante quello che arriva dal Comitato per Campiglia relativamente alle proposte della giunta Velo da inserire nel costruendo regolamente urbanistico.

E il Comitato ricorda che «nel 1995 il Comune annullò la previsione di piano regolatore di ampliamento del parco pubblico della Fonte di Sotto per realizzare una struttura alberghiera». In seguito, rammentano dal Comitato, «sono stati vari imprenditori a realizzare in agriturismi, residence e affittacamere, alcuni vicini, altri dentro le mura, 150 posti letto che si sommano ai 100 nel Parco di San Silvestro, senza contare il campeggio».

La vicenda del previsto albergo alla Fonte di Sotto è storia recente. «Nel 2004, dopo ben 14 anni dalla previsione iniziale – scrivono dal Comitato – il Comune approva il piano di lottizzazione per realizzare una residenza turistico alberghiera alla Fonte di Sotto, con 53 casette in grado di accogliere 100-120 posti letto: un macroscopico errore di pianificazione».

E dal Comitato sottolineano quello che, a loro avviso, è stato un altro errore: «nel 2008 – si legge – il Comune vende l’edificio delle scuole elementari per fare appartamenti, non per i cittadini ma per seconde case. Nell’edificio, con una capienza di 25-30 posti letto avrebbe potuto essere realizzato il primo nucleo di un albergo diffuso». Ora l’idea di realizzare un albergo ex-novo con 60 posti letto. «È chiaro – concludono quelli del Comitato – che proponendo un nuovo albergo a Campiglia, il Comune dà per scontato che l’Rta alla Fonte di Sotto non sarà una struttura alberghiera, cosa che il Comitato ha denunciato da tempo».

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