Arte, storia e cultura frenano l’emorragia di presenze turistiche

L’arte e la storia potrebbero essere validi scudi contro la crisi. Anche alla luce di primi dati sulle presenze di parchi e musei in Val di Cornia. Dati negativi anche qui, certo, ma il decremento è del 5%, niente a confronto delle perdite di altri settori o zone.

«Il bilancio delle presenze al 31 luglio dei visitatori – spiega Carla Casalini, responsabile dell’ufficio marketing Parchi – segna questo decremento del 5% rispetto allo stesso periodo 2011. I visitatori del 2012 al 31 luglio sono stati 49.866, tra individuali e turismo organizzato, contro i 52.732 del 2011». « Interessante però – aggiunge Casalini – l’aumento del turismo organizzato che ha registrato un incremento del 23% con quasi 19mila presenze, mentre i dati del turismo individuale hanno registrato un calo del 17%».

Per il parco archeologico di Baratti e Populonia un meno 1% delle presenze, con un totale di quasi 30mila visitatori (- 189 visitatori rispetto al 2011), il parco archeominerario di San Silvestro ha segnato un – 8,85% con oltre 16mila presenze e il museo archeologico del Territorio di Populonia, a Piombino, ha accolto 3.378 visitatori, registrando un decremento del 6,43% rispetto al 2011. «Ancora non sono disponibili i dati di agosto, ma nel giorno di Ferragosto – sottolinea Carla Casalini – le presenze dei visitatori nei parchi e musei della Val di Cornia sono state 572 contro le 1187 del 2011».

Manca un conteggio preciso dei parcometri, però per Ferragosto Sterpaia e Baratti hanno incassato un meno 8mila euro rispetto al 2011, come dire una diminuzione del 9 per cento di bagnanti . «Una flessione del 5 % ce l’aspettavamo – commenta il presidente, Luca Sbrilli – viste le previsioni negative di tutto il settore turistico ed anche dei dati in negativo per un 20-30% dei giornali di settore ».

«Un buon lavoro di marketing – ricorda Sbrilli – è stato fatto soprattutto per il turismo scolastico dove abbiamo numeri ancora in positivo, più 8% al 30 maggio proprio grazie al flusso delle scuole. Sul fronte visitatori singoli – conferma – la flessione c’è stata, ma è legata a quella delle presenze in tutta la Val di Cornia.

Anche le cifre di Ferragosto se si leggono legge come giorno di riferimento vanno rapportate alla diffusa riduzione del turismo balneare. Mentre l’andamento della stagione della fascia culturale dimostra, in senso lato, una flessione minore». «Insomma – conclude Sbrilli – vista la difficile situazione il turismo culturale sembra aver retto meglio, quindi il ruolo del sistema museale proposto dalla Parchi è importante, significativo e di traino per tutto il turismo in Val di Cornia sempre più da legare con target diversi come le terme o l’enogastronomia».
Cecilia Cecchi – Il Tirreno 22.8.2012