Autostrada, Sat apre al conglomix

Anselmi: «Possiamo garantire robuste quantità al posto di inerti di cava»

Utilizzare il Conglomix per realizzare l’autostrada e la 398 fino al porto. La proposta è stata avanzata ufficialmente ieri a Roma, nel corso della conferenza dei servizi sul progetto della Tirrenica, dal sindaco Gianni Anselmi. Il presidente della Sat Bargone, che in quella sede non ha dato risposta, ha però rilasciato sabato una dichiarazione al quotidiano on line Greenreport. «Potremo interessati ad una proposta del genere – ha detto. È una questione tecnica, bisogna vedere quanto davvero incide, ma in linea di massima c’è sicuramente disponibilità a capire di cosa si tratta».

Una dichiarazione importate poiché, nel progetto inviato ai Comuni per la valutazione dell’impatto ambientale dell’autostrada, sono indicati anche tutti i cantieri da dove prelevare gli inerti necessari alla realizzazione del sottofondo stradale, ma non si fa alcuna mensione delle 560mila tonnellate l’anno di Conglomix che la Tap sarà presto in grado di fornire, anche a prezzo politico.

Nei giorni scorsi il presidente della Tap Fulcio Murzia aveva annunciato, attraverso il nostro giornale, che tutta la documentazione relativa alle analisi e alla sperimentazione del materiale, prodotto riciclando i rifiuti industriale delle Lucchini, è già stata inviata in Provincia per la certificazione definitiva. Le caratteristiche del Conglomix sono già state inoltre studiate per rispondere alle norme previste dalla Sat per gli appalti, senza contare che è la stessa Ue prescrivere l’impiego invia prioritaria di prottotti riciclati al posto degli inerti di caca.

Il clima nella prima riunione della conferenza dei servizi ieri non è certo stato dei migliori. «La Sat – riferisce il presidente della Provincia Giorgio Kutufà – ha dovuto incassare un coro di no da parte dei Comuni, in disaccordo soprattutto sui pedaggi per i residenti e le viabilità alternativa. La preoccupazione di tutti è che alti pedaggi ed esenzioni assai limitate, finiscano per riversare il traffico sulla vecchia Aurelia, inadeguata e ormai inglobata nella viabilità urbana in tutti i centri della provincia attraversati».

Il sindaco Gianni Anselmi da un lato sostiene le richiesta dei colleghi, dall’altro considerà l’autostrada «l’ultimo treno utile per la realizzazione della 398». Difende dunque l’accordo firmato nel dicembre scorso con Sat, ministero delle Infrastrutture e Regione, che prevede la realizzazione del primo tratto della 398 e la progettazione dell’attraversamento delle fabbriche a carico di Sat.

«Ma puntiamo in questa fase ad inserire tutta la 398 fino al porto nel progetto dell’autostrada. Tutto questo non ci impedisce, nel rispetto delle indicazioni approvate dal consiglio comunale, di lavorare per ricercare un equilibrio più favorvole tra pedaggi e complanari. Del resto – aggiunge Anselmi – sia Sat che territori hanno lo stesso interesse: far convergere la maggior parte del traffico sull’autostrada».
«Abbiamo anche detto a Sat che siamo certi di poter fornire robuste quantità di Conglomix che sarà prodotto dalla Tap. Questo sarà uno degli elementi centrali anche del parere che stiamo preparando per la valutazione dell’impatto ambientale».

Anche Anselmi conferma che il clima intorno al progetto dell’autostrada non è dei migliori. Nonostante l’assenso di massima espresso dal Comune di Piombino sul progetto, l’impegno di Anselmi va alla ricerca di migliori equilibri con le esigenze espresse dai territori.

Sotto assedio, anche il presidente della Sat Antonio Bargone avrebbe espresso la disponibilità a tenere aperta la discussione nella conferenza dei servizi, che si prevede di concludere ad ottobre.

Il sindaco Anselmi, al di là delle richieste unanime dei Comuni attraversati dal tracciato della Tirrenica, è concentrato a mantenere fermi i risultati raggiunti con l’accordo di dicembre sulla 398. «Il protocollo – sostiene – c’è servito per stare dentro la partita. Senza si richiava di fare la fine del lotto Zero (cancellato nel nuovo progeto Sat; ndr). Quella che abbiamo messo è invece una zeppa irremovibile ed ora puntiamo perchè l’intero progetto dell’asse di penetrazione al porto sia inserito in quello dell’autostrada».

Il costo previsto per l’intero tratto, compreso l’attraversamnento di Lucchini e Magona, è calcolato in 95 milioni di euro. Da Montegemoli al Gagno sarà la Sat ad assumersi direttamente l’onere della realizzazione, mentre per il tratto che attraverserà la fabbrica, l’accordo Stato-Regione prevede un finanziamento di 25 milioni da parte del ministero delle Infrastrutture, 20 della Regione. Dal canto suo il Comune di Piombino conta di riversare sul completamento della 398 i 20 milioni che aveva ottenuto dalla Sat come contributo alla realizzazione della Fiorentina-Ghiaccioni.

Giorgio Pasquinucci – Il Tirreno 4.8.2011

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