Baratti, approvato il progetto definitivo per il ripascimento

I tecnici della Provincia potranno mettersi al lavoro per preparare la prima fase degli interventi a mare
L’operazione attesa da 7 anni. Saranno chiusi due canaloni

Il progetto definitivo di sistemazione morfologica della spiaggia di Baratti è stato approvato dalla conferenza di servizi. Con questo passaggio, atteso da oltre sette anni, è più vicino l’intervento studiato dalla Provincia per risolvere il problema dell’erosione che, anno dopo anno, sta avendo effetti gravissimi sull’equilibrio del golfo.

La conferenza dei servizi si è tenuta martedì negli uffici della Provincia, alla presenza del Comune e della società Parchi Val di Cornia. L’esito è stato positivo, con l’approvazione del progetto redatto dalla Provincia, che tiene conto delle prescrizioni avanzate dalla Regione nel decreto di Via. A questo punto gli enti interessati hanno 30 giorni per presentare eventuali osservazioni, dopodiché i tecnici si metteranno all’opera per trasformare il progetto da definitivo in esecutivo. Un passo avanti, quindi, è stato compiuto per un piano bloccato nelle maglie della burocrazia dal 2003, ovvero da quando la Regione decise di stanziare 2,5 milioni di euro per il ripascimento.

Con il via libera in conferenza dei servizi la struttura dell’intervento è stata parzialmente rivista rispetto al progetto originale. Questo perchè i tecnici della Provincia hanno dovuto rispondere alle prescrizioni contenute nel decreto di Via regionale. L’idea di chiudere i due canaloni, situati a nord e sud del golfo e individuati come la causa principale per la fuga di sabbia è rimasta invariata. Ma se in origine il progetto prevedeva quattro settori distinti, in cui applicare le barriere sottomarine, adesso i settori sono rimasti tre. Una delle quattro barriere, situata nella parte settentrionale del golfo, non sarà realizzata per non danneggiare la posidonia. Il primo stralcio progettuale sarà completato con un ripascimento parziale di 10mila metri cubi di sabbia, prelevata da una cava terrestre e ritenuta compatibile per caratteristiche con quella del Golfo. Il mini ripascimento servirà da test per valutare la riuscita degli ninterevnti di ingeneria ambientale. Solo dopo aver monitorato l’andamento del fenomeno erosivo si procederà a un interevnto più corposo di ripascimento.

E i tempi? L’ok della conferenza è incoraggiante. Ma pensare a un imminente inizio dei lavori sarebbe quanto emno affrettato. Ad agosto è stato approvato il progetto definitivo per il ripristino dunale in Costa Est. Dopo mesi il progetto esecutivo, necessario per sbloccare le procedure per la gara, non c’è ancora. E più che probabile, quindi, che la Provincia voglia sbloccare il progetto anti-erosione di Baratti solo dopo aver fatto partire la gara per la sistemazione delle spiagge della Costa Est. In questo caso non è escluso che i tempi si allunghino. Ma, per mettere in sicurezza la chiesa di San Cerbone e gli scavi sulla riva dagli effetti dell’erosione, Comune, Provincia e Regione hanno concordato un intervento tampone, attivabile con le procedure di “somma urgenza”. Il piano consiste nella sistemazione, per un tratto di circa 250-300 metri, di sacche di geotessuto riempite di sabbia. Un intervento realizzabile a breve, finanziato con 200mila euro provenienti dal fondo per il progetto della Provincia.

LUCA CENTINI

Il Tirreno 26.2.2011