«Baratti: cittadini, ora tocca a voi» Il sindaco Anselmi si aspetta dei suggerimenti su priorità e bisogni

«Ci auguriamo che i cittadini vogliano dare il proprio contributo alla definizione dei bisogni e delle priorità per l’area di Baratti e Populonia sedendo ai tavoli di lavoro nell’ambito del percorso partecipativo in modo da poter prendere insieme le migliori decisioni». Lo ha dichiarato il sindaco Gianni Anselmi nel giorno della partenza, oggi (domani ndr) dalle 18 alle 22, a Palazzo Appiani, del primo laboratorio di discussione sul futuro di Baratti e Populonia e sul Piano particolareggiato. Ma anche l’architetto Silvia Viviani, responsabile del piano, ha voluto ricordare l’iter. «L’iter di costruzione del Piano non è omogeneo e lineare – ha ricordato l’architetto Silvia Viviani – si procede per tentativi, per ipotesi progettuali, non di rado si porta a compimento un’ipotesi per poi capire che quella strada non è praticabile. Dietro alla bozza ci sono, per questo, numerosi documenti di lavoro che contemplano soluzioni che non saranno necessariamente riportate nel documento finale».

La modalità di lavoro, nei laboratori, sarà quella di discutere suddivisi in tavoli con piccoli gruppi supportati da facilitatori per permettere a tutti i presenti di esprimere il proprio punto di vista e che per registrare l’andamento delle discussioni. Tutto quanto emergerà dalla serata sarà ascoltato e riportato in un rapporto che sarà reso disponibile sulle pagine dedicate al percorso sul sito del Comune di Piombino.

«E’ IMPORTANTE ricordare che del Piano particolareggiato per Baratti e Populonia ad oggi sono stati pubblicati solo degli indirizzi non definitivi – spiega il comune – per portarne avanti la definizione, i tecnici del Comune e il responsabile del Piano, l’architetto Silvia Viviani, si sono basati sul materiale documentario sull’area, fornito da Soprintendenza, Parchi Val di Cornia, provincia e regione, oltre che sul parere di tecnici ed esperti nelle varie discipline ambientali e urbanistiche. La costruzione di un Piano particolareggiato per Baratti risponde all’esigenza di valorizzare e tutelare l’area del golfo e segue le norme e i principi dell’urbanistica: per questo l’amministrazione comunale ha avviato il confronto con la Sovrintendenza archeologica regionale che dovrà dare parere formale. Sotto il profilo archeologico il Piano non deve dare delle indicazioni, ma deve fondare tutto il suo assetto sulla mappa dei valori e dei rischi del territorio di Baratti certificata dalla Sovrintendenza. E’ importante sottolineare inoltre che per essere adottato, il Piano prevede non solo il passaggio dal Consiglio Comunale per l’adozione, il deposito delle osservazioni da parte di enti e cittadini, e l’adozione finale da parte del Consiglio Comunale, ma anche la preventiva verifica di assoggettabilità a Vas (Valutazione ambientale strategica) prevista dalla normativa vigente». E ancora «che un Piano è uno strumento che non ha il compito di dare indicazioni progettuali di dettaglio ma di indicare le linee guida e i criteri entro cui i singoli interventi, anche di privati, si potranno realizzare».

La Nazione 2.12.2010

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