«Baratti è patrimonio di tutti» Dixit Uniti per Suvereto

«BARATTI è una questione di tutti». A sostenerlo è la lista civica «Uniti per Suvereto» che chiede la discussione del piano particolareggiato in tutti i consigli comunali della zona. «Baratti dovrebbe essere una questione di area vasta. Anzi una questione regionale e anche oltre, visto che questo luogo è stata una culla di civiltà e rappresenta oggi una delle testimonianze più belle del’incontro tra natura e storia. Considerato che Populonia e il golfo di Baratti sono un punto di riferimento per la cultura e il turismo di tutta la Val di Cornia, stupisce il silenzio delle varie amministrazioni comunali, dei Parchi e della Provincia di Livorno. Dove sono finite le politiche sovracomunali? — incalza la lista — a noi sembra che la trasformazione alberghiera di importanti edifici e la privatizzazione di ulteriori spazi del litorale non risponda in alcun modo agli interessi collettivi e all’identità del luogo».

«UNITI per Suvereto» appoggia quindi la lotta del Comitato «Giù le mani per Baratti» e propone di aprire la discussione sul piano particolareggiato in tutti i consigli comunali della zona: «Il Comune di Piombino non può essere lasciato solo a decidere il futuro di questo importante sito archeologico e ambientale. L’azione del Comitato ha già ottenuto un importante risultato, costringendo la Giunta di Piombino ad intraprendere un percorso partecipativo. Auspichiamo che sia vera partecipazione sugli aspetti più importanti del piano, cioè possibilità per tutti di incidere sulle scelte e non solo ricerca del consenso su decisioni già prese. Il nostro gruppo aderisce quindi all’assemblea pubblica indetta da “Giù le mani da Baratti” per il 29 ottobre».

La Nazione 24.10.2010

“Uniti per Suvereto” appoggia il Comitato
«Di Baratti si discuta in tutti i Consigli»

«Baratti dovrebbe essere una questione di area vasta. Anzi una questione regionale e anche oltre, visto che questo luogo è stata una culla di civiltà e rappresenta oggi una delle testimonianze più belle del’incontro tra natura e storia». E’ l’opinione di “Uniti per Suvereto”, stupito «per il silenzio delle varie amministrazioni comunali, dei parchi e della Provincia. Dove sono finite le politiche sovracomunali?».

Secondo il gruppo di minoranza suveretano «la trasformazione alberghiera di importanti edifici e la privatizzazione di ulteriori spazi del litorale non risponde in alcun modo agli interessi collettivi e all’identità del luogo». Per questo “Uniti per Suvereto” «appoggia la lotta del Comitato “Giù le mani per Baratti” e propone di aprire la discussione sul piano particolareggiato in tutti i consigli comunali della zona. Il Comune di Piombino non può essere lasciato solo a decidere il futuro di questo importante sito archeologico e ambientale. L’azione del Comitato ha già ottenuto un importante risultato, costringendo la giunta di Piombino a intraprendere un percorso partecipativo. Auspichiamo che sia vera partecipazione sugli aspetti più importanti del piano, cioè possibilità per tutti di incidere sulle scelte e non solo ricerca del consenso su decisioni già prese».

Il Tirreno 25.10.2010