«Baratti, non siamo cementificatori» La maggioranza fa quadrato: nel golfo non ci sarà un metro cubo in più

Pd, Idv, Sel e Gruppo misto-Psi intervengono sulle polemiche suscitate dal piano particolareggiato

La maggioranza fa quadrato sul piano particolareggiato di Baratti. Claudio Capuano, capogruppo del Pd, interviene infatti nel dibattito in corso, alimentato soprattutto dal gruppo di Facebook “Giù le mani da Baratti”, anche a nome dell’Idv, Sel e il Gruppo misto-Psi.

«Baratti – sostengono i gruppi di maggioranza – è un patrimonio irrinunciabile per la nostra comunità e per questo l’amministrazione comunale, coerentemente con il lancio della sua candidatura a patrimonio dell’Unesco, ha predisposto un piano particolareggiato volto alla sua tutela e riqualificazione».

La maggioranza dice di non ignorare la necessità di un confronto con quanti hanno a cuore l’assetto del territorio, tuttavia si ribadisce: «Abbiamo chiari gli obiettivi da raggiungere in termini di salvaguardia e valorizzazione delle specificità di Baratti attraverso un incremento della sostenibilità ambientale e della qualità dei servizi».

«Una fruizione turistica oggi troppo spesso legata al “mordi e fuggi” espone il territorio ad una crescente pressione antropica nei mesi estivi, pone problemi di carattere ambientale e impedisce al territorio di cogliere pienamente la straordinaria opportunità che tali flussi potrebbero rappresentare in termini di ricaduta economica ed occupazionale».

Innalzare e diversificare la qualità dell’offerta turistica è per la maggioranza «una scelta strategica» parimenti «alla tutela e alla valorizzazione dello straordinario patrimonio paesaggistico, culturale e archeologico che ne è alla base».

Dunque le nuove strutture ricettive, quella in fase di completamento di Poggio all’Agnello e quelle previste dal piano al “Casone” e nello stabile dell’ex Croce Rossa a Populonia, «rispondono esattamente a questi obiettivi – sostengono i gruppi di maggioranza – recuperando manufatti preesistenti, spesso in condizioni di degrado ed abbandono, o – come nel caso del Casone – già oggi in parte lottizzati a privati per fini balneari». Tutto questo, sottolineano «senza occupazione di nuovo suolo, né aumenti volumetrici, e conservando l’aspetto esteriore del manufatto».

La maggioranza si sofferma anche sugli interventi previsti nella pineta.

«Alcuni edifici esistenti, di proprietà comunale e in uso al Centro velico, compreso il rudere e altri volumi minori sparsi, saranno demoliti e sostituiti senza incremento di volumi con un’unica nuova struttura funzionale capace di accogliere tutti i servizi per la scuola di vela. A servizio dell’attuale campo boe, in luogo dei precari manufatti oggi esistenti, sono previsti uno scivolo di alaggio, idonei pontili galleggianti, servizi igienici e piccole strutture per il deposito delle attrezzature nautiche. Inoltre sarà realizzata una passeggiata panoramica con annessi arredi urbani dalla “fontanina” al campo boe».

«Non è previsto un metro in più di concessione di spiaggia pubblica sull’arenile – sostengono – neanche sull’area antistante il Casone. Per rispondere a una possibile crescente domanda di fruizione balneare del golfo verrà realizzato recuperando un’area attualmente adibita a parcheggio privato, restituendola alla balneazione».

L’area delle Caldanelle diventerà la “Porta al parco”, «con servizi finalizzati ad una maggiore e più efficace informazione e promozione turistica, attrezzata per camper, centri di primo soccorso sanitario e altri servizi alla persona». Infine il nodo spinoso della viabilità. Un tema che, si sostiene, sarà affrontato salvaguardando l’accessibilità per tutti i cittadini senza alcuna distinzione e senza danneggiare in alcun modo la vitalità delle attività commerciali di Baratti e Populonia».

A fronte di tali interventi, come evidente, non si riesce a comprendere perché si preferiscano da più parti edifici vecchi e degradati, baracche di lamiera diffuse in ordine sparso e un posteggio auto chiuso al pubblico.

I gruppi della maggioranza confermano e rilanciano pertanto la validità e l’opportunità del piano particolareggiato di Baratti e ribadiscono l’importanza degli interventi di riqualificazione proposti. «Siamo naturalmente aperti ad una discussione seria, però priva di pregiudizi – concludono i gruppi di maggioranza – dove cioè nessuno si senta il difensore dell’integrità di Baratti contro presunti suoi “cementificatori” che non esistono, e certamente non siamo noi».

Il Tirreno 25.9.2010

IL CAPOGRUPPO DEL PD, CLAUDIO CAPUANO, DIFENDE LE SCELTE DELL’AMMINISTRAZIONE
«Piano Baratti, solo una riqualificazione»
«Nessun stravolgimento ma nuove opportunità economiche e occupazionali»

«BARATTI è un patrimonio irrinunciabile per la nostra comunità, e per questo l’Amministrazione Comunale, coerentemente con il lancio della candidatura di Baratti e del Promontorio di Piombino come sito patrimonio dell’Unesco, ha predisposto un Piano particolareggiato volto alla sua tutela e riqualificazione». A sostenerlo è Claudio Capuano capogruppo del Pd che a nome della coalizione di maggioranza Pd, Italia dei Valori, Sinistra & Libertà, Gruppo Misto/Psi conferma e rilancia la validità e l’opportunità del Piano ribadendo l’importanza degli interventi di riqualificazione proposti.

«ABBIAMO chiari gli obiettivi da raggiungere in termini di salvaguardia e valorizzazione del sito di Baratti attraverso un incremento della sostenibilità ambientale e della qualità dei servizi. Una fruizione turistica oggi troppo spesso legata ad un turismo “mordi e fuggi” espone il nostro territorio ad una crescente pressione antropica nei mesi estivi e impedisce di cogliere pienamente la straordinaria opportunità che tali flussi potrebbero rappresentare in termini di ricaduta economica ed occupazionale. Le nuove strutture ricettive, quella già in fase di completamento di Poggio all’Agnello e quelle previste dal Piano al “Casone” e nello stabile ex Croce Rossa a Populonia, rispondono esattamente a questi obiettivi, recuperando manufatti preesistenti, spesso in condizioni di degrado ed abbandono, già oggi in parte lottizzati a privati per fini balneari; ciò senza occupazione di nuovo suolo, né aumenti volumetrici, e conservando l’aspetto esteriore del manufatto. Nessuno stravolgimento, dunque, ed anzi qualificazione, riordino dell’esistente e nuove opportunità da un punto di vista economico ed occupazionale».

«MA IL PIANO non si limita a questo – continua Capuano – alcuni edifici attualmente esistenti nella pineta, di proprietà comunale e in uso dal Centro Velico, compreso il rudere e altri volumi minori sparsi, saranno demoliti e sostituiti senza incremento di volumi con un’unica nuova struttura funzionale capace di accogliere tutti i servizi per la scuola di vela. A servizio dell’attuale campo boe, in luogo dei precari manufatti oggi esistenti, sono previsti uno scivolo di alaggio, idonei pontili galleggianti, servizi igienici e piccole strutture per il deposito delle attrezzature nautiche».

«E, NATURALMENTE, una passeggiata panoramica con annessi arredi urbani dalla “fontanina” al campo boe degna di un posto come Baratti. Non è previsto un metro in più di concessione di spiaggia pubblica sull’arenile; l’ambito previsto verrà realizzato recuperando un’area attualmente adibita a parcheggio privato e restituendola alla balneazione. L’area delle Caldanelle diventerà una vera e propria “Porta al parco”; le questioni connesse alla viabilità e alla fruizione del parco saranno affrontate salvaguardando l’accessibilità per tutti i cittadini e senza danneggiare le attività commerciali».

m.p.
La Nazione 25.9.2010

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