Baratti svela una nuova testimonianza del suo passato

Baratti svela una nuova testimonianza del suo passato

Nel tardo pomeriggio del 21 agosto, sono affiorate ossa umane nella sabbia dove stavano giocando bambini, sotto il prato del Casone.

Giancarlo Simonetti, amico del Comitato per Campiglia, presente al ritrovamento della sepoltura ha immortalato l’evento, mentre gli esperti della Soprintendenza lavoravano sullo scheletro.

Il giorno seguente, su La Nazione leggiamo che “il luogo è stato recintato. Lo scavo più approfondito ha rivelato uno scheletro ben conservato. Secondo l’anatomopatologo si tratta di una donna morta all’età di 25-30 anni. La tomba risale al V secolo dopo Cristo, un periodo in cui l’Impero Romano era in decadenza e non c’erano le risorse per le tombe più ricche dei secoli precedenti, per cui spesso si seppellivano i morti nelle vicinanze della necropoli originaria in tombe molto più semplici.”

 

Baratti scheletro2PIOMBINO RINVENUTA UNA TOMBA DEL V SECOLO
Sconcerto a Baratti. Affiorano ossa umane

Incredulità e sconcerto ieri pomeriggio tra i turisti al mare nel golfo di Baratti.
Mentre alcuni bambini stavano giocando con la sabbia sulla spiaggia, un osso umano è affiorato dalla buca appena scavata. Se ne sono subito accorti i genitori e in breve la notizia si è sparsa per tutto il litorale. Inizialmente si è pensato ai resti di un cadavere, magari ad una persona annegata in mare e portata nell’inverno dalle mareggiate e coperta dalla sabbia. Poi ci si è resi conto che si trattava di ossa antiche. Anche perché alle spalle della spiaggia di Baratti si estende l’antica necropoli etrusca di Populonia. In spiaggia sono intervenuti gli esperti della Soprintendenza, il luogo è stato recintato. Lo scavo più approfondito ha rivelato uno scheletro ben conservato. Secondo l’anatomopatologo si tratta di una donna morta all’età di 25-30 anni. La tomba risale al V secolo dopo Cristo, un periodo in cui l’Impero Romano era in decadenza e non c’erano le risorse per le tombe più ricche dei secoli precedenti, per cui spesso si seppellivano i morti nelle vicinanze della necropoli originaria in tombe molto più semplici.
La Nazione 21.8.2013

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