Ricompensa in difesa della tenuta: è botta e risposta tra avvocati

Botta e risposta sulla ricompensa da 30.000 euro che la Rimigliano srl ha offerto a chiunque fornisca notizie determinanti sui colpevoli degli atti vandalici nella tenuta. Avvocati e politici: ognuno ha la sua idea a riguardo. Per alcuni è una taglia, per altri una giusta ricompensa.

Stefano Deliperi, avvocato del Gruppo d’Intervento Giuridico (Grig) risponde alle affermazioni del legale della Rimigliano srl Fausto Bianchi, affermando che «come la società titolare della tenuta ha ritenuto opportuno offrire una somma di denaro a chi aiuterà a individuare i responsabili, così i comitati ecologisti hanno ritenuto giusto riportare la vicenda su un piano di impegno sociale». Come? Offrendo schiacciate e vin santo.

Non solo, Deliperi non perde l’occasione per replicare a Bianchi sulla legittimità dell’intervento edilizio previsto nella tenuta e approvato dal consiglio comunale lo scorso 3 ottobre. «Vorrei ricordare all’avvocato Bianchi – spiega Delipieri – che a decidere se l’intervento edilizio sia o meno rispettoso della legge saranno le amministrazioni pubbliche coinvolte nelle relative valutazioni, ad iniziare dalla Regione che ha già espresso una sfilza di contestazioni nell’ambito della procedura di approvazione».

La polemica sulla tenuta non accenna a calmarsi e anche Nicola Bertini, capogruppo del Forum, si esprime a riguardo. «Una ricompensa per individuare i colpevoli io la chiamo taglia – afferma – Legittima, per carità, ma monetizzando il dovere di un cittadino si opera una corruzione dei valori comuni di convivenza». Per Bertini, inoltre, è sconcertante che a difendere la previsione urbanistica sia Berrighi e non l’amministrazione comunale.
«È il Comune a dover pianificare il territorio nell’interesse della collettività. Berrighi, con il piano, non c’entra nulla. L’interlocutore è il Comune che, tra le varie degenerazioni, non ha mai affrontato il problema della fruizione pubblica della tenuta». La stessa scarsa partecipazione popolare alla vicenda è da leggere, secondo Bertini, come una mancata consapevolezza di ciò che la tenuta rappresenta per i cittadini e non un tacito consenso verso il piano. «Auspico il ritiro della ricompensa, la fine dei fraintendimenti tra lotta politica e vandalismo e la cessazione delle confusioni tra l’interesse pubblico e quello della proprietà».
PAOLO FEDERIGHI – Il Tirreno 21.10.2011

 

Berrighi: «Vogliamo soltanto aiutare le indagini»
La società Rimigliano Srl dell’amministratore delegato Maurizio Berrighi risponde alle critiche dell’ex sindaco di Suvereto Rossano Pazzagli e del circolo di Rifondazione che avevano sollevato dubbi sull’opportunità di istituire una ricompensa di 30mila euro per chi possa fornire notizie utili ad individuare gli autori degli atti vandalici nella tenuta. Atti che hanno provocato l’abbattimento di grossi alberi e capanni per la caccia. L’intervento di Pazzagli e di Favilli era stato pubblicato da «La Nazione» il 19 ottobre.

Berrighi non risponde direttamente alle critiche, ma si affida ad un comunicato dell’avvocato Fausto Bianchi. «Un partito politico e soprattutto il professor Pazzagli — afferma Bianchi — hanno criticato l’iniziativa della Società Rimigliano srl di istituire una ricompensa per chi fornirà notizie alle Autorità nelle indagini per individuare i responsabili del grave danneggiamento. Quell’iniziativa viene bollata letteralmente come una “taglia” e si accusa la società di avere una concezione primordiale e classista della giustizia paragonando l’iniziativa, addirittura, alle ronde leghiste.. L’affermazione è gratuita e offensiva, demagogica e pericolosa. Si è fatto semplicemente ciò che la legge consente, senza volersi assolutamente sostituire alla giustizia, nonché ciò che la Società ha ritenuto giusto nell’interesse proprio e della collettività.

Crediamo che a tutti i cittadini piaccia, e molto, che episodi analoghi non avvengano mai più e che i colpevoli vengano individuati e puniti. E’ la ferocia delle polemiche, il paragonare un intervento edilizio rispettoso della legge ad un attentato che diffondono, queste sì, una brutta immagine del territorio. Attentare alla natura e delinquere è sempre sbagliato, e chi contribuisce a far affermare la giustizia non può certamente essere biasimato. A meno che non lo si faccia per punto preso o per inconfessabili motivi».

Intanto per quanto riguarda il progetto Rimigliano c’è da registrare una interpellanza regionale del capogruppo Monica Sgherri (Federazione della sinistra) che chiede se «La Variante al Regolamento urbanistico recentemente approvata dal Consiglio Comunale di San Vincenzo recepisce o meno le osservazioni della Regione Toscana».
La Nazione 21.10.2011

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