«Cave, anche i comitati ragionano» Parla l’assessore Benedettini dopo l’assemblea sulle cave

«Sto a fianco di chi lavora e di chi crea occupazione». Lo ha dichiarato Gianfranco Benedettini, assessore all’assetto del territorio, al termine dell’intervista fatta all’indomani della sua partecipazione all’assemblea indetta dal Comune dei Cittadini sul tema delle cave.

Ha partecipato come assessore o a titolo personale?
«Ho partecipato a titolo personale anche se è difficile sdoppiarsi, specialmente su questi temi. Vado a tutte le iniziative pubbliche per ascoltare quanto dice la cittadinanza. Ho percepito una novità da sottolineare. Questa: hanno detto che è possibile prevedere parti delle colline ancora destinate a cava per salvare l’occupazione. Subito dopo hanno aggiunto che sono e saranno contrari ma, intanto, hanno detto una cosa mai pronunciata prima. L’altra novità è venuta dal Comitato per Campiglia che ha sottolineato due temi: il primo riguarda il costo degli escavi, a loro dire ridicolo. Il secondo: la possibilità di creare lavoro usando i maggiori proventi ricavati dalle cave. Per il resto niente di nuovo, solo una forte opposizione e qualche frase ingiusta se non offensiva».

Quale?
«Il gioco delle parti che, secondo loro, hanno fatto Comune e Regione a proposito della concessione mineraria su Montorsi. Ma le concessioni minerarie le rilascia esclusivamente la Regione sulla base dell’impatto ambientale e sul reale valore strategico del minerale da estrarre. A Firenze hanno ritenuto che ci fossero entrambe e hanno reso possibile l’apertura di un nuovo fronte di miniera a cielo aperto».

Allora perchè il sindaco Rossana Soffritti si è opposta?
«Per tre motivi. Il primo: il programma della maggioranza che ha vinto le elezioni del 2009, non dimentichiamolo, prevedeva il netto diniego all’apertura di nuovi fronti di cava o di miniera. Il secondo: il Regolamento Urbanistico pone il divieto assoluto di coltivare nuove cave. Il terzo: il Consiglio Comunale aveva, tempo prima, approvato un documento che ribadiva tutto questo. Il sindaco ha combattuto una nobile battaglia, sola contro una decina di enti tutti favorevoli, in difesa della sue prerogative di primo cittadino e nel rispetto dei documenti votati. Altro che gioco delle parti. La minoranza insiste a dire cose diverse e sbaglia».

Ma torniamo alle novità.
«Sia chiaro, sono novità per chi l’ha dette perché il sindaco si è mosso da tempo su questi due punti: l’adeguamento dei costi di escavo e la stesura del piano regionale delle cave e miniere che stabilisca il destino di questo territorio nel settore ed offra proposte utili per il futuro. Dovranno farlo con noi, è evidente, ma il piano è compito regionale ed è ora che lo si faccia».

E per l’occupazione?
«Il Comune ha predisposto due aree produttive che hanno creato occupazione ed altre ne possono creare. Stiamo lavorando alla stesura di un nuovo bando per assegnare altre aree. Sosteniamo tutte le imprese che intendono stabilirsi da noi. Il caso più eclatante è l’Italian Food che, trovando le condizioni per trasferirsi a Campo alla Croce, amplierà la sua produzione e occuperà più personale, specialmente nel settore femminile».
La Nazione 13.11.2012