Cave di Monte Calvi e Monte Valerio – Appello del Comitato alla lista civica

Il Comitato scrive al gruppo politico Comune dei Cittadini – Risposta + Rapporto 2009 Collegio Cave

Al Capogruppo del Comune dei Cittadini
Arch. Massimo ZUCCONI

Oggetto: Cave di Monte Calvi e Monte Valerio

Il Comitato per Campiglia nel 2008 segnalò alla Magistratura presunti reati nella coltivazione e rinaturalizzazione della Cava di MONTE CALVI.
Il procedimento, rubricato al N° 568/08, fu archiviato con Decreto del 24.12.2008 “perché nel fatto non sono stati ravvisati gli estremi di alcun reato”.
Resta comunque il fatto che, in tutta evidenza, la rinaturalizzazione della cava non ha avuto gli sviluppi previsti dal piano di coltivazione. Anche se, dopo gli interventi del Comitato, si è proceduto a un qualche ripristino nella parte sommitale.
Chiediamo pertanto al Suo gruppo politico di farsi carico di tutto quanto può servire ad ottenere risposte sul rispetto dei piani concordati tra la proprietà e l’Amministrazione Comunale.

Inoltre:

Visto che nella cava di MONTE VALERIO sono in atto opere di demolizione e di costruzione, vorremmo sapere se queste attività ed investimenti sono compatibili con la data del 2020 prevista per la cessazione delle attività di scavo e per il completamento delle opere di rinaturalizzazione.

Si ricorda che ai sensi delle norme di attuazione del nuovo R.U. le aree delle cave rientrano nelle zone E10, aree agricole dove è “consentita in un limite temporale definito l’attività estrattiva di cava”, e che “al termine della coltivazione secondo quanto regolato dal progetto deve essere garantita la sistemazione ambientale…” e dove “gli impianti …non sono soggetti a recupero; ne è pertanto obbligatoria la demolizione… tranne se riconosciuti quali testimonianze dell’attività estrattiva storica”.

In attesa di una cortese risposta, si inviano cordiali saluti.

Alberto Primi
Presidente del Comitato per Campiglia
Campiglia M.ma, 3.5.2010

Risposta di Comune dei Cittadini:

Al Presidente del Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi

Caro Presidente

Nel ringraziarla per l’attenzione che il Comitato per Campiglia dedica da anni alla tutela del patrimonio storico e paesaggistico, le confermo l’impegno del nostro gruppo sul tema delle cave.

A distanza di dieci anni dall’approvazione dei piani di coltivazione delle cave di Monte Valerio e di Monte Calvi, infatti, non si può non rilevare come sia stato sostanzialmente disatteso il principio secondo il quale le escavazioni dovevano avvenire contestualmente ai ripristini ambientali.

Se fosse stato seguito quel metodo, come prescritto dalla legislazione e dai piani approvati, non si sarebbero dovuti vedere fronti di cava totalmente privi di vegetazione o, come nel caso della Cava di Monte Calvi, con inizio della rinaturalizzazione avviata solo recentemente nella parte sommitale.

Nel caso della Cava di Monte Calvi pesa, inoltre, la sciagurata decisione del 1997 di consentire la vendita del calcare sul libero mercato, dopo che per decenni il Comune aveva vincolato l’estrazione del calcare al solo utilizzo nel ciclo industriale siderurgico delle Acciaierie di Piombino.  Una decisione che ha trasformato una cava a servizio dell’industria in una cava per il mercato, aggravata dalla successiva decisione del 2002 di raddoppiare i volumi estraibili, passati da 4 a circa 8 milioni di mc.

I controlli che l’amministrazione effettua tramite il collegio cave (una commissione tecnica interna al Comune che riferisce annualmente al Consiglio Comunale), non consentono di comprendere cosa realmente stia accadendo, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra le fasi di coltivazione autorizzate, la quantità di materiali estratti e l’effettivo stato d’avanzamento dei ripristini.

A tale proposito allego l’ultimo verbale del collegio cave, presentato al Consiglio Comunale il 14 aprile 2010, dal quale è assai difficile comprendere, salvo eccezioni, se i lavori stanno procedendo secondo i piani approvati in origine.

Per queste ragioni è nostra intenzione chiedere un’ apposita seduta di una Commissione Consiliare nella quale esaminare puntualmente i progetti approvati e lo stato effettivo delle coltivazioni e dei ripristini. Verifiche che appaiono tanto più necessarie quanto più si avvicinano le scadenze delle concessioni (2018 per Monte Calvi e 2020 per Monte Valerio).

Sarà nostra cura, come abbiamo cercato di fare fino ad oggi, rendere pubblici gli esiti del nostro lavoro in Consiglio Comunale.

Colgo l’occasione per porgere a Lei e a tutto il Comitato  i miei più cordiali saluti.

Campiglia 6 maggio 2010

Massimo Zucconi
Capogruppo Comune dei Cittadini

ALLEGATO: RAPPORTO 2009 DEL COLLEGIO CAVE

COLLEGIO ATTIVITÀ ESTRATTIVE

COMUNE DI CAMPIGLIA MARITTIMA
Provincia di Livorno
Settore Assetto del Territorio
Collegio Attività Estrattive

Rapporto sull’attività amministrativa e di controllo
Anno 2009

Riunioni collegio :

04 Marzo 2009
02 settembre 2009
22 dicembre 2009

Sopralluoghi :

28 gennaio 2009 –  cava di Monte Calvi
11 Marzo 2009 – cava di Monte Valerio
8 Giugno  2009 – miniera Montorsi
8 Giugno  2009 – miniera Maffei
23 settembre 2009 –  cava di Monte Calvi
07 ottobre 2009 – cava di Monte Valerio

Attività svolte

Riunioni presso la sede comunale alla presenza del funzionario della ASL per:
Valutazione e pianificazione delle azioni da intraprendere nel corso del 2009;
Analisi complessiva delle 2 cave e delle 2 miniere al fine di valutare le priorità dei controlli da effettuare in attesa dell’arrivo delle schede annuali;
Analisi della documentazione fornita dalle soc. esercenti (scheda annuale);
Verifica delle informazioni contenute nelle schede e richiesta alle aziende di ulteriori elementi;
Valutazioni di richieste specifiche

Miniera Maffei ( Minerali Industriali Spa)

Visita in miniera per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e del ripristino ambientale, e la valutazione rispetto al vincolo idrogeologico.

Visita a quota m 113 sml sul lato nord della miniera in posizione diretta sul fronte di scavo constatando che i lavori di avanzamento stanno procedendo secondo i piani progettuali. Attualmente il cantiere sta operando sui gradoni tra le quote da 86 a 113  m s.l.m.. sul settore nord est sono iniziati ilavori di preparazione della coltivazione tra le quote 113 e 107 che comporteranno l’ampliamento del profilo scavo sino a raggiungere la configurazione finale della miniera.

Sul fondo scavo è stato eseguito un ulteriore approfondimento di circa 4 mt per una sup. di circa 1000 mq per ricavare una vasca di raccolta delle acque meteoriche.

Il ripristino ambientale di tutta la gradonatura a quote superiori a 100 m s.l.m. sta  progressivamente evolvendo con lo sviluppo delle specie arbustive e l’accrescimento delle specie arboree.

Non sono state rilevate forme di versante riconducibili ad eventuali dissesti idrogeologici

Miniera Montorsi

Visita in miniera per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e del ripristino ambientale, e la valutazione rispetto al vincolo idrogeologico.

Dalla posizione posta a  quota 170 m slm. è stato osservato che la coltivazione, nel periodo gennaio – giugno l’attività ha proceduto lentamente in ragione della diminuzione della richiesta.

Successivamente il collegio si è portato a quota 210 m s.l.m. verificando come la coltivazione ai livelli superiori sia quasi completamente esaurita fatta eccezione per il settore Sud dove sono ancora in corso i lavori di rimodellamento il cui stato di avanzamento risulta poco modificato rispetto all’anno precedente.

Le attività di ripristino risultano completamente eseguite alle quote superiori ai 230 m sl.m. mentre mancano gli interventi di rinverdimento alle quote 220 e 230 peraltro già rimodellate.

Si evidenzia inoltre che le attività di ripristino eseguite risultano ben raccordate con il limitrofo settore in concessione Maffei Borto ai Marmi.

Si evidenzia inoltre che la fascia di raccordo con il limitrofo settore della concessione mineraria “Borto ai Marmi”, è stata interessata da fenomeni di ruscellamento superficiale accelerato dovuto a eventi meteorici che sono risultati di eccezionale intensità.

Non si rilevano particolari forme di versante riconducibili ad eventuali dissesti idrogeologici

Cava di Monte Valerio

Le visite in cava sono state programmate per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e verificare il rilievo morfologico alla data del 31.12.2008 e 30.06.2009.

L’analisi del rilievo topografico al 31/12/2008 evidenzia come l’attività di coltivazione si sia concentrata nella zona relativa alla fase 2 del progetto autorizzato tra le quote 211 e 222 rdove i fronti hanno quasi raggiunto l’assetto finale, mentre non risulta completata la fase 1 nel settore nord-ovest dove affiorano materiali in facies di flysch che hanno avuto un modesto arretramento nel corso dell’anno 2008. nella parte sommitale della cava  nel rispetto del metodo di coltivazione del progetto autorizzato.

L’analisi del rilievo topografico al 30/06/2009 evidenzia come l’attività di coltivazione del settore nord- ovest abbia avuto un notevole sviluppo con arretramento del fronte sommitale da quota 232 a quota 220 slm. Analogo sviluppo delle coltivazioni è avvenuto anche nel settore est e sud-est, anche se permangono modeste porzioni per ultimare la fase 1.

Le attività di coltivazione durante tutto l’anno 2009 sono concentrate nella zona centrale tra le quote 200 m e 210 m slm con la realizzazione di un grande piazzale a cui si accede dalla tramoggi degli impianti a quota 197 m sml.

Dal piazzale di quota 210m è possibile osservare i lavori di ripristino ambientale eseguiti nel settore Nord – Est. Le due scarpate residue piantumate con essenze di ginestra, leccio e lentisco evidenzano un buon grado di accestimento delle specie arbustive ed il rinverdimento procede in maniera soddisfacente.

In conclusione la verifica dello stato di attuazione del progetto autorizzato evidenzia che di fatto non può ancora dirsi definitivamente conclusa la prima fase del progetto autorizzato, rimanendo ancora da ultimare  il completo abbattimento dell’alto morfologico sino a quota 220 m s.l.m. e l’abbattimento del setto roccioso nel settore est- sud/est a quote superiori a 222 slm. Si evidenzia inoltre la coltivazione del materiale tra le quote 220 m s.l.m. e 200 m s.l.m. che testimonia l’avvenuta coltivazione di una consistente parte della seconda fase di progetto.

Cava di Monte Calvi

Le visite in cava sono state programmate per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e verificare i rilievi morfologici.

Dall’analisi e confronto  degli elaborati  al 31.12.2008 appare evidente che la coltivazione si è concentrata esclusivamente nella parte Nord Est dell’area estrattiva sopra la quota 517 m slm come da progetto. Il ripristino ambientale procede secondo programma e accompagna gradatamente l’avanzamento della coltivazione.

Per la conclusione della fase 1 rimane ancora da completare i lavori relativi al settore Sud-Est dove è presente un materiale di natura terrigena e calcarea che verrà utilizzato per i ripristini ambientali.

Il rilievo topografico al 30/06/2009 evidenzia che l’attività si è concentrata nella parte alta della cava sopra a quota 490 ms.l.m. in particolare si evidenzia come l’alto morfologico Sud-Est è stato fortemente ridotto e le coltivazioni sono pressoché concluse a quota superiore a 546 m s.l.m..

I gradoni tra le quote 500 e 530 m s.l.m. sono sostanzialmente arrivati al profilo finale seppure con altezze non rispondenti a quelle di progetto.

Il ripristino ambientale alle quote superiori a 550 non risulta soddisfacente per la perdita di terreno vegetale necessario all’attecchimento delle specie arboree.

In conclusione la verifica dello stato di attuazione del progetto autorizzato evidenzia che la prima fase del piano di coltivazione può ritenersi conclusa fatta eccezione per la porzione Est ( tra le quote 520 e 546) dove è presente un materiale di scopertura di natura terrigena il quale verrà cavato ed utilizzato per il ripristino ambientale con il procedere dei lavori relativi alla seconda fase del progetto autorizzato.

Per quanto riguarda le attività di ripristino ambientale, i lavori hanno raggiunto la totale riprofilatura dei fronti di cava a quote superiori  a quota 550 mt slm, nonché la quasi totalità del fronte di cava tra quota 520 e 550 mt slm, fatta eccezione il settore est dove affiorano i materiali di scopertura richiamati in precedenza. Le opere di rinverdimento sono avanzate con incremento delle superfici interessate, raggiungendo gran parte del fronte oggetto di ripristino, anche i fenomeni di dilavamento riportati in precedenza non consentono l’attecchimento delle specie arboree.

I lavori della strada di collegamento tra gli impianti e l’area estrattiva appaiono terminati. L’argine a protezione del lato valle della strada si presenta compatto e rinverdito e l’asfaltatura è stata completata nei tratti previsti.

Adempimenti annuali legge regionale 78/98.

Predisposizione della comunicazione da inviare alle imprese esercenti per gli adempimenti previsti.

Il Presidente del Collegio
Arch. Alessandro Grassi