Cave e litorali, verso la cancellazione degli emendamenti del PD

Cave e litorali, verso la cancellazione degli emendamenti del PD

Piano del paesaggio. I tecnici del ministero dei Beni culturali e l’assessore toscana all’urbanistica Anna Marson hanno continuato a esaminare il testo del documento che dovrà essere votato dal consiglio regionale il 25 marzo, ossia nell’ultima seduta dell’aula prima della fine della legislatura. Il giorno prima alla riunione avevano partecipato anche Dario Franceschini e Enrico Rossi.

Tra loro l’accordo politico è chiaro: il Piano non deve offrire al ministero punti di contestazione e non deve entrare in conflitto con il Codice dei Beni culturali. Il che fa presumere che molte delle modifiche fatte alla versione originale firmata da Marson attraverso una serie di emendamenti voluti dal Pd saranno cancellati o comunque ridimensionati. In particolare la possibilità di ampliare le cave oltre i 1.200 metri di altitudine e di riaprire quelle dismesse, che potranno tornare in attività solo a certe condizioni.

Le correzioni vanno avanti anche oggi, alla fine del lavoro Franceschini e Rossi si sentiranno per telefono. Intanto parla la sottosegretaria ai Beni Culturali Ilaria Borletti BuitoniIlaria Borletti Buitoni che già più volte ha fatto sapere di “fare il tifo” per il piano Marson. «Se vogliamo rendere il nostro paese meta turistica dobbiamo cominciare a pensare a tutelate un monumento, seppur mutevole, come il paesaggio italiano, che corre rischi gravissimi. E al ministero che deve spettare la tutela paesaggistica ed è fondamentale che non ci siano deroghe o si rischia di piegare gli interventi a interessi locali. Non ci possiamo permettere di essere il paese con il più alto tasso di consumo del territorio d’Europa».

Nell’aula del consiglio regionale però non tutti sono entusiasti di questa stretta collaborazione col ministero. «Le divisioni interne al Pd continuano a penalizzare la nostra regione», dice Andrea Agresti di Ncd. «Il Piano uscito dalla commissione è diverso da quello originale quindi a questo punto non ci sono più i tempi tecnici per approvarlo, a meno di non voler rinnegare un lavoro di mesi». Monica Sgherri di Rifondazione sostiene che sul Piano la Toscana «continua ad essere eterodiretta.

Nelle ultime sedute della commissione Territorio il Pd andava avanti con arroganza nello smontare il Piano. Chi ispirava tanta determinazione? Ora siamo nuovamente nelle mani di un altro decisore. Il punto di fondo è tutto politico. Vincerà Franceschini o i potentati del marmo e del cemento sul mare?

Simona Poli – La Repubblica 19.3.2015

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Un pensiero su “Cave e litorali, verso la cancellazione degli emendamenti del PD

  1. Credo che il passo indietro del PD sia tutto di matrice politico elettorale , Il governatore Rossi e i suoi consiglieri hanno tastato il polso ai territori non solo quelli apuane , e sentono che il malcontento sale nonostante si ostenti nel dichiarare che in Toscana vi è un buon governo del territorio quando i fatti dimostrano tutto il contrario e temo che anche se si arrivera ad una vittoria momentanea ci sia poco da festeggiare ….perchè il governo vuol mettere mano al titolo quinto …

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