Cave: ok ai contratti di solidarietà

Contratti di solidarietà per i lavoratori delle cave di Campiglia. Scongiurati dieci licenziamenti. È l’obiettivo raggiunto durante il tavolo di crisi indetto dalla Regione Toscana. Un incontro, quello di ieri, sulle prospettive delle cave dopo che l’azienda aveva annunciato dieci esuberi.

Hanno partecipato il sindaco Rossana Soffritti, il vicesindaco Jacopo Bertocchi, il consigliere del presidente della Giunta regionale per il lavoro Gianfranco Simoncini, i rappresentanti dell’azienda Cave di Campiglia, Cna, sindacati e Rsu. Nell’incontro sono state sottolineate le esigenze di affrontare complessivamente il tema della compatibilità ambientale e delle prospettive estrattive dell’area e il comune intento di garantire continuità occupazionale all’azienda.

Le organizzazioni sindacali Cgil provinciale, Cgil Toscana, Fillea, Feneal Uil, Filca Cisl, Rsu Cgil, Cisl, Uil di Cave di Campiglia, hanno espresso un giudizio positivo su quanto è emerso dalla discussione, in particolare sul tema dell’ambiente, delle prospettive della cava e della continuità occupazionale.

L’azienda riapre il confronto con i sindacati con l’obiettivo di evitare i licenziamenti e garantire la tutela del reddito per tutti i lavoratori, confermando di siglare la continuazione dei contratti di solidarietà.

Tra i punti principali emersi e verbalizzati il fatto che è in corso di definizione il Piano regionale Cave della Regione Toscana «che dovrà definire il fabbisogno sul territorio regionale di microcristallino, prodotto strategico per molte aziende della Toscana e principale prodotto estratto da Cave di Campiglia.

In tale discussione dovrà essere affrontato il tema della riorganizzazione delle attività estrattive dell’area della Val di Cornia». E che «in considerazione del fatto che il piano di coltivazione della cava presenta ad oggi residui di estrazione rilevanti che non troverebbero completamento nel periodo già autorizzato, il sindaco ha manifestato la disponibilità a proporre al Consiglio comunale gli atti necessari a garantire nel tempo il pieno esaurimento del piano di coltivazione e ripristino ambientale già autorizzato, con l’obiettivo di completare i procedimenti autorizzativi entro il primo semestre del 2017».

m. p. La Nazione 1.12.2016

 

CAVE: APERTO IL CONFRONTO PER SALVARE LAVORO E AMBIENTE

Comune, Regione, Azienda e Sindacati al tavolo di crisi

Nella sala consiliare del Comune di Campiglia Marittima si è svolto oggi un incontro sulle prospettive delle Cave di Campiglia, a seguito dell’informativa dell’Azienda rispetto all’ipotizzata presenza di dieci esuberi nell’organico aziendale. Hanno partecipato la sindaca Rossana Soffritti, il vicesindaco Jacopo Bertocchi, il consigliere del Presidente della Giunta regionale per il lavoro Gianfranco Simoncini, i rappresentanti dell’azienda Cave di Campiglia, CNA, Fillea-Cgil, Cgil Livorno, Cgil Toscana, Feneal-Uil Livorno, Filca – Cisl Livorno RSU- Uil Cave di Campiglia, RSU Cisl Cave di Campiglia, RSU Cgil Cave di Campiglia.

Alla fine il verbale sottoscritto da tutti è stato la sintesi di un confronto di cui tutte le parti si sono dette soddisfatte. “Si è aperto un percorso che va nella direzione di tutelare l’ambiente e i posti di lavoro” ha detto la sindaca al termine dell’incontro, nel quale sono state sottolineate le esigenze di affrontare  complessivamente il tema della compatibilità ambientale e delle prospettive estrattive dell’area e il comune intento di garantire continuità occupazionale all’Azienda.

Lo scenario è quello in cui la Regione Toscana sta definendo il Piano Regionale Cave che tra l’altro dovrà definire il fabbisogno sul territorio regionale di microcristallino, prodotto strategico per molte aziende della Toscana e il principale prodotto estratto da Cave di Campiglia ed è in questo quadro che si dovrà governare la riorganizzazione delle attività estrattive dell’area della Val di Cornia.

La normativa attuale, art. 20 LR 35/2015, darebbe già oggi la possibilità di andare oltre al 2018 nell’attività della cava di Campiglia. In considerazione del fatto che il piano di coltivazione della cava presenta ad oggi residui di estrazione rilevanti che non tr overebbero completamento nel periodo già autorizzato, la Sindaca, nel rispetto degli obiettivi del Piano strutturale che recita “di non consentire nuove  occupazioni di suolo al di fuori del perimetro dei vigenti piani di coltivazione, ma di andare verso il naturale esaurimento dei giacimenti già autorizzati” ha manifestato la disponibilità a proporre al Consiglio comunale gli atti necessari a garantire nel tempo il pieno esaurimento del piano di coltivazione e ripristino ambientale già autorizzato, con l’obiettivo di completare i procedimenti autorizzativi entro il primo semestre del 2017.

Sarà riaperto il confronto con le OO.SS. al fine di evitare licenziamenti e garantire la tutela del reddito per tutti i lavoratori riattivando il contratto di solidarietà. Nelle prossime settimane si svolgeranno anche incontri con l’Assessorato regionale competente per una verifica dello stato di avanzamento del Piano regionale delle Cave e della collocazione al suo interno delle esigenze dell’area della Val di Cornia e dei materiali qui estratti.

Le organizzazioni sindacali  CGIL prov. LI, CGIL Toscana, Fillea Prov. Li, Feneal Uil Li, Filca Cisl Li, Rsu Cgil, Cisl, Uil di Cave di Campiglia esprimono “un giudizio positivo per quanto è emerso dalla discussione con  Comune di Campiglia, Regione Toscana, Azienda, in particolare sul tema dell’ambiente, delle prospettive della cava e della continuità occupazionale. L’azienda riapre il confronto con le OOSS con l’obiettivo di evitare i licenziamenti e garantire la tutela del reddito per tutti i lavoratori, confermando di siglare la continuazione dei contratti di solidarietà”.

Tratto da “Il Comune settimanale” newsletter 350 di mercoledì 30 novembre 2016