«Ci avranno detto tutto? Comunicato dopo il primo laboratorio di discussione

Il percorso partecipativo per decidere sulle sorti di Baratti e Populonia ha coinvolto molte persone, che speriamo tornino anche le prossime volte: cittadini singoli e organizzati, tecnici sparsi tra i tavoli, funzionari comunali, le facilitatrici di Sociolab, l’agenzia incaricata dal Comune per guidare il percorso partecipativo.

Il confronto ai tavoli inizia verso le 18.30, dopo il discorso introduttivo del Sindaco Gianni Anselmi.  Inizialmente, il lavoro tavolo per tavolo appare interessante sennonché, in corso d’opera, si sono riscontrate carenze  di tipo conoscitivo da parte di molti cittadini, tanto è vero che è emerso un dislivello di conoscenza dei fatti tale che la discussione ne ha risentito molto, sia dal punto di vista del tenore del confronto sia per la adeguatezza  di osservazioni e proposte  emerse, in quanto fondate su conoscenze minime delle previsioni contenute nel piano.

Sarebbe stata opportuna una adeguata presentazione del piano particolareggiato prima di cominciare il lavoro ai tavoli, così da assicurare più omogeneità possibile sul livello di conoscenza dei partecipanti; questo ha generato molti dubbi e interrogativi che sono rimasti senza risposta, dal momento che le facilitatrici curano il metodo e si limitano alla raccolta dei dati emersi nella discussione.

Certo non è imputabile ai cittadini la mancanza di approfondimento, dal momento che il materiale distribuito ai partecipanti consta solo di un opuscolo dove sono sintetizzati  a grandi linee gli orientamenti del piano particolareggiato e un documento sintetico che riassume le opinioni della Confesercenti. Abbiamo chiesto se ci sono altri documenti che illustrano gli interventi su Baratti e sul regolamento urbanistico. La procedura vorrebbe infatti che il piano particolareggiato seguisse – e non precedesse – il regolamento urbanistico.

Nella pausa tra le due tornate di discussione è intervenuto anche il Garante Regionale  della Comunicazione Massimo Morisi, il quale ha dato atto al Comune di Piombino di averlo contattato allo scopo di  rafforzare  la terzietà come elemento di correttezza del percorso.

In molti continuano a domandarsi quale sarà effettivamente la possibilità di incidere sulle decisioni, specialmente in merito agli aspetti principali della destinazione d’uso del Casone, della concessione di un altro tratto di litorale a favore della struttura turistica di Poggio all’Agnello, dell’intervento alla cosiddetta Porta del Parco e della sistemazione di Populonia alta.

Come si diceva all’inizio, speriamo che al prossimo incontro la partecipazione non si riduca, visto che in diversi se ne sono andati dicendo che non sarebbero più venuti. E anche a noi è restato un interrogativo: ci avranno detto tutto?

Giu’ le mani da Baratti
5 dicembre 2010

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