«Comprendo le critiche, ma il Comune lavora sodo» L’assessore Benedettini sulle fontane morte

«Le fontane che non buttano acqua sono tristi elementi dell’arredo urbano». Concorda con il presidente del Comitato per Campiglia, l’assessore Gianfranco Benedettini che replica ad Alberto Primi.
«Stiamo iniziando una discussione sul turismo, penso che quello possa essere il momento per far vedere l’acqua della Fossa Calda, vera e propria ricchezza del nostro Comune. Faremo buttare le fontane. Certo, quella di Venturina è davvero brutta ma ce la siamo trovata in quel modo. Chissà chi la pensò così! Per il resto è la solita litania di sempre che, però, presenta un lato positivo: il Comitato per Campiglia mette da parte (penso solo per un giorno, ahimè) Rimigliano e torna ad occuparsi del luogo nel quale è nato. Non mi dispiace.

Il presidente del Comitato fa delle affermazioni offensive che gli rimando. Noi, a suo dire, non saremmo capaci “di progettare e di gestire gli spazi pubblici” e i casi “macroscopici”. Beh, sono convinto che amministrare un Comune sia cosa ben diversa dall’amministrare un Comitato, ancorché importante e numeroso, come quello diretto dal presidente. Prima di diventare assessore del Comune pensavo che, forse, ci volesse più decisione.

Dopo pochi giorni mi sono ricreduto. Non è facile avere a che fare con Asa, Asiu, Ferrovie, Telecom, istituzioni a noi simili, aziende private. Ciascuno “viaggia” per conto proprio e tutto riversa sul Comune. Dico ai cittadini che il loro sindaco (penso sia anche del presidente) si batte tutti i giorni contro questi “scogli” e non si tira indietro, neppure per prendere una boccata d’aria. Rossana Soffritti con la sua Giunta affrontano i “casi macroscopici” indicati nella lettera del presidente, quasi fossero il loro pane quotidiano. Il companatico è rappresentato dagli altri problemi, a decine e decine, e ciascuno diverso dall’altro. Oltretutto con pochi soldi e poco personale.

In cassa abbiamo cinque milioni di euro che non possiamo spendere e neppure lucrarci gli interessi. Un dipendente va in pensione e non possiamo sostituirlo. I cittadini debbono sapere tutto questo.
Noi vorremmo che i casi sollevati dal presidente fossero risolti. Sono grossi e necessitano di coinvolgimenti oltremodo faticosi. Richiedono interventi finanziari e legislativi che il Comune, da solo, non può assumersi. Non demordiamo, però. Lo diremo ai cittadini senza usare termini roboanti e offensivi. Quel che sta a cuore di tutti sta a cuore anche a noi».
La Nazione 6.11.2011

Le fontane morte di Campiglia… Lettera aperta del CxC al sindaco 3.11.2011