Delusi e preoccupati dopo la seconda passeggiata del percorso partecipativo, il Comitato per Campiglia e Giù le mani da Baratti scrivono al garante regionale

Gent.mo Prof. Morisi

Le scriviamo per riprendere quanto emerso dopo il nostro incontro alla luce della seconda passeggiata del percorso partecipativo relativo al Piano Particolareggiato del Parco Archeologico di Populonia e Baratti.

Quest’ultima esperienza ha lasciato i cittadini e quanti dei comitati hanno partecipato, alquanto delusi e preoccupati viste le contraddizioni che sono emerse e l’atteggiamento che ci sembra si stia delineando nel dibattito , cioè quello di convincere i cittadini della  bontà del piano, minimizzando la portata degli interventi, anziché rimetterlo in discussione.

Ad esempio l’Assessore all’Urbanistica che nel precedente incontro aveva affermato non esistere alcuna carta del Regolamento Urbanistico di Piombino da far vedere, questa volta ha invece dichiarato che il R.U. è in avanzata fase di preparazione ma che non poteva essere pubblicizzato per ragioni di riservatezza.

Ancora è stato detto che la previsione di una spiaggia privata è indispensabile per assolvere le condizioni della Convenzione firmata tra Comune e Società Poggio all’Agnello. Nel dibattito in un intervento è stato letto da un nostro rappresentante il passo in questione della Convenzione dove non viene indicata né la localizzazione né l’estensione ma solo l’impegno del Comune a trovare uno sbocco al mare per la struttura turistica  nel golfo di Baratti.

Anche la discussione dopo la passeggiata, non è stata soddisfacente: è stato dato ai tecnici un tempo talmente esteso da  togliere spazio ad altri interventi e non certo per evitare che le persone uscissero dal tema.

Avevamo anche capito nella nostra chiaccherata  che un processo partecipativo deve avere a monte una reale volontà di rispettare delle regole e di evitare che il processo diventi in realtà uno strumento di boicottaggio. Riteniamo che questo sia una condizione corretta che però deve essere  condivisa da tutte le parti compresa l’Amministrazione.

In base a queste considerazioni il Comitato “Giù le mani da Baratti” ed il “ Comitato per Campiglia” condivideranno il percorso fino a quando questo sarà condotto correttamente.

Perché ciò avvenga occorre innanzi tutto avere a disposizione informazioni complete senza depistaggi o tentativi di nascondere dati o fare resistenza passiva alla trasmissione di documenti e conoscenze.

I comitati richiedono allora che prima degli incontri previsti a Palazzo Appiani nelle date del 3-12 e 17.12 e siano fornite una serie di informazioni, di dati e di risposte ad alcune domande puntuali.

Perché ci sia il tempo di raccogliere documentazioni, di trasmetterle  e di dare il tempo di assimilarle, è da valutare l’ipotesi di spostare la data di inizio dei tavoli tematici che non avrebbero alcun senso se si trattasse di discutere solo le proposte del piano particolareggiato. Questo vale non solo per chi ha partecipato ai primi due incontri ma anche per i 25 cittadini che saranno scelti dall’Università di Siena e che non si è capito quanto e quando saranno informati .

Per condividere la correttezza del processo partecipativo si richiede che oltre ai documenti ed alle risposte ai quesiti che vengono di seguito elencati, sia garantita la presenza durante gli incontri a palazzo Appiani di esperti in grado di dare risposte a domande che possano sorgere durante i lavori  su aspetti significativi del territorio in questione.

Le componenti che riteniamo fondamentali sono:

  1. Patrimonio archeologico antico, medioevale e recente sia su terraferma che a mare esteso a tutto il territorio di Baratti e Populonia
  2. Patrimonio naturalistico (emergenze e caratteristiche della flora e fauna locali)
  3. Vincoli idrogeologici (valutazione delle cause di erosione)
  4. Potenzialità turistiche (Baratti e Populonia come plus valore nell’economia turistica della Val di Cornia).

Fin da ora si esprime preoccupazione per la data di conclusione del percorso partecipativo che sembra fissare nel 28 Gennaio 2011 la data entro cui l’Amministrazione deciderà formalmente quanto  di quello che è emerso dal persorso partecipativo sarà ritenuto accoglibile o meno . Data la mole dei problemi e la delicatezza del contesto, ci preoccupa questa accelerazione nei tempi di cui non vediamo  ragione , nella pur necessaria definizione di tempi certi , per  un  percorso partecipativo che, iniziato il 14-11-2010, dovrebbe concludersi in due mesi e mezzo cioè in un tempo inferiore a quello di un percorso partecipativo necessario a definire lo spazio di una piazza pubblica.

Ringraziamo della attenzione e sperando in una risposta il più esauriente possibile inviamo cordiali saluti.

29 novembre 2010

Giù le mani da Baratti

Comitato per Campiglia

ELENCO DELLE DOMANDE ALLE QUALI FORNIRE RISPOSTE E DEI DOCUMENTI DA METTERE A DISPOSIZIONE PRIMA DELL’AVVIO DEI LAVORI AI TAVOLI TEMATICI (documento pdf)

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