Ecco il percorso partecipato previsto per il futuro di Baratti

Presentato il piano di partecipazione pubblica per la valorizzazione del golfo di Baratti. Il percorso sarà articolato in varie tappe ed avrà durata di 3 mesi. Al termine del lavoro, a cui parteciperanno l’amministrazione comunale, i rappresentanti degli interessi ed i cittadini, verrà redatto un resoconto con le proposte emerse e con i suggerimenti per il futuro sviluppo della zona. Restano alcuni vincoli strutturali alla partecipazione che vedranno coinvolta la zona del “Casone” attualmente in mano a privati.

“Scopo del piano partecipativo è quello di fornire alla comunità tutte le informazioni sulla proposta dell’amministrazione e stimolare il dibattito riguardo al futuro di una delle perle del nostro territorio, – esordisce il sindaco Anselmi – auspicando la creazione di un dibattito serio e scevro da preconcetti ideologici”. “La nostra proposta – prosegue – è seria perché non aumenta la cementificazione ed ha come obbiettivi la tutela della morfologia e dell’atmosfera complessiva della zona”.

Ulteriore questione è quella riguardante la congestione dell’arenile che potrebbe essere causata dall’apertura della nuova struttura turistico-ricettiva di Poggio all’Agnello. Dopo aver ribadito parere positivo sulla nascita del complesso, il sindaco ha garantito una accurata analisi del problema ed ha promosso l’idea del riutilizzo della zona di Canessa, attualmente adibita a parcheggio, per l’accoglienza dei visitatori.

Queste le tappe del piano che inizierà a novembre e terminerà a gennaio con la redazione del progetto finale: la prima fase, di informazione e partecipazione, si aprirà il 14 novembre con una “camminata” pubblica nella zona del Golfo e vedrà la partecipazione dei cittadini, del Sindaco e dei tecnici che illustreranno le proposte dell’amministrazione. Il secondo incontro, previsto per il 21 o il 28 dello stesso mese, toccherà i punti nevralgici di Populonia e della Porta al Parco.

Il mese di dicembre sarà caratterizzato da 3 incontri tematici che si terranno il 3, il 10 ed il 17 a Palazzo Appiani. Verranno promossi vari tavoli di discussione coadiuvati da facilitatori e tecnici con la partecipazione di un campione di cittadini del comune.

Il costo del percorso per le casse dell’amministrazione sarà di 13.000 Euro.

Restano alcuni elementi che non potranno essere inseriti nel progetto partecipativo: non sarà oggetto di discussione l’ espropriabilità del “Casone”, attualmente gestito da una società fiorentina che si occupa di RSA, in quanto il comune non ha al momento le risorse per acquisire la struttura. La stessa zona non verrà considerata nel percorso finché non ci saranno le condizioni per garantire un investimento che inciderebbe per 3-5 milioni di Euro sulle cassa comunali.

Aperte alla discussione pubblica ed alle proposte saranno le questioni riguardanti il futuro della pineta antistante l’arenile, la gestione della Porta al parco e la riconversione del terreno della zona del centro velico.

Per allargare la partecipazione a tutti gli interessati l’amministrazione ha aperto un canale di posta elettronica visibile sul sito del Comune sul quale far pervenire suggerimenti e proposte per il futuro del Golfo all’indirizzo baratti@comune.piombino.li.it

Andrea Fabbri

Coinvolgimento dei cittadini sul Piano particolareggiato di Baratti: ipotesi di lavoro

Il percorso

Il percorso di partecipazione su Baratti ha l’obiettivo di coinvolgere gli stakeholder e i cittadini organizzati e non, e nella discussione sulla proposta di Piano particolareggiato per Baratti e nella stesura di linee guida per il suo completamento.

Il percorso avrà l’obiettivo di fornire informazioni chiare e dettagliate sugli obiettivi e sulle ipotesi di intervento; raccogliere dubbi e fornire risposte; raccogliere opinioni e trovare soluzioni il più possibile condivise.

Per questo il percorso proposto si articola in momenti di informazione e momenti di lavoro in gruppi ed è aperto a tutti gli attori presenti sul territorio.

Le fasi

Il percorso si svilupperà in 3 fasi: informazione e comunicazione; discussione; restituzione.

1. Informazione e Comunicazione

Per dare modo a tutti i cittadini interessati, inclusi coloro che dovessero decidere di non partecipare alle giornate di lavoro, di venire a conoscenza dell’avvio del percorso e di ricevere informazioni complete e comprensibili, sarà necessario realizzare una serie di azioni:

1.      Conferenza stampa di avvio del percorso;

2.      Pubblicizzazione dell’avvio del percorso sulla stampa locale e sul periodico comunale;

3.      Predisposizione di una pagina sul sito del Comune che sia dedicata al percorso, dove sia possibile trovare il materiale e apertura di un indirizzo mail per l’invio di domande e contributi sul Piano da parte dei cittadini;

4.      Realizzazione di una “Guida” sintetica al Piano particolareggiato nel quale siano presentate in modo semplice gli obiettivi del Piano, le ipotesi di intervento dell’Amministrazione e siano chiariti gli ambiti attorno ai quali è aperta la discussione con i cittadini e quali elementi sono effettivamente negoziabili.

A conclusione di queste azioni, verranno organizzati momenti di “informazione e comunicazione” non convenzionale, che daranno avvio alla fase di confronto e coinvolgimento diretto dei cittadini. Si propone infatti la realizzazione di due camminate nell’area alle quali saranno invitati a partecipare tutti gli interessati.

La prima delle due camminate costituirà l’apertura ufficiale del percorso e sarà dunque il momento in cui l’amministrazione aprirà il dialogo con i cittadini; per questo è importante che il Sindaco e gli Assessori di riferimento garantiscano la propria presenza all’evento.

La prima camminata con presentazione ufficiale del percorso si terrà nel Golfo di Baratti.

La seconda camminata si terrà in una giornata successiva (a distanza di una settimana) e toccherà due tappe: Populonia e area della Porta al Parco.[2]

Le camminate saranno guidate dallo staff di Sociolab con la collaborazione dei tecnici dell’Ufficio urbanistica e dell’Arch. Silvia Viviani che lungo la camminata potranno dare spiegazioni e rispondere a domande.

La guida sintetica al Piano particolareggiato sarà predisposta in previsione delle camminate e dei successivi incontri tematici di discussione  e verrà resa disponibile ai partecipanti prima delle camminate; per questo è utile che coloro che sono interessati confermino la propria presenza alle visite mediante un’iscrizione telefonica o via web.

L’insieme delle domande espresse dai partecipanti corredate dalle risposte fornite dai tecnici e dall’amministrazione durante le camminate verrà riportato su un report preliminare e pubblicato sul sito del Comune. Sul medesimo documento saranno indicate le considerazioni e le osservazioni raccolte durante le camminate.

2. Discussione

A distanza di alcune settimane dalle camminate saranno organizzati tre incontri di discussione tematici[3] che saranno individuati di concerto con l’amministrazione.

Dall’analisi del materiale sembra che i temi principali sui quali discutere con i cittadini e gli stakeholder non possano escludere l’identità del golfo di Baratti, la fruizione degli spazi, la mobilità, la visione per la Porta al Parco.

Il lavoro sarà svolto in piccoli gruppi facilitati.

Al termine di ciascun incontro sarà redatto un report e al termine del percorso un report complessivo che sarà validato dai partecipanti prima di essere consegnato all’Amministrazione.

3. Assemblea pubblica di restituzione

In data da stabilire sulla base del rapporto l’Amministrazione incontrerà i cittadini in un’assemblea pubblica per esprimere le proprie posizioni.

I partecipanti

Agli incontri di lavoro saranno invitati a partecipare circa 60 tra cittadini e stakeholder.

Per garantire che la discussione faccia emergere la varietà dei punti di vista sui diversi aspetti del piano particolareggiato per Baratti saranno dunque invitati a partecipare i commercianti che hanno interessi diretti sull’area, i rappresentanti di associazioni ambientaliste che lavorano sul territorio, gli esponenti dei comitati e tutti gli altri portatori di interesse che l’amministrazione ritenesse utile coinvolgere.

Tratto da Corriere Etrusco

Baratti, la parola alla gente

Il Comune apre il percorso di partecipazione sul piano particolareggiato di Baratti, proprio mentre sul tavolo del sindaco è appena arrivato il parere favorevole della Sovrintendenza ai beni archeologici alla richiesta di inserimento del sito nella lista del “Patrimonio dell’umanità” dell’Unesco.

Per il sindaco Anselmi l’annuncio, dato ieri nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti anche gli assessori Francardi, Chiarei e Dell’Omodarme, è stata l’occasione per ribadire i punti fondamentali degli orientamenti pubblicati a luglio nel sito del Comune. La prima questione sulla quale ha voluto far chiarezza è quella della ipotesi di chiusura della strada del golfo nei mesi estivi. «La mobilità non sarà un elemento strutturale del piano».

L’obiettivo del percorso partecipato è prima di tutto quello di dare alla comunità tutte le informazioni «a lordo di un percorso serio ed approfondito che ha lo scopo di migliorare ed affinare le proposte». Nel piano ci sono elementi negoziabili, ha chiarito successivamente il sindaco, ed altri no. Tra i punti fermi l’impossibilità, anche finanziaria, di espropriare il podere del Casone per destinalo a funzioni pubbliche e la necessità di rispondere al maggiore afflusso che ci sarà a Baratti dalla prossima primavera, quando sarà inaugurato il complesso turistico di Poggio all’Agnello per 900 posti letto.

Anselmi tiene ancora una volta a precisare che il piano «non contiene elementi di cementificazione». L’obiettivo è «quello di salvaguardare Baratti, sia nella morfologia che nell’attività scientifica, e coltivare anche quello che immateriale che il golfo evoca. Ambiente, storia e paesaggio che ne fanno un luogo unico che bisogna evitare di banalizzare». Il sindaco ha quindi invocato un dibattito privo di «suggestioni e preconcetti ideologici».

Il problema da affrontare con il piano era «quello di legare le funzioni che si esercitano sul golfo – ha sostenuto Anselmi – con la necessità di governare il riordino edilizio ed urbanistico, senza incrementare i volumi e evitando un ulteriore ingolfamento dell’arenile». Ed a proposito di arenile dal 2003 c’è una convenzione firmata con la vecchia proprietà di Poggio all’Agnello che prevede il rilascio di una convenzione per un tratto di spiaggia a servizio dei clienti, “ereditata” dalla nuova proprietà che chiede ora di esercitare il diritto. «L’impatto ci sarà su Baratti, per questo abbiamo ritenuto utile mettere a disposizione, fatte salve le procedure di evidenza pubblica sulle concessioni demaniali, il parcheggio dietro il ristorante Cannessa, costituito da terra di riporto. Riteniamo che questo non sconvolga il paesaggio, anche perché l’unica cosa ammessa sarà una pavimentazione in legno per sistemare i punti ombra. In questo modo abbiamo evitato di estendere le concessioni sull’arenile e mi auguro anche che la proprietà risolava i problemi di spostamento dei propri clienti con bus-navetta elettrici, anziché con auto».

Chiara la posizione della giunta sul Casone «si può discutere anche di questo, ma un esproprio è improponibile». L’immobile, già di proprietà della Popolunia Italica, è stato acquistato da una società, la Sogespa, partecipata in modo paritario dalla Gita spa, che finora si è occupata di strutture sanitarie, e dalla Toscofina, un’immobiliare che fa capo all’imprenditore Carlo Iculano. Attualmente la sua destinazione è artigianale e commerciale al piano terra e residenziale al primo piano. «Ci sono due sole soluzioni – ha ribadito il sindaco – o lasciamo che il Casone diventi la residenza privata per le vacanze di una famiglia o consentiamo di trasformarlo in una struttura ricettiva. Io di gran lunga preferisco la seconda ipotesi».

Tra le cose “negoziabili” c’è invece l’uso della pineta ed il progetto di ristrutturazione della presenza del Centro velico, sul quale sono sicuramente più ampie le aperture dell’amministrazione comunale. Ma sembra possibile anche un confronto aperto anche sull’albergo previsto nell’edificio ex Cri di Populonia.

C’è poi il problema dei manufatti da demolire, i cui volumi potrebbero essere recuperati altrove. Il sindaco ha garantito che «non saranno recuperati volumi di strutture abusive». Ha annunciato anche di aver chiesto ai suoi uffici di approfondire la concessione della struttura in muratura bianca davanti all’approdo. «Potrebbe servire per eliminare strutture precarie che, per quanto folcloristiche, deturpano il luogo». E’ andato anche più a fondo Anselmi: «Voglio fare il Settis dell’occasione: a Baratti – ha concluso – ci sono anche molti troiai».

GIORGIO PASQUINUCCI

Il Tirreno 19.10.2010

IL SINDACO ANSELMI ANNUNCIA IL VIA LIBERA AD UN PERCORSO PARTECIPATIVO SU BARATTI
«Dibattito aperto ma senza suggestioni» «Due i punti fermi: l’inespropriabilità del Casone e la spiaggia dell’Agnello»

AL VIA IL percorso partecipativo su Baratti. Lo ha annunciato il sindaco Gianni Anselmi. «Vogliamo fornire alla comunità informazioni sulla proposta dell’amministrazione comunale, che non è definitiva» ha sottolineato Anselmi, anche se due punti ritenuti vincolanti e non trattabili ci sono: l’inespropriabilità del Casone («non abbiamo risorse per acquistarlo, il comune mette la destinazione: struttura ricettiva che la considero la meno speculativa») e la questione della spiaggia di Poggio all’Agnello prevista nel parcheggio adesso di Canessa («siccome l’obiettivo è quello di non aumentare le concessioni sul Golfo abbiamo pensato a questa soluzione, con la speranza-invito alla proprietà della residenza turistica di utilizzare per il trasporto pullmini elettrici»).

«SU TUTTO il resto possiamo discutere, vorrei però evitare — continua Anselmi — dibattiti sulle suggestioni, ma un percorso legato più alle prospettive. Noi vogliamo salvaguardare la morfologia del golfo, l’ambiente, il paesaggio e la storia che ne fanno un luogo unico, e promuovere le attività che vi insistono. Non ci sarà nessun incremento di volumi, ma riordini. Con una convinzione però, che oggi non è tutto bello a Baratti, ci sono molti troiai». E il riferimento è — per esempio — alle casupole vicino al porticciolo. «Mi auguro che sia un percorso strutturato dal quale estrarre contenuti utili ad attivare proposte serie.

PER QUANTO riguarda il percorso partecipativo della durata di tre mesi, sarà effettuato in due fasi. A novembre verrà redatta una guida sintetica del piano, quindi partirà la fase della comunicazione e informazione. Poi il 14 novembre e il 21 o 28 novembre ci saranno due camminate pubbliche con il sindaco e i tecnici che hanno redatto la bozza, alle quali sono invitati a partecipare tutti i cittadini.

LA PRIMA sarà a Baratti, l’altra a Populonia e al parcheggio di Caldanelle (Porta al parco). La seconda fase si svolgerà in tre appuntamenti a Palazzo Appiani con i laboratori, con le discussioni tematiche (il 3, 10 e 17 dicembre). Al termine, a gennaio, ci sarà un’assemblea pubblica conclusiva con i risultati e la sintesi del piano. È già stata attivata un’email specifica per comunicare con l’amministrazione comunale e fare proposte concrete: baratti@comune.piombino.li.it.

Maila Papi
La Nazione 19.10.2010

 

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