Ecomostro di San Vincenzo: emessa l’ordinanza di demolizione

L’ecomostro dentro il parco de «I Lecci» dovrà essere demolito. È stata emessa ieri l’ordinanza con la quale l’amministrazione comunale chiede «la remissione in pristino, entro 90 giorni (alla ditta Costruzioni Ferrero, all’architetto Silvia Ferrero, all’ingegnar Augusto Ferrero e all’impresa Barbagli Fedra), delle opere verbalizzate dal Corpo Forestale dello Stato con nota del 19 aprile 2011 prot. 9896 e di quelle riportate nella relazione istruttoria finale del responsabile del procedimento geometra Fausto Salti in data 8 settembre 2011 prot. 22711, in quanto opere eseguite in difformità all’autorizzazione inerente il vincolo idrogeologico e forestale n. 12 del 17 marzo 2010 rilasciata dal Circondario della Val di Cornia, all’autorizzazione paesaggistica n. A/10/60 del 3 agosto 2010 e al permesso a costruire n. C/10/240 del 15 novembre 2010, quest’ultimi rilasciati da questo Ente” (il Comune, ndr).

Nellordinanza si fa presente tutto ciò che non era previsto compresa la “bordura in legno di castagno al fine di contenere la duna. Tali opere non erano previste nell’autorizzazione per il vincolo forestale».

Dopo la prima denuncia de La Nazione, fatta dai cittadini e turisti (Robin San) nella quale si diceva che qualcosa con molta probabilità, là a due passi dalla duna, non andava, e dopo proteste e prese di posizione, dopo l’intervento dell’amministrazione comunale e della Forestale, l’ordinanza di demolizione è arrivata. Ora, al netto di eventuali ricorsi, si dovrà capire – e vedere – se la struttura, chiamata nell’ordinanza “La Torretta” che prima era la casa del custode, dovrà tornare 46.88 metri quadrati (come erano dal condono del 1985 in poi) o 106 mq, come il Comune nel 2007 aveva permesso di recuperare. La situazione dell’ecomostro con questa novità sarà un punto dibattuto sicuramente martedì 20 alle ore 17.30 nell’aula multimediale, in occasione della riunione della Commissione.
m. p. La Nazione