«Giù le mani da Baratti» diventa comitato. Superano quota mille le adesioni al gruppo nato pochi giorni fa su Facebook

Dal web alla politica reale. Il gruppo nato su Facebook “Giù le mani da Baratti” potrebbe costituirsi in un comitato. Ad annunciarlo è stato Daniele Quinti, uno degli amministratori del gruppo Facebook, con un messaggio inviato nel pomeriggio di ieri agli utenti iscritti. L’annuncio recapitato in posta privata è scattato proprio mentre “Giù le mani da Baratti” ha superato quota 1000 iscrizioni.

Il gruppo on-line è nato in seguito alla prime notizie filtrate sull’ipotesi di chiusura del traffico di accesso al Golfo. Giorno dopo giorno gli utenti si sono moltiplicati e la pagina web ha accolto il dibattito sui contenuti e gli orientamenti progettuali del piano particolareggiato.

L’idea è stata quella di costituire un gruppo «rivolto a tutti quelli che vogliono che Baratti continui ad essere un posto libero e accessibile a tutti», si legge nella descrizione su Facebook. La linea dettata dagli amministratori del gruppo è contraria alla possibile chiusura del traffico e «vuole salvaguardare l’integrità del Golfo».

Dalla concessione della spiaggia privata ai clienti del resort di Poggio all’Agnello, fino alle ipotesi progettuali per il Centro Velico e alla trasformazione del podere del Casone in un hotel. La lista delle critiche al piano particolareggiato è lunga. E mentre il dibattito si fa più vivace, il gruppo cresce di dimensioni, passando in una settimana da 200 a 1000 utenti iscritti. Il passaggio da gruppo virtuale a comitato cittadino, proposto per la prima volta nel pomeriggio di ieri, era nell’aria da giorni. «Vogliamo dimostrare che le nostre idee sono valide e largamente condivise – spiega Daniele Quinti – credo che organizzarci in un comitato sia ormai un passo dovuto».

L.C.
Il Tirreno 16.9.2010