Grande eolico Venturina: il dibattito

Grande eolico Venturina: il dibattito

«Cia»: «No all’impianto eolico»
La Cia di Livorno dice no ai mega impianti eolici sul territorio della Val di Cornia. Nelle parole di Pierpaolo Pasquini, vicepresidente provinciale, le ragioni di questo no. «La nostra visione di sviluppo locale, che si fonda sulla centralità dell’agricoltura e valorizzazione dello spazio rurale, non si concilia con la realizzazione di strutture come i grandi impianti eolici che segnerebbero negativamente l’immagine del territorio locale indebolendone il percorso di diversificazione economica che faticosamente da tempo si cerca di perseguire.

Siamo convinti che il nostro sistema agricolo, caratterizzato da produzioni di alto valore qualitativo, possa contribuire a ridefinire lo sviluppo locale integrandosi con una offerta turistica qualificata che deve svilupparsi guardando alle potenzialità paesaggistiche e ambientali della Val di Cornia.Ora che la necessità di puntare su altri motori economici è diventata condizione irrinunciabile».

«E’ per questo motivo – insiste Pasquini – che il nostro territorio per superare la crisi ha bisogno di investire sul valore delle risorse locali, ed è per questa ragione, che anche sotto l’aspetto legato alla diffusione degli impianti eolici, occorre prestare grande attenzione alla tipologia produttiva che si vuole incentivare. Favorire sulle superfici agricole la realizzazione di strutture di grandi dimensioni, porterebbe da una parte ad un consumo ulteriore di territorio, dall’altra stravolgerebbe l’immagine della Val di Cornia che nel suo insieme conserva ancora un sistema paesaggistico di grande pregio ambientale elementi fondamentali su cui puntare per ridisegnare il futuro economico di questo territorio».

La Cia promuove la produzione di energia rinnovabile secondo criteri di localizzazione e diffusione sul territorio di piccoli impianti legati al fabbisogno energetico familiare, per autoconsumo ed integrazione di reddito aziendale. Dice no alla realizzazione anche nel caso dell’eolico, come prima è stato per il fotovoltaico, di impianti di grandi dimensioni.
La Nazione 09.03.2012

Amerini di «FLI» interviene sul progetto eolico. «Le torri devastano il paesaggio»
«Le 17 torri eoliche devastano il paesaggio agricolo». A sostenerlo è il capogruppo di Fli Giampiero Amerini. «Una parte delle torri alte 150 metri sono previste nel comune di Piombino e l’altra nel comune di Campiglia.

Il progetto, della ditta Wkn, è in attesa del “Via” da parte degli enti preposti.

Le sei pale nell’area industriale seguono la linea di costa ma le altre sono disseminate a caso nella vallata fuori dalle geometrie del territorio e tutte previste in località ad alta vocazione agricola e nella zona vitivinicola a marchio Doc e Docg “Val di Cornia”.

«Se approvato- dice il capogruppo di Futuro e Libertà, Giampiero Amerini – sarebbe devastante, sia per l’impatto ambientale, sia per i danni arrecati all’agricoltura.
Pertanto viste le deliberazioni in materia del consiglio, le leggi nazionali, le notevoli aree già esistenti a fotovoltaico ed il grande impatto con occupazione di territorio sproporzionato in rapporto all’energia prodotta».

Il capogruppo di Fli Amerini, con una mozione, chiede di impedire la costruzione di impianti eolici di grandi dimensioni fuori dalla zona industriale.
La Nazione 09.03.2012

 

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