Grazie a volontari e Parchi si (ri)visitano le necropoli di Baratti

Grazie a volontari e Parchi si (ri)visitano le necropoli di Baratti

Dopo l’alluvione si sta ultimando anche la pulizia del parcheggio del Casone. Pronto il programma delle visite per il periodo natalizio, al via nel weekend.

Tanti i problemi a Baratti, dopo l’alluvione del 28 ottobre scorso. Ma immediato il lavoro di ripristino della Società Parchi Val di Cornia che ha permesso di ripristinare i sentieri interni al Parco archeologico di Baratti e Populonia (gravemente danneggiati).

Primo fra tutti la Via del ferro, oltre a ripristinare le recinzioni che in più punti erano state trascinate via causando la circolazione di cinghiali nelle aree archeologiche e vicino alle principali tombe monumentali. L’iniziativa #SuLeManichePerBaratti (il 21 e 22 novembre per liberare dal fango varie aree del parco nelle foto) ha permesso di raggiungere importanti risultati in termini di coinvolgimento di un pubblico, residente e non, che ha mostrato fin dal primo momento grande solidarietà e si è “riappropriato” del proprio patrimonio intervenendo in maniera diretta e “tirandosi su le maniche” per la salvaguardia dei monumenti che costituiscono la vera identità storica del territorio.

Esperienza di archeologia partecipata che, a detta di tutti i presenti, va trasformata in un appuntamento da ripetere con frequenza, anche e soprattutto in condizioni di minor urgenza. Soddisfatte le aspettative della Società Parchi « nell’ottica – si spiega in una nota – di un rapporto tra patrimonio culturale e comunità residente sempre più stretto, dove l’impegno civico si trasforma in uno strumento di supporto indispensabile nella gestione e nella valorizzazione di un territorio, missione che la Parchi svolge ormai da oltre un ventennio».

Ecco che i lavori svolti e le operazioni di pulizia hanno permesso di realizzare un calendario di aperture straordinarie del parco archeologico nell’ambito delle festività natalizie, a partire dal ponte dell’Immacolata tra il 5 e l’8 dicembre. Le date successive saranno dal 27 al 30 dicembre e dal 2 al 6 gennaio. Tutte le giornate rispetteranno l’orario di apertura dalle 10 alle 17. In questi giorni saranno aperte al pubblico la necropoli di San Cerbone, la necropoli delle Grotte e il sentiero della Via del ferro. Rimane invece ancora interdetta al pubblico la via della Romanella, sentiero che porta all’area dell’acropoli, anch’essa chiusa in attesa dei lavori di valorizzazione, svolti nell’ambito del progetto Arcus, che avranno inizio subito dopo le festività natalizie e permetteranno il restauro e la valorizzazione di aree mai aperte alle visite.

Sempre per l’alluvione resta chiusa al pubblico per motivi di sicurezza la tomba dei carri nella necropoli di San Cerbone (ma anche in questo caso la Soprintendenza è intervenuta tempestivamente e dalle prossime settimane avvierà i lavori per il restauro dei monumenti danneggiati: Edifici industriali e tombe nell’area alta). Le tariffe saranno quelle di bassa stagione. Costo del biglietto per visitare le due necropoli (San Cerbone e Grotte) 7 euro la tariffa intera, 5 euro la tariffa ridotta e 16 euro il biglietto cumulativo famiglie. In particolare, in questo periodo dell’anno, è possibile visitare il museo archeologico del territorio di Piombino. Il Comune di Piombino ha provveduto ad asfaltare la bretella stradale aperta in sostituzione del ponticello crollato. Questo ha permesso di ripristinare la circolazione anche per i mezzi pesanti che stanno ultimando lo svuotamento della terra di riporto che occupava il parcheggio del Casone.

Il Tirreno 5.12.2015

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