Il chiosco del polpo aprirà a Baratti entro metà mese

Il chiosco del polpo aprirà a Baratti entro metà mese

Intanto i Cinque stelle presentano un’interrogazione che sarà discussa venerdì in consiglio comunale.

Per quest’anno il chiosco della discordia resta lì, dove è previsto e autorizzato. Nella piazzetta dei Villini, nel cuore di Baratti. Prevedibilmente, le prime forchettate di polpo lesso saranno consumate entro metà giugno. Le informazioni sono del vicesindaco, Stefano Ferrini, che venerdì prossimo risponderà in consiglio comunale all’interrogazione presentata dal Movimento Cinque stelle.

Baratti polpo1 copie

«Il titolare ha vinto un bando regolare e ha tutta la facoltà di mettere a frutto i suoi investimenti. Del resto, il bando stesso prevede che nell’arco dei 12 anni autorizzati il manufatto possa cambiare collocazione», aggiunge l’amministratore. «Ma sempre in località Villini», scrivono i 5 Stelle nella loro richiesta di approfondimenti.

In attesa della discussione di venerdì, restano le domande in buona parte tecniche, del gruppo consiliare presieduto da Daniele Pasquinelli. Che vuol sapere quali sono le motivazione dell’adozione di parametri estetici differenziati per aree di tale importanza paesaggistica. In poche parole perchè non si sia prescritta una tipologia edilizia più vicina alle forme e ai materiali consentiti per i manufatti della zona di parco adiacente.

Gli interrogativi investono le condizioni in cui opererà il personale (cambio indumenti incluso) e in cui si troveranno i clienti, dal momento in cui i servizi igienici sono almeno a 300 metri di distanza e risultano già insufficienti e sottodimensionati rispetto alle esigenze dell’area.

Nell’interrogazione si chiedono lumi anche sulle modalità previste per il rispetto delle norme igienico-sanitarie legate alla somministrazione degli alimenti. Per i Cinque stelle, sul piatto della bilancia vanno messi l’impatto del chiosco sul traffico che investe la piazza, e il denaro che il Comune perderà a causa della sottrazione di cinque o sei posti-auto nello spazio su cui sorgerà il manufatto. Hanno fatto i conti. Si stimano 500 euro a settimana. (1,80 per 8 ore giornaliere significano 14 euro. Moltiplicati per sette euro si arriva a un centinaio per ogni posto- auto sottratto).

Più chiarezza viene sollecitata sul tipo di attività di ristorazione che verrà svolta e sull’eventualità di una diversificazione, ad esempio nella somministrazione di alcolici e superalcolici negli orari canonici dell’ aperitivo. «L’esercizio – si legge ancora nell’interrogazione – non si qualifica, nonostante il nome, in una mera rivendita di polpo ma diviene un vero e proprio ristorante, collocato in un chiosco stagionale con finestrature aperte su 4 lati e nessun locale chiuso adibito alle preparazioni». Al complesso di domande inserite nel documento, i Cinque stelle chiedono sia data risposta scritta e verbale. Sarà il vicesindaco Ferrini a doverla fornire.

(v.p.) Il Tirreno 3.6.2015

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