Il CxC spiega il caso Rimigliane alla Rete di Asor Rosa
Sabato 18 a Firenze si farà il punto sulle battaglie dei vari comitati che fanno parte della “Rete dei Comitati per la difesa del territorio” di Alberto Asor Rosa.
Molto atteso l’intervento di Alberto Primi, presidente del Comitato per Campiglia, la cui esperienza è considerata dalla Rete come una delle più interessanti in Toscana.
- Relazione del presidente del CxC sulle azioni e i risultati raggiunti a quattro anni dalla nascita del Comitato e della sua adesione alla Rete
- Lettera della Rete che spiega l’importanza della partecipazione di tutti i comitati attivi sul territorio – toscano e non – all’assemblea del 18 giugno
Il caso Rimigliano spiegato alla Rete da Alberto Primi
Alla Rete dei Comitati
Ad Alberto Asor Rosa
Riprendo quanto è stato detto nell’assemblea del 18 giugno scorso circa la disponibilità da parte della Rete di fare propri i temi di lotta dei comitati attraverso comunicati, rapporti diretti con gli enti e interventi sulla stampa.
Voglio segnalare quanto già accennato nel mio intervento, circa l’operazione puramente immobiliare messa a punto dal Comune di San Vincenzo per quanto riguarda la storica Tenuta di Rimigliano (rappresenta il 17% del Comune con ha 560 e con più di mc. 50.000,00 di edifici rurali).
E’ un caso sintomatico di utilizzo distorto della L.R.T. sui PPMAA. Per informazioni più puntuali si rimanda al sito del Comitato per Campiglia ma in breve la situazione è questa:
dopo vari passaggi di proprietà, comunque sempre tra operatori dell’agricoltura, la Tenuta passa nelle mani della Parmalat che non investe più nulla nella attività agricola e mette a punto un progetto per realizzare una struttura alberghiera di più di trecento posti letto con annessi e connessi.
Col fallimento della Parmalat si ferma tutto e la proprietà viene rilevata da immobiliaristi di zona e di Firenze che propongono al comune di potenziare l’attività agricola e di riorganizzare l’azienda lasciandosi la libertà di utilizzare il 96% delle volumetrie originarie per realizzare 180 appartamenti ( con capacità di 900 persone) da vendere, quasi venti piscine e un albergo di 180 posti letto.
Queste previsioni sono sostenute e giustificate da un piano aziendale faraonico nelle intenzioni (incremento delle attività agricole biologiche, con piantumazione di ha 17 di oliveto, di ha 5 di pescheto, eventuale frantoio, incremento della attività venatorie, realizzazione di ippovie, di percorsi didattici, realizzazione di parco agricolo). Quanto ai numeri, al piano economico di investimenti, ricavi ed ammortizzamenti, ai tempi di realizzazione, a garanzie di realizzazione, ecc. il PPMAA tace e di fatto dice solo tre cose :
- destinare all’agricoltura mq. 650 di edifici ( oggi con un monte ore lavoro di un quarto rispetto al previsto, le superfici destinate all’agricoltura sono m. 950)
- non prevedere alcuna abitazione rurale (in sede di approvazione la Provincia ne richiede senza specificare quante)
- demolire i due terzi del patrimonio edilizio rurale trasferendolo tra vari poderi e ipotizzando sistemi di aggregazione a corte del tutto estranei alle caratteristiche della zona: il tutto per realizzare appartamenti di mq. 90 da immettere sul libero mercato.
- realizzare un albergo di lusso di mc. 18.000,00.
Questo PPMAA è stato presentato dalla proprietà alla Provincia di Livorno che ha approvato in nome di un ipotetico sviluppo turistico che però guarda caso, nulla ha a che vedere con l’agriturismo o altre attività di supporto a quella agricola principale.
Con questa approvazione in mano, il Comune, con soldi pubblici, mette a punto e adotta una variante al R.U. con una farsa di percorso partecipativo ( due riunioni senza carte né dati resi pubblici).
Il Forum della Sinistra di San Vincenzo ha presentato osservazioni, il Comitato per Campiglia ha fatto lo stesso e , cosa più importante, l’ha fatto la Regione Toscana demolendo di fatto tutto l’impianto della Variante ( la Soprintendenza di Livorno non si è espressa).
I Comitati di zona, Legambiente, il Forum della Sinistra, le liste civiche e altri raggruppamenti hanno indetto per il giorno 8 Luglio una Assemblea pubblica per denunciare l’intenzione del Comune di andare avanti senza tenere conto delle osservazioni.
Poiché il Comune di San Vincenzo ha dichiarato di volere portare in approvazione la Variante entro il mese di Luglio, sarebbe importante che la Rete dei Comitati prendesse una ferma posizione pubblica sulla vicenda.
Allego il Comunicato pubblicato sulla stampa locale. Ricordo che tutta la documentazione ( PPMAA, Variante, Osservazioni, ecc.) è reperibile sul Sito del Comitato per Campiglia.
Una posizione della Rete in questo territorio è importantissima perché possa diventare in zona un punto di riferimento e perché aiuti a costruire una collaborazione reciproca dei vari comitati che già stiamo cercando di realizzare.
Come ultima nota vorrei ricordare che a Settis fu illustrato il progetto di Variante dal Comune e che a seguito dell’incontro, la stampa riferì di un atteggiamento favorevole da parte del Prof. . Temiamo purtroppo che gli siano state raccontate molte inesattezze, come il Comune è uso fare visto che dopo l’incontro tra Regione e Comune ebbe il coraggio di dire che non c’era alcun problema con le osservazioni, che tutto sarebbe stato risolto in pochi giorni e che addirittura l’ufficio regionale si era scusato.
Vorrei sapere in tempi brevi la posizione della Rete e cosa intenda fare. Nell’attesa mando cari saluti.
Campiglia 03-07-2011
Alberto Primi