Il Paradisino resta blindato

Il consiglio ha confermato la sospensione per 90 giorni dei progetti di edificazione all’interno dello storico parco de “Il Paradisino”, in cui erano previste da anni edificazioni per 1500 mq. La delibera è passata con i soli voti favorevoli della maggioranza. Astenuto il Forum, contrario il gruppo “San Vincenzo per tutti”.

L’assessore all’urbanistica Alessandro Bandini ha spiegato che non vi sarebbero accordi tra Enio Forconi, proprietario del Paradisino, e il Comune, allontanando le possibilità di edificazione della zona denominata “Svizzera” al posto delle previsioni relative al Paradisino.

«Il privato ha dei diritti – ha detto l’assessore Bandini – ma un’amministrazione governa un territorio. Non ci sono concessioni edilizie rilasciate né, quindi, diritti di edificazione. Voglio poi chiarire che non c’è alcun accordo con la proprietà, perché non vogliamo un’urbanistica contrattata». Secondo Vinicio Morandini, di “San Vincenzo per tutti”, la vicenda del Paradisino inizierebbe nella legislatura ’90- ’95, allorché la Solvay decise di mettere in vendita il parco. «Dal momento in cui il nuovo proprietario – ha spiegato Morandini – ha deciso di comprare l’area con le nuove previsioni urbanistiche, ha il diritto di soddisfare le proprie aspettative. Siamo contenti che il Paradisino resti com’è, ma la presente delibera arriva fuori tempo massimo. Ne deriva – ha aggiunto – una pessima immagine di San Vincenzo: uno tira fuori tanti soldi, e l’amministrazione, dopo anni e permessi, dice all’improvviso che non se ne fa di niente».

Secondo l’avvocato Davide Lera, di “San Vincenzo per tutti”, sarebbe stato più giusto intervenire in passato «quando c’era la possibilità di farlo. Mi chiedo: che succederà fra tre mesi? E se non succede niente? Nella delibera – ha sottolineato Lera – si parla di un ritrovato interesse per il territorio, ma ci scordiamo che il Paradisino è proprietà privata. Il proprietario ha diritti e aspettative. La situazione sta sfuggendo di mano».

Secondo quanto descritto dal consigliere di maggioranza Antonio Russo, la decisione di tornare indietro sulle previsioni di edificazione al Paradisino sarebbe frutto dell’indagine fatta sul campione di popolazione che ha partecipato alla formazione del nuovo piano strutturale. «La gente – ha ricordato Russo – si è espressa per la tutela del Paradisino. E se c’è ancora tempo per bloccare le previsioni, ben venga».

Per Nicola Bertini del Forum l’utilità della delibera non sarebbe ben comprensibile, «visto – ha detto – che manca ancora un’autorizzazione paesaggistica e non si potrebbe ancora edificare. Atto contraddittorio, che necessiterebbe di maggiori attenzioni per non incappare in problemi legali. Il percorso più logico era esprimere le difformità al momento della richiesta dell’autorizzazione paesaggistica». Tutto, quindi, è rimandato al nuovo piano strutturale che prenderà forma nei prossimi mesi.
PAOLO FEDERIGHI – Il Tirreno 29.12.2011

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