Il PD di Campiglia sull’orlo di una crisi di nervi

E’ preoccupante assistere alla scomposta reazione dell’Unione Comunale PD Campiglia M.ma di fronte alle critiche giunte da più parti alla Amministrazione sul tema della scuola Materna.

Questo movimento di protesta è portato avanti da chi, al di là di simpatie per questo o quel partito, vede nella cancellazione di una delle due sezioni, il pericolo che la scelta fatta dall’Amministrazione, comporti un più rapido abbandono del centro antico (con ricadute inevitabili sul sistema del commercio, di altri servizi), un abbassamento ulteriore del livello di qualità di vita in contraddizione con la ricerca di strumenti per rivitalizzare e riqualificare il centro antico.

Tanti cittadini, in un incontro al Mannelli con l’Amministrazione (foto sopra), hanno preteso e continuano a pretendere di discutere di scelte fatte in base a fattori esclusivamente numerici (abbassamento delle nascite) e in nome di una  sperimentazione didattica già decisa, che si attiverà a Venturina e che di fatto non lascia spazio a pacati ripensamenti e a valutazioni più ampie su costi e benefici.

 

Questa critica è stata considerata dal PD locale un vero e proprio reato di lesa maestà tanto che, invece di  partecipare al dibattito con suggerimenti e elementi fondati, si è lanciato in una demonizzazione di persone sulla vita delle quali non ci si può permettere di fare scelte prive di un minimo di consenso preventivo.

Come al solito l’Amministrazione ha fatto le sue scelte senza discuterne prima e ora, in un attacco di fondamentalismo isterico della serie CHI NON E’ CON ME E’ CONTRO DI ME, si permette di paragonare i dissenzienti a Trump e Salvini.

Oltre a suggerire al PD anche altri esempi (Hitler, Mussolini, Stalin, Pol Pot e Attila) dobbiamo tristemente constatare che il livello del confronto è ormai così basso e ridicolo che ricorda i ragazzini che prima di prendersi a botte cominciano a fare apprezzamenti sulla moralità delle mamme degli avversari. Se poi si tiene conto che il PD locale vede attacchi sessisti non si sa dove né quando, si capisce che una forza politica di antica tradizione, è veramente sull’orlo di una crisi di nervi ridotta com’è alle calunnie, al gossip e a comportamenti inconsulti tali da far richiedere all’unanimità : “INFERMIERA TERAPIA!!!!”.

In realtà su ben altre parole dovrebbe essere impostato il rapporto con i cittadini che dimostrano di esistere proprio perché vogliono confrontarsi con quelli che hanno eletto e che comunque li rappresentano. La ricerca di nuove parole e di un nuovo rapporto non di conflitto ma di collaborazione, è stata ancora una volta totalmente dimenticata da chi governa per il quale l’unico cittadino buono è quello che vota una  volta ogni cinque anni e poi sta sempre zitto.

Comitato per Campiglia
Alberto Primi

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