Il PD e la riforma della scuola: la perplessità di una mamma

Il PD e la riforma della scuola: la perplessità di una mamma

“Scuole a Campiglia: facciamo chiarezza”. Con questo slogan, il PD aveva invitato iscritti e simpatizzanti ad un’assemblea mercoledì scorso. Ma, la chiarezza ci fu? E come si è svolto il dibattito?  Impossibile saperlo in assenza di qualsiasi comunicato da parte del PD. Per fortuna, una mamma che faceva parte del pubblico ci ha fatto pervenire le sue riflessioni che pubblichiamo volentieri:

Mercoledì sera ho partecipato alla riunione del PD Campiglia che voleva fare chiarezza sulla scuola. Sebbene non sia simpatizzante, sicuramente l’argomento è di mio grande interesse .

Non c’era molta gente e noi, Tutelare Campiglia, eravamo presenti. Qualcuno ha chiesto ironicamente quanti gruppi ci fossero pro Campiglia …. e credo che non solo a me sia venuta la domanda:
“Se ce ne sono tanti, forse è perché in effetti c’è molto di negativo da dire.”

È stata fatta chiarezza su una riorganizzazione che sembra molto meno “rigida” rispetto all’aut aut iniziale; infatti adesso il pulmino rimane mentre inizialmente sarebbe rimasto SOLO per questo anno di transizione.

È stato chiesto e ci hanno ASSICURATO che abbiamo capito male, naturalmente.

E’ stato detto che sono lungimiranti perché, chiudendo la sezione, si SALVA TUTTA LA SCUOLA “AMICI” soprattutto la primaria.

Io ad oggi non ho ancora capito come una sezione in meno salvi la scuola, ma credo sia un problema mio e dei miei amici di Tutelare Campiglia.

Si è detto che il PD è un partito che è pronto al confronto e che fanno riunioni apposta. In effetti, altra domanda sorge spontanea: “Ma se sono tanto aperti al confronto, come mai non si è iniziato a parlarne un anno fa quando hanno iniziato a pensare alla riorganizzazione con DATI ALLA MANO ?” E perché visto cotanta apertura al cittadino si mette lo stesso di fronte al fatto compiuto 20 (e sottolineo VENTI) giorni prima della chiusura delle iscrizioni?

Sarebbe andato tutto liscio se qualche mamma non avesse fatto un bel po’ di confusione anche in piazza certamente, luogo di incontro degli abitanti fino a prova contraria; confusione che ha portato i suoi frutti per fortuna.

Non avendo mai fatto politica, non volendo essere strumentalizzato, Tutelare Campiglia, non ha mai offeso l’Amministrazione, su nessun giornale e nessun social.

Ma l’argomento è sentito e va ad aggiungersi ad altri che hanno creato il malcontento. E se partiti di opposizione ne hanno parlato, hanno fatto davvero bene ad utilizzare  tutto questo se il fine è il bene del Borgo.

Non ci sono piaciuti i discorsi personali venuti fuori e neanche la chiusura repentina dell’assemblea quando stavano iniziando ad essere presi in considerazione altri punti importanti del capoluogo.

Perché ci saranno ancora posti dove parlarne, ancora ed ancora. Poiché chi sta nel Borgo ha fatto una scelta e se non è condivisa dall’amministrazione, che definisce il paese faticoso e scomodo, per chi ci abita è scomodo anche non avere più il servizio anagrafe ed il pediatra.

Una mamma (lettera firmata)

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