Il progetto Rimigliano dovrà essere verificato dalla giunta regionale

Il testo presentato dal Pdl passa con i voti favorevoli anche di Lega e Idv. Contrario il Pd.

I progetti urbanistici per la Tenuta di Rimigliano, nel territorio di San Vincenzo (Livorno), dovranno essere valutati dalla Giunta regionale per “accertare che le osservazioni a suo tempo presentate siano effettivamente state seguite e applicate”. La Giunta dovrà poi riferire al Consiglio l’esito delle osservazioni presentate e “le eventuali azioni che intenderà intraprendere qualora il Comune di San Vincenzo non avesse rispettato le indicazioni”. E’ quanto prevede la mozione approvata in aula con 18 voti favorevoli (Pdl, Lega e Idv) e 17 contrari (il Pd).

L’atto è stato presentato dal pdl Marco Taradash, che ha chiarito l’intendimento di “sollecitare un parere definitivo al governo regionale” su quanto sta accadendo a San Vincenzo. Un comune, ha detto Taradash, “non famoso per la tutela del territorio” e che sembra “non aver tenuto conto delle osservazione della Regione”, avendo agito anzi con “condoni contra legem”. La lottizzazione in un tratto di costa per costruire “villette e alberghi” incide “la parte più bella e meritevole” del territorio, ha aggiunto il consigliere ricordando anche la mancanza della Vas (Valutazione ambientale strategica), resa obbligatoria dalle normative a seguito della modifica di regolamento urbanistico. Per Taradash, un punto definitivo sulla questione avrebbe il merito di salvaguardare sia le ragioni di chi ha investito a Rimigliano in base a norme legittime, sia quelle degli ambientalisti.

Matteo Tortolini, Pd, ha accolto il “giusto spirito” della mozione definita “invotabile”. Tra le ragioni, il fatto che è già in corso la procedura prevista dalla legge urbanistica dopo che la Regione ha sollevato le proprie osservazioni, dopo la variante al Piano urbanistico di San Vincenzo: “La Regione valuterà deduzioni e controdeduzioni; avrà tutti gli strumenti per far valere la coerenza tra piani urbanistici”. Tortolini ha anche sottolineato alcune “inesattezze” nel testo della mozione, come la definizione di “villette” dove invece è previsto il recupero di case poderali.

Marco Manneschi (Idv) ha fatto presente il “valore simbolico” della mozione che attira l’attenzione su una vicenda di interesse ulteriore rispetto alla “valanga di e-mail ricevuta da noi consiglieri per segnalare questo caso”. “Se si chiede di portare in aula un’informazione sulle osservazioni fatte dalla Regione non si va contro la legge”, ha detto Manneschi. “Purtoppo – ha aggiunto il consigliere – la legge prevede che, qualora le osservazioni avanzate non siano accolte, la Regione possa chiedere una commissione paritetica la cui decisione però non vincola il Comune”. (Cam)
Fonte: Consiglio Regione Toscana

Il PD va sotto in consiglio regionale. L’argomento è la Tenuta di Rimigliano
(…)
«La Lega Nord Toscana – spiega il consigliere regionale Gian Luca Lazzeri –, con alto senso di responsabilità ed ascoltando le istanze di centinaia e centinaia di cittadini che si sono rivolti al nostro Movimento, ha sostenuto convintamente la mozione del PdL.
I nostri due voti – prosegue l’esponente del Carroccio – sono risultati determinanti per fare approvare questa mozione e siamo davvero contenti che le istanze dei cittadini, che ci hanno sensibilizzato, siano state approvate in Consiglio Regionale grazie ai voti di PdL e Lega Nord. La Maggioranza – conclude Lazzeri – è andata sotto e questo è un dato politico di non poca rilevanza».

Per il leader leghista in Palazzo Panciatichi, Antonio Gambetta Vianna, «il nostro voto politico sugli atti del PdL non è affatto scontato. Votiamo a favore degli atti del PdL solo se ne siamo pienamente convinti. In questo caso, la mozione andava incontro alle istanze dei cittadini e, per questo, abbiamo votato a favore».
Tratto da Gonews

Testo della mozione presentata dal gruppo consiliare Popolo della Libertà

Sulla stampa:

La maggioranza va sotto in Regione
Su Rimigliano passa la mozione del Pdl
San Vincenzo: il consiglio toscano chiede un esame approfondito della Variante

STOP del Consiglio regionale ai progetti per la Tenuta di Rimigliano. Clamoroso! La maggioranza è stata battuta su una mozione presentata dal Pdl, ma votata anche dalla Lega e — qui sta la notizia — dal gruppo dell’Idv che sostiene la giunta di Enrico Rossi. Morale? Il Pd è rimasto solo a difendere le scelte del comune di San Vincenzo e ha perso per un voto: 18 a 17. E ora? La giunta regionale dovrà valutare di nuovo tutte le carte per accertare se il comune abbia «effettivamente seguito e applicato» le osservazioni urbanistiche che erano state fatte sull’imponente intervento urbanistico, che prevede, come si sa, la demolizione del 75% degli edifici storici della Tenuta, la costruzione di un nuovo, grande complesso turistico-ricettivo (150 posti letto), circa 180 residenze stagionali con piscine, impianti sportivi, campo da golf con 18 buche.

Ma il fatto politico rilevante è la spaccatura della giunta e della maggioranza: segno che l’Idv sostiene il suo assessore all’urbanistica, Anna Marson, evidentemente poco convinta (eufemismo…) del progetto Rimigliano. E’ l’ennesimo scontro intestino alla giunta regionale, dopo la vicenda che vede bloccato da mesi il progetto per la nuova pista dell’aeroporto di Peretola e dopo lo scontro (anche in questo caso vinto da Rossi) per il nuovo stabilimento della Laika, a San Casciano Val di Pesa, che sorgerà dove c’erano reperti archelogici etruschi e romani: spostati per far posto all’insediamento produttivo.

Da mesi, i consiglieri regionali della Toscana ricevono raffiche di mail (in aula le hanno definite «smitragliate» di messaggi) sulla vicenda Rimigliano. Situazione caldissima, dunque. Ma evidentemente non tanto da indurre i consiglieri del Pd ad «attrezzarsi» e farsi trovare in aula in numero sufficiente nel momento in cui è arrivata la mozione «spaccamaggioranza». Firmata dal capogruppo del Pdl, Alberto Magnolfi, insieme ai consiglieri Andrea Agresti e Marco Taradash. Ed è stato proprio Taradash a illustrarla, sollecitando «un parere definitivo dal governo regionale su quanto sta accadendo a San Vincenzo, un comune sono sempre parole di Taradash non famoso per la tutela del territorio, che sembra non aver tenuto conto delle osservazioni della Regione». Sempre secondo Taradash, San Vincenzo avrebbe addirittura agito con «condoni contra legem».

Ancora Taradash: «La lottizzazione in un tratto di costa per costruire villette e alberghi, incidendo la parte più bella e meritevole del territorio». Ci ha provato, Matteo Tortolini, autorevole consigliere e dirigente del Pd, a bloccare la mozione dicendo che era «invotabile» e che conteneva errori, come la definizione di «villette» dove invece sarebbe previsto «il recupero di case poderali». Ma invano. Perchè Marco Manneschi, consigliere dell’Idv e anche presidente della commissione consiliare per gli affari istituzionali, ha minimizzato la spaccatura, dicendo che la mozione, in fondo, aveva «valore simbolico per attirare l’attenzione su una vicenda importante rispetto alla valanga di e-mail ricevuta da tutti i consiglieri regionali».

Sottile distinguo della Lega: «Votiamo il documento del Pdl di cui apprezziamo l’importanza, ma non siamo sempre allineati con loro». Il Pd ha cercato di chiamare a raccolta tutti. Ma non c’era più tempo: 18 a 17. E palla al centro. Nel senso che si dovrà ricominciare a valutare le carte.
SANDRO BENNUCCI – La Nazione 7.12.2011