Il regolamento urbanistico va verso la scadenza

Il Comune di Campiglia rende note le tappe dell’iter da affrontare entro giugnoper evitare la decadenza dei progetti non ancora diventati esecutivi:

Il Comune si appresta a rivisitare gli strumenti urbanistici . Il Piano strutturale intercomunale sarà oggetto di lavoro dell’ufficio di piano, costituito dai Comuni di Campiglia, San Vincenzo, Piombino e Sassetta . Il Regolamento dovrà seguire un iter parallelo, per riuscire a non dilazionare troppo il completamento dell’intera pianificazione.

Il 21 giugno prossimo, a cinque anni dalla sua approvazione, le previsioni insediative e infrastrutturali del Regolamento campigliese decadranno. E’ una scadenza certo non improvvisa né imprevista che si porta dietro effetti concreti, importanti da conoscere sia da parte degli addetti ai lavori, sia da parte dei cittadini.

Di conseguenza alla scadenza naturale del Regolamento urbanistico, gli interventi di addizione agli insediamenti esistenti, interni ed esterni al perimetro dei centri abitati, gli interventi di riorganizzazione del tessuto urbanistico, le infrastrutture da realizzare saranno oggetto di decadenza, se entro tale data non saranno approvati i progetti esecutivi e se non saranno convenzionati i piani attuativi o se risulteranno decaduti i titoli abilitativi.

Ha invece validità a tempo indeterminato la disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti quale ad esempio la disciplina d’intervento sul patrimonio edilizio esistente, l’edificazione di completamento o ampliamento degli edifici esistenti, la disciplina del territorio rurale. La nuova legge regionale sul governo del territorio non ammette nuove edificazioni residenziali fuori del territorio urbanizzato e pertanto, nell’ambito della revisione dello strumento urbanistico comunale, dovrà essere valutata la compatibilità delle previsioni attualmente vigenti con la norma regionale e con il piano paesaggistico, al fine della loro eventuale riproposizione nel nuovo Piano operativo (denominazione assunta dal Regolamento urbanistico con l’entrata in vigore della nuova Legge urbanistica della Regione Toscana 65/2014).

Le trasformazioni non residenziali al di fuori del territorio urbanizzato che comportino impegno di suolo non edificato, sono consentite esclusivamente con il procedimento della conferenza di pianificazione al fine di verificarne la sostenibilità per ambiti sovracomunali. Solo a seguito del pronunciamento positivo della conferenza regionale, il comune potrà procedere alla formazione di nuove previsioni urbanistiche. L’ufficio urbanistica rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento e sul sito del Comune saranno disponibili le informazioni necessarie.

Il Tirreno 13.2.2016