Il sindaco: «L’edificio delle Marconi verrà salvaguardato, nessun pericolo»

Il sindaco: «L’edificio delle Marconi verrà salvaguardato, nessun pericolo»

Scuole Marconi, interviene il sindaco Rossana Soffritti. Sulle scuole Marconi si è aperta una discussione in queste settimane su cui è necessario mettere alcuni punti fermi evidenzia subito il sindaco. In primo luogo quando si parla di scuola credo sarebbe meglio parlare di contenuti piuttosto che di contenitori e quando si parla dei contenitori, nel senso degli edifici che ospitano le scuole, si debba prima di tutto mirare a raggiungere obiettivi formativi e di benessere dei ragazzi.

Oggi parlare di scuola deve significare spazi adeguati alle nuove esigenze, servizi che possano essere utilizzati dal maggior numero di bambini possibile, aule per l’arte, la musica, le scienze, costruzioni efficienti dal punto di vista energetico, senza barriere architettoniche, con l’attenzione all’acustica, agli spazi comuni in generale, magari un auditorium o un laboratorio scientifico. Questa è la scuola del futuro. Tutto questo si può fare solo in uno spazio nuovo e unitario situato nel complesso Altobelli, che ospiterebbe tutte le scuole dal nido alla primaria.

In secondo luogo per mantenere alti i servizi spiega Soffritti – bisogna razionalizzare e aver ben presente che le risorse comunali e statali non sono infinite e che le scuole moderne permettono di anche di razionalizzare i servizi e i consumi, che sono una voce di costo rilevante. Sulla quantificazione dei costi-benefici, sarà il progetto, non ancora avviato, ad approfondire tutti i temi sollevati.

Terzo elemento dice il sindaco – durante la discussione del Regolamento Urbanistico, si è giunti alla determinazione che l’edificio delle Marconi sarebbe comunque rimasto intatto, restando così il segno urbano della memoria cittadina aprendosi ad una piazza nuova sulla via principale, prosecuzione naturale dell’area centrale di Venturina Terme. Addirittura sulla stampa si è giunti a parlare di sospetta legittimità’ della diversa destinazione possibile dell’edificio. Rammento che i progetti sugli edifici vincolati semplicemente sottostanno ad un parere della Sovrintendenza.

Se posso auspicare il miglior scenario possibile è che questa scuola si riesca a realizzare, che le risorse necessarie ad un progetto così ambizioso che necessita di un investimento ingente sia supportato da cofinanziamenti pubblici. Noi ci metteremo il nostro impegno. Se poi ci saranno le condizioni economiche per tenerci anche l’edificio delle Marconi e mantenerlo, se ci saranno grandi disponibilità finanziarie per investimenti che ci consentano di pagare la nuova scuola senza vendere l’edificio della scuola attuale, significherà che le cose andranno sensibilmente meglio di adesso. Deviare la discussione significa non volere il meglio per i ragazzi e le ragazze del nostro Comune.

La Nazione 8.1.2015

 

 

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